Pensieri
Da anni l’Europa, ed in particolare l’Italia, è interessata da una invasione continua e costante di migranti, però nessuno osa condannarla, per timore di essere tacciato di razzismo.
Per contro, non appena è iniziato il conflitto tra Ucraina e Russia è scattata la russofobia. Nessuna remora, in questo caso, di passare per razzisti, forse perché i russi sono bianchi?
E via con sanzioni assurde, che si ritorcono principalmente contro di noi, come le bollette quadruplicate o le mancate importazioni di grano; via con le esclusioni (vergognosa quella contro gli atleti paraolimpici, cui era stata comunque imposta una maglietta con la scritta “atleta neutrale”), aberranti quella del licenziamento del direttore d’orchestra Valery Gergiev e quella della proibizione della conferenza di Paolo Nori su Dostoevskij, poi ritirata a patto che, per par condicio, ne venisse fatta una su scrittori ucraini (par condicio nella cultura? Illuminante la spiegazione di Nori su Bulgakov *, che si è rifiutato di assoggettarsi ad una simile richiesta) ; ridicola quella sulla proibizione ai GATTI russi di partecipare alle mostre internazionali.
La caccia al russo ha sostituito quella al novax…
Io intanto mi vergogno.
Mi vergogno di avere ministri non all’altezza della situazione: passi per Speranza e Lamorgese ma Di Maio agli esteri, al di là delle figuracce per l’ignoranza in geografia e della sua scarsa propensione alla diplomazia, deleteria per uno nella sua posizione, dicendo che “Putin è peggio di un animale” ci ha di fatto esclusi da una qualsiasi trattativa, attirandosi non solo l’ira dei russi, ma anche il ridicolo da tutti gli altri paesi. Cosa aspettino Draghi e Mattarella a rimuoverlo, proprio non lo so.
E mi vergogno infine perché nella costituzione italiana viene enunciato il ripudio alla guerra, però inviamo armi e pure uomini ad una delle parti contendenti: un doppiogiochismo semplicemente deplorevole.
Ora, non è che Putin sia il migliore dei capi di stato, tutt’altro, ma quando metti alle strette una grande potenza non puoi aspettare che stia buona buona a subire, anzi ci si deve aspettare di peggio.
Ricordiamo che le due guerre mondiali sono iniziate con l’aver sanzionato la Germania tramite trattati che l’hanno di fatto costretta a reagire: umiliandola profondamente con l’imposizione di decisioni ritenute inaccettabili e causando un’emergenza di tipo economico, ha suscitato un senso di rivalsa che ha portato poi ai conflitti mondiali. I tedeschi hanno probabilmente la memoria corta e adesso si stanno comportando nello stesso modo dei nemici che li avevano umiliati, senza considerare che essi potrebbero reagire nel medesimo modo da loro stessi attuato.
Inoltre, quando leggo che il famigerato battaglione Azov, che nella sua bandiera include simboli nazisti, è stato di fatto integrato nell’esercito regolare, e che, sembra, stia impedendo ai cittadini di sfollare dalle città usandoli come scudi umani; che le ambasciate ed i consolati ucraini all’estero stanno reclutando “volontari” (abbiate almeno il pudore di chiamarli quali effettivamente sono, ossia MERCENARI); che fra gli arruolati ci siano pure i ceceni, che si sono macchiati di varie stragi, quella di Beslan su tutte, allora mi scoraggio e penso a quanti innocenti pagheranno per questa follia.
Metto le mani avanti dicendo che del conflitto ho capito le origini fino a un certo punto… la scelta di inviare armi non mi sento di condannarla, ha permesso al popolo di resistere fin’ora, pur in condizioni di inferiorità numerica e di attrezzature. Per quanto riguarda le sanzioni, si è decisamente superato il limite andando a sfociare nella cultura. L’obiettivo originario era quello di colpire la cerchia degli oligarchi, in modo che potessero cambiare idea
"Mi piace""Mi piace"
6 marzo 2022 alle 23:22