Verso il 2022
Festeggiare cosa?
Dopo che ci hanno rubato due anni di vita, pure il primo trimestre del 2022 si prospetta simile ai tempi passati con restrizioni inique ed assurde, sperando che non vengano prorogate ulteriormente.
Ovvio, la speranza è l’ultima a morire, ma non giustificherò mai chi ci ha ridotti in questo stato, mettendoci gli uni contro gli altri (altro che paese unito!), imbottendoci di bugie, consegnandoci nelle mani di incompetenti pieni di boria e di protagonismo, trattandoci come bambini incapaci di capire e di decidere in autonomia, privandoci delle libertà più elementari, e riducendo il parlamento ad un teatrino di burattini che si muovono solo grazie ai fili manovrati dall’alto.
Quello che non riesco proprio a perdonare è che abbiano allontanato famiglie e compromesso amicizie, grazie ad un martellamento mediatico vòlto solo ad instillare la paura.
Il mio augurio è che questa follia possa davvero finire e che i responsabili ne paghino le conseguenze.
Una ca..ta pazzesca
A Bolzano ne hanno studiata un’altra.
Dal primo gennaio, tutti i proprietari di cani saranno obbligati a versare l’importo di 65 euro per mappare il DNA del proprio cane, ed individuare così chi non raccoglie gli escrementi del proprio animale.
Premesso che per quanto concerne i cani Bolzano è una città pulita e che gli incivili che non raccolgono le deiezioni sono davvero pochi, l’amministrazione provinciale OBBLIGA a pagare 65 euro per una ca..ta simile? Penso agli anziani con pensione ai limiti della sussistenza che tengono un cagnolino per compagnia: costringerli ad un simile esborso è una vigliaccata. Poi, come fare con i turisti?
In città ci sono ben altre storture: immondizie voluminose (materassi, frigoriferi, televisori ed altro, stamattina anche un attaccapanni) lasciate accanto ai cassonetti, quando con una telefonata ed una modica spesa gli addetti si incaricano di portarle via; extracomunitari che orinano e defecano nelle viette laterali (a loro il DNA non viene mappato); borseggi ed altri reati cosiddetti “minori” , baby gang e bulletti vari, cantine svaligiate (nel periodo natalizio ci sono state parecchie “visite” indesiderate): queste sono le cose che indignano i cittadini. La cacca del cane, pur fastidiosa, è l’ultimo dei problemi. A pagare poi non saranno solo i proprietari di cani (io non ne ho), ma tutta la collettività: il costo dei 65 euro pro-cane non coprirà certo le spese delle analisi, poi vorrò vedere chi verrà incaricato del delicato compito di raccogliere le deiezioni canine: si useranno i soliti “operatori ecologici”, magari con la mansione “specializzato”? Oppure verrà assunto altro personale?
Non sarebbe stato meglio spendere diversamente determinati fondi senza inventarsi manovre astruse e senza alcun senso?
Inverno
Il campo risplende bianco e freddo.
Il cielo è solitario e immenso.
Tordi si aggirano sopra lo stagno
e cacciatori dal bosco discendono.
Silenzio dimora in nere cime.
Un balenìo di fuoco guizza dalle capanne.
Talvolta assai lontano tintinna una slitta
e lenta sale la grigia luna.
Una fiera si dissangua sommessa sul ciglio
e corvi sguazzano in gore di sangue.
Il canneto trema giallo e alto.
Gelo, fumo, un passo nel vuoto boschetto.
George Trakl
dipinto di Otto Dix
Sognatore
Ciò che uccide il sognatore è non vivere quando sogna;
ciò che ferisce colui che sta agendo è non sognare quando vive.
Io ho fuso in un unico colore di felicità la bellezza del sogno e la realtà della vita.
Fernando Pessoa
Arrivi quando meno ti ricordo
Arrivi quando meno
ti ricordo, quando
più lontano sembri
dalla mia vita.
Inatteso come
quelle tempeste che si inventa
il vento
un giorno immensamente azzurro.
Poi la pioggia trascina i suoi stracci
e cancella le tue impronte.
Meira Delmar
Immagine di Ben Goossens
Tenetevi stretti i sogni
Tenetevi stretti i sogni
perché se i sogni muoiono
la vita è un uccello con le ali spezzate
che non può volare.
Tenetevi stretti i sogni
perché quando i sogni se ne vanno
la vita è un campo arido
gelato dalla neve.
Langston Hughes
Che fiocchi di neve su di noi
Sol oggi fiocchi neve su di noi,
e neve giù dall’anima ci sgorghi.
Mai e poi mai di fango fummo sporchi,
lo dice anche la neve su di noi.
