Povera Italia
Il vecchio bianco per antico pelo dice che ci lascia un paese unito.
Probabilmente chiuso nelle sue belle stanze quirinalizie non si rende conto delle divisioni che il Comitato tecnico scientifico, ora rinominato “Cabina di regia” (forse perché dirige un film, naturalmente horror all’italiana), ha causato tra le persone, che ormai si distinguono tra simask e nomask, sivax e novax, sipass e nopass, silokdown e nolockdown.
Del resto siamo sempre stato il paese delle divisioni: Guelfi o Ghibellini, repubblicani o monarchici, Vespa o Lambretta, Alfa o Lancia, interisti o milanisti e, visto che siamo in periodo natalizio, panettone o pandoro. Però lo scappellotto mediatico che il PdR ha riservato ai media che concedono troppo spazio ai novax poteva risparmiarselo, oppure costoro non hanno il diritto di critica e/o di parola? Li ritiene pure lui, come Draghi, al di fuori della società? Dei reietti? Di cappellate fatte da questo e dal precedente governo se ne sono viste e sentite tante, giravolte di pensiero inimmaginabili, tutto e il contrario di tutto, a seconda di come girava il vento.
Nel frattempo, lo squallido siparietto di tre soloni (i tre “terrori” come qualcuno lo ha definiti) che canticchiano la parodia di Jingle Bells sta facendo il giro del web, con commenti tutt’altro che lusinghieri. Mi rifiuto persino di postarlo, per la meschinità che ne trapela
Intanto oggi è il solstizio d’inverno…Mi si accende un barlume di speranza, mi ripeto che tra tre mesi sarà primavera e, chissà, forse ci saremo davvero lasciati il periodo più buio alle spalle.
Voglio avere un briciolo di ottimismo.
Cosa ne pensate?