L’ennesimo strappo
Ormai è un dato di fatto che la Costituzione (la più bella del mondo, come la chiamava Benigni) è stata ridotta a carta straccia. L’ultimo abominio si è perpetrato l’altra sera quando, seguendo le teorie verdine, gretine e grulline tanto di moda di questi tempi, sono stati modificati ben 2 articoli. L’articolo 9 addirittura fa parte di quei primi dodici ritenuti immodificabili. Il Guardasigilli Cartabia e il PdR naturalmente firmeranno senza battere ciglio.
Quel che più indigna è che non si è levata nessuna voce dei costituzionalisti più celebri a difendere quella che dovrebbe essere la carta più importante dello stato, e che con tutti i problemi che abbiamo in questo periodo abbiano trovato il tempo per approvare senza quasi nessuna opposizione una schifezza del genere. La costituzione, per prima cosa, dovrebbe difendere la dignità della persona, e già questa viene lesa con gli iniqui provvedimenti che sottopongono a ricatto alcune categorie di persone: o ti vaccini, o non lavori. Ai diritti delle persone sono stati anteposti i diritti degli animali. Sia ben chiaro, se c’è un’animalista convinta, quella potrei essere io, però non mi sognerei mai di mettere sullo stesso piano o addirittura di anteporre un animale ad una persona. Ci sono leggi apposite che li tutelano, ci sono associazioni che si occupano di loro e della natura, non era affatto necessario metterlo in Costituzione. Questo per quel che concerne l’immodificabile (?) articolo 9.
Immagino poi gli scompensi che procurerà l’art.41. Già, perché viene tirata in ballo l’iniziativa PRIVATA (come se quella pubblica fosse perfetta!), che dovrà rispettare non so quali e quante norme per “non arrecare danni alla salute e all’ambiente” (e pure in questo caso ci sono leggi apposite)…Mi aspetto solo che questo aumenterà, almeno in certi ambienti, un vertiginoso aumento di mazzette. L’unica speranza sta nel comma aggiunto, per cui sarà la legge a determinare i programmi e i controlli opportuni, e conoscendo le lungaggini di certi procedimenti…
da “Pietre del cammino”
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Non è quello che fu
Non è quello che sarà
Non è quello che desideri
È quello che è adesso
Alejandro Jodorowsky
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