O dolce tu, tu vergine dolcissima
che mi desti un Gesù figlio dei fiori
che dici tu che fiocca su di noi
che dici tu che fiocca sulla sera
e sulla neve insiem fiocchiamo noi…
Nichita Stanescu
Se questo istante fosse l’eternità immutabile
Se questo istante fosse l’eternità immutabile,
sempre, sempre davanti a me il tuo corpo così bello,
come lontane musiche che salgono esaltate
tra luci cangianti e vapori iridati!
Voglio chinare la fronte e baciarti le mani
mentre dietro ai tuoi occhi passa un giardino incredibile,
un luogo voluttuoso dove il pensiero
si immerge nelle acque dolcissime e in un sogno.
E accostarmi alle tue labbra, e conoscere la morte,
uno spazio di angeli, l’oblio.
Juan Rodolfo Wilcock
dipinto di Antonio Piatti
Le mie mani
Le mie mani
ricordando che tu le trovasti belle,
io accorata le bacio,
mani, tu dicesti,
a scrivere condannate crudelmente,
mani fatte per più dolci opere,
per carezze lunghe,
dicesti, e fra le tue le tenevi
leggere tremanti,
ora ricordando te
lontano
che le mani soltanto mi baciasti,
io la mia bocca piano accarezzo.
Sibilla Aleramo
Sono come sono
Sono come sono
sono sempre la stessa;
per essere me stessa
divento come sono
Patrizia Valduga
dipinto di Ethel Pennewill Brown Leach
Povera Italia
Il vecchio bianco per antico pelo dice che ci lascia un paese unito.
Probabilmente chiuso nelle sue belle stanze quirinalizie non si rende conto delle divisioni che il Comitato tecnico scientifico, ora rinominato “Cabina di regia” (forse perché dirige un film, naturalmente horror all’italiana), ha causato tra le persone, che ormai si distinguono tra simask e nomask, sivax e novax, sipass e nopass, silokdown e nolockdown.
Del resto siamo sempre stato il paese delle divisioni: Guelfi o Ghibellini, repubblicani o monarchici, Vespa o Lambretta, Alfa o Lancia, interisti o milanisti e, visto che siamo in periodo natalizio, panettone o pandoro. Però lo scappellotto mediatico che il PdR ha riservato ai media che concedono troppo spazio ai novax poteva risparmiarselo, oppure costoro non hanno il diritto di critica e/o di parola? Li ritiene pure lui, come Draghi, al di fuori della società? Dei reietti? Di cappellate fatte da questo e dal precedente governo se ne sono viste e sentite tante, giravolte di pensiero inimmaginabili, tutto e il contrario di tutto, a seconda di come girava il vento.
Nel frattempo, lo squallido siparietto di tre soloni (i tre “terrori” come qualcuno lo ha definiti) che canticchiano la parodia di Jingle Bells sta facendo il giro del web, con commenti tutt’altro che lusinghieri. Mi rifiuto persino di postarlo, per la meschinità che ne trapela
Intanto oggi è il solstizio d’inverno…Mi si accende un barlume di speranza, mi ripeto che tra tre mesi sarà primavera e, chissà, forse ci saremo davvero lasciati il periodo più buio alle spalle.
Voglio avere un briciolo di ottimismo.
Parere personale
Molti stanno aprendo gli occhi: mi sto riferendo al fatto che, nonostante in tanti siano in possesso del greenpass o addirittura del supergreenpass, si stia facendo strada l’idea di tamponare pure i vaccinati, non solo ma si pensa pure di ridurre la validità del pass a soli 5 mesi, ossia alla medesima presunta durata della validità del vaccino stesso.
Quella del tampone avrebbe dovuto essere DA SUBITO l’unica strada valida, in quanto il rilevamento del contagio è pressoché immediato, ma i signori delle alte sfere, che inizialmente trovavano chi fosse contagiato con i tamponi scovando in tal modo anche gli asintomatici che non presentavano sintomi, fino a pochi giorni fa asserivano che gli esiti dei tamponi non erano affidabili, mentre adesso li vogliono imporre a tutti. Molti si stanno rendendo conto di alcune cose: che il vaccino protegge, ma non completamente, e che la sua durata è limitata nel tempo; in terapia intensiva ci finiscono anche i plurivaccinati, magari in misura inferiore, ma ci finiscono pure loro, spesso perché l’essere vaccinati ha inculcato loro la falsa sicurezza di essere immuni, mentre non lo sono. Cosa ancora più eclatante è che il greenpass ed il suo successore supergreenpass non sono strumenti SANITARI ma esclusivamente POLITICI. Servono, in poche parole, a stabilire chi comanda, ed hanno avuto il solo scopo di affossare l’economia e di dividerci tra buoni e cattivi (sta a noi stabilire a quale categoria apparteniamo).
Quale credibilità possono avere i nostri politici, quando un certo Brunetta dichiarava con soddisfazione al Corriere della Sera il 4 dicembre scorso che col supergreenpass ci sarebbe stato un Natale totalmente libero, senza nessuna restrizione per i vaccinati per le attività sociali, culturali e tempo libero, e con consumi BOOM di economia?
Intanto il governo ha imposto una quarantena a chi entra in Italia…risultato? BOOM, certo, ma di disdette per le ferie invernali, per cenoni natalizi e feste di Capodanno. Pensate davvero che una persona che vuole farsi la settimana bianca in Italia passi, a sue spese, cinque giorni in albergo riservando allo sport solo gli ultimi due giorni? Intanto il Christkindlmarkt qui a Bolzano registra bassissime affluenze, e molte bancarelle non sono state proprio montate.
Io sono sempre stata rispettosa delle leggi, ma mi rifiuto categoricamente di sottostare a certe normative semplicemente demenziali. Che senso ha imporre ad una persona che entra in Italia una quarantena di 5 giorni se proviene da un paese UE ma di 10 giorni se il paese è extra UE? Forse il virus più che il greenpass chiede il passaporto normale?
Erano le stesse norme idiote, ora abolite, che imponevano il pass per salire sul Freccia Rossa o sull’Italo, ma consentiva ai pendolari di ammassarsi sui treni locali e sui mezzi pubblici?
Purtroppo il nostro non è un paese normale.
Molti medici di famiglia praticamente non esercitano più e sono diventati dei passacarte; molti appartenenti alle Forze dell’ordine sono costretti a fare i controllori sui bus invece di pattugliare le strade; molti insegnanti si sono trasformati in indottrinatori di idee politiche; molti politici sono solo degli approfittatori che pensano di stare incollati alla poltrona il più a lungo possibile; molti giornalisti sono solo asserviti al governo e diramano veline anziché andare a fondo delle notizie…
Sono sempre più felice che mia nipote, giovane, intelligente, bella, volenterosa, con tre lingue parlate correntemente si sia trasferita fuori dall’Italia: là almeno avrà un futuro: qui tra chi ci governa, la tassazione iniqua ed esagerata, la burocrazia e quant’altro, molto le verrebbe negato.
Fiori segreti
E’ amore una luce per me? Un’assidua luce,
una lampada dentro il cui pallido stagno io sogno
su vecchi libri d’amore? Oppure un barlume,
una lanterna che mi viene incontro da lontano
sotto una cupa montagna? è una stella, l’amor mio?
Ahimè! Così alta nell’alto, così gelidamente splendida!
Il fuoco danza. E’ l’amor mio un fuoco
che rimbalza rubicondo e ardito nella penombra?
No, no, ne avrei paura. Son troppo fredda
per il rapido ardente amore. C’è un oro,
nitido su questi petali di fiore che si ripiegano,
ch’è più fedelmente mio, più conforme alla mia brama.
I petali di fiore si ripiegano. Essi dal sole
sono dimenticati. In ombrosa foresta essi crescono.
Dove gli alberi cupi s’innalzano
e si allontanano e si accostano
ombrosamente ondeggianti. Chi li vigilerà, luminosi,
quando il mio sogno avrò sognato? Ah, carissimo mio,
tu ritrovali, e per me raccoglili, ad uno ad uno.
Katherine Mansfield
Dipinto di Claude Monet
La caduta del passero
Troppo fragile per librarsi – una cosa debole –
Cadde a terra battendo le ali;
Ma Dio, che veglia su tutto,
vide la caduta di quel passerotto.
Non era un uccello con il piumaggio allegro, che
riempiva l’aria con la sua giacitura mattutina;
Non era un’aquila audace e forte,
portata sull’ala della tempesta.
Solo una cosa bruna e lugubre,
Con la testa china e l’ala svogliata;
Non poteva andare oltre la sua vista
Chi schiera le splendide stelle della notte.
Il suo cinguettio morente cadde sulle sue orecchie,
che intona la musica delle sfere,
che ode il richiamo del leone affamato,
e imbandisce una tavola per tutti noi.
La sua missione di canto finalmente è compiuta,
Non saluterà più il sole nascente;
Quell’uccellino ha trovato un riposo
Più calmo del petto lanuginoso di sua madre
Oh, cuore inquieto, impara a confidare
in Dio, così tenero, forte e giusto;
Nel cui amore e misericordia ovunque partecipano i
suoi figli più umili.
Frances Ellen Watkins Harper
Preghiere d’acciaio
Mettimi su un’incudine, Dio!
Battimi e martellami finché io sia una leva di ferro.
Fammi abbattere vecchie mura;
Fammi alzare e smuovere vecchie fondamenta.
Mettimi su un’incudine, Dio!
Battimi e martellami e fai di me un gran chiodo d’acciaio.
Prendi bulloni roventi e fissami nelle sbarre centrali.
Gettami sulle sbarre che reggono solido il grattacielo.
Fammi essere il grande chiodo che regga un grattacielo nelle
notti azzurre dentro bianche stelle.
Carl Sandburg
Fai silenzio
Fai silenzio,
perché se non te lo dico ora
potrei non avere più
il coraggio per dirti che sensazioni mi dai ora,
te lo dico adesso, nella durata di un lungo respiro,
che copre il battito agitato del mio cuore,
accade ogni volta che ti sfioro le tue mani,
Ogni volta che il vento spinge il profumo
dei tuoi capelli verso di me,
quel lungo respiro
che copre il battito del mio cuore,
ogni qual volta che mi sorridi,
ogni volta che ti sento parlare
e ti vedo sorridere,
te lo dico ora,
te lo dico adesso,
smetti di essere così meravigliosa
o mi farai saltare il cuore.
Ejay Ivan Lac
Le belle notizie
Gli U. S. A. considerano il nostro paese tra i più a rischio per via del covid, e sconsigliano ai propri cittadini di visitarlo.
Adesso poi chi entra nel nostro paese, se non vaccinato, dovrà osservare una quarantena di cinque giorni, e se vaccinato dovrà comunque sottoporsi al tampone.
Nonostante molte persone, volenti o nolenti, si siano vaccinate (tantissimi obbligati a cedere al ricatto imposto dal governo), con lo stato di emergenza diventato ormai permanente a forza di proroghe, continuano a dirci che i contagi sono in aumento e che le terapie intensive sono prossime al collasso e che quindi queste misure, tipo il supergreenpass, sono necessarie. Però in provincia di Bolzano, che vorrebbero mettere in zona arancione per via di 20 ricoverati, solo 6 sono altoatesini, 5 sono degenti inviatici dalla Germania ed il restante turisti, sia italiani che non.
Oggi sono stata in centro città per varie incombenze.
Primo, ho dovuto usare l’auto, anziché il bus, che non posso utilizzare causa mancanza del Greenpass, in quanto non vaccinata.
Inquino? E chi se ne frega, mi impedite di usare i mezzi pubblici? Logico, uso l’auto privata, anzi richiederò il rimborso dell’abbonamento per il periodo in cui non potrò usarlo.
Secondo, siamo al 15 dicembre, i parcheggi in centro dovrebbero essere pieni per gli acquisti natalizi e soprattutto per i turisti, ma davanti al parcheggio di piazza Walther non c’è nessuna coda, come accadeva fino al mese scorso, e quello di via Perathoner è semivuoto.
Pure il mercatino non fa rilevare una grande presenza, chiuso tra i new jersey installati anni fa per la sicurezza contro gli attentati e le transenne metalliche per evitare che pericolosissimi untori possano entrare e diffondere il contagio.
Poi ci parlano di ripresa.
Mi sorge il dubbio che il vero problema dell’Italia, più che il Covid, risieda nel nostro governo.
Grazie.
Un uomo, il suo cavallo ed il suo cane…
Un uomo, il suo cavallo ed il suo cane camminavano lungo una strada.
Mentre passavano vicino ad un albero gigantesco, un fulmine li colpì uccidendoli all’istante.
Ma il viandante non si accorse di aver lasciato questo mondo e continuò a camminare, accompagnato dai suoi animali.
A volte i morti impiegano qualche tempo per rendersi conto della loro nuova condizione…
Il cammino era molto lungo; dovevano salire una collina, il sole picchiava forte ed erano sudati e assetati.
A una curva della strada videro un portone magnifico, di marmo, che conduceva a una piazza pavimentata con blocchi d’oro, al centro della quale s’innalzava una fontana da cui sgorgava dell’acqua cristallina.
Il viandante si rivolse all’uomo che sorvegliava l’entrata.
“Buongiorno”
“Buongiorno” rispose il guardiano.
“Che luogo è mai questo, tanto bello?”
“È il cielo”
“Che bello essere arrivati in cielo, abbiamo tanta sete! “
“Puoi entrare e bere a volontà”.
Il guardiano indicò la fontana.
“Anche il mio cavallo ed il mio cane hanno sete”
“Mi dispiace molto”, disse il guardiano, “ma qui non è permesso l’entrata agli animali”.
L’uomo fu molto deluso: la sua sete era grande, ma non avrebbe mai bevuto da solo.
Ringraziò il guardiano e proseguì.
Dopo avere camminato a lungo su per la collina il viandante e gli animali giunsero in un luogo il cui ingresso era costituito da una vecchia porta che si apriva su un sentiero di terra battuta, fiancheggiato da alberi.
All’ombra di uno di essi era sdraiato un uomo che portava un cappello; probabilmente era addormentato.
“Buongiorno” disse il viandante.
L’uomo fece un cenno con il capo.
“Io, il mio cavallo ed il mio cane abbiamo molta sete”.
“C’è una fonte fra quei massi”, disse l’uomo indicando il luogo e aggiunse:
“Potete bere a volontà”.
L’uomo, il cavallo ed il cane si avvicinarono alla fonte e si dissetarono.
Il viandante andò a ringraziare.
“Tornate quando volete”, rispose l’uomo.
“A proposito, come si chiama questo posto? “
“Cielo”
“Cielo? Ma il guardiano del portone di marmo ha detto che il cielo era quello là!”
“Quello non è il cielo, è l’inferno”.
Il viandante rimase perplesso.
“Dovreste proibire loro di utilizzare il vostro nome! Di certo questa falsa informazione causa grandi confusioni!”
“Assolutamente no. In realtà ci fanno un grande favore. Perché là si fermano tutti quelli che non esitano ad abbandonare i loro migliori amici… “
Paulo Coelho
Aforisma
Lo spreco della vita si trova nell’amore
che non si è saputo dare,
nel potere che non si è saputo utilizzare,
nell’egoistica prudenza che ci ha impedito di rischiare
e che, evitandoci un dispiacere, ci ha fatto mancare la felicità.
Oscar Wilde.
Quando i bimbi giocano
Quando i bimbi giocano
e li odo giocare
qualcosa nella mia anima
comincia a rallegrarsi
e tutta quell’infanzia
che non ebbi mi viene
in un’onda di allegria
che non fu di nessuno.
Se chi fui è un enigma,
e chi sarò visione,
chi sono almeno questo
senta nel cuore.
Fernando Pessoa
Dipinto di Toth Gabor
Blues di stanchezza
Mormorava un torpido motivo sincopato,
e si cullava a una dolce cantilena –
ho udito un negro che suonava.
A Lenox Avenue l’altra sera
sotto il fioco pallore d’un vecchio lume a gas
pigro oscillava…
pigro oscillava…
al ritmo di quegli stanchi blues.
Con le mani d’ebano a ogni tasto d’avorio
faceva gemere di melodia quel povero pianino.
Oh blues!
Avanti e indietro oscillava sul fragile sgabello
e suonava quell’aria triste e sbrindellata come un pagliaccio musicante.
Dolci blues!
Sgorgati dall’anima d’un nero.
Oh blues!
Con voce profonda di canto e malinconico accento
ho udito il negro cantare, gemere quel vecchio pianoforte:
“Non ho nessuno al mondo,
nessuno tranne me .
Stenderò le rughe della fronte
e gli affanni poserò sul canterano”.
Tump tump tump faceva a terra il suo piede.
Suonò qualche accordo, e cantò ancora:
“Malinconie di stanchezza:
non mi so rassegnare.
Malinconie di stanchezza:
non mi so rassegnare.
Non sono più felice
e vorrei essere morto”.
Fino a notte alta canto’ sommesso quel motivo.
Le stelle si spensero, e cosi’ la luna.
Il cantante lasciò di suonare e andò a letto.
Langston Hughes,
illustrazione di Richard Duval
Tu tienimi
Tu tienimi
e io mi trasformerò in meraviglia
tra le tue mani,
al caldo,
quel caldo che di notte fa crescere il grano.
Porta
il corpo amato,
come vita segreta –
preservata –
sotto lo spesso ghiaccio
della memoria.
Tu tienimi
come guscio di noce
nel pugno
fessura tra i mondi.
C’è silenzio tra te e me
c’è perla.
Ti tengo.
Chandra Livia Candiani,
Una stagione pensosa
Una stagione pensosa
Di là dal ponte, nei campi negli orti,
si levano s’intrecciano richiami.
L’eco li rende suono
li fa dolci distesi.
Li accoglie, si riempie di loro
la mia casa silenziosa e sola.
Mai vicina così, così fraterna
sento la voce degli altri, della mia gente.
Ada De Judicibus Lisena
Dipinto di Vilhelm Hammersshoi
Cosa ne pensate?