La vita è sogno, soltanto sogno, il sogno di un sogno (Edgar Allan Poe)

Archivio per ottobre, 2021

Bella schiava

Ritratto di Madeleine, 1800 - Marie-Guillemine Benoist

In questo iconico dipinto, la pittrice Marie-Gullemine Benoist rappresenta una donna di colore investita del ruolo di modella ideale. Nel “Ritratto di Madeleine”, la bellissima donna è però vista ancora nello stereotipo iconografico e stilistico del contrasto tra il nero della pelle e il bianco puro della veste che la copre lasciando il seno scoperto. Anche la testa sfoggia un elegante turbante bianco che sovrasta lo sguardo melanconico della Madeleine. Tecnica: Olio su tela, 81 x 65 cm. Parigi, Louvre

Nera sì, ma se’ bella, o di Natura

fra le belle d’Amor leggiadro mostro.

Fosca è l’alba appo te, perde e s’oscura

presso l’ebano tuo l’avorio e l’ostro.

Or quando, or dove il mondo antico o il nostro

vide sì viva mai, sentì sì pura,

o luce uscir di tenebroso inchiostro,

o di spento carbon nascere arsura?

Servo di chi m’è serva, ecco ch’avolto

porto di bruno laccio il core intorno,

che per candida man non fia mai sciolto.

Là ’ve più ardi, o sol, sol per tuo scorno

un sole è nato, un sol che nel bel volto

porta la notte, ed ha negli occhi il giorno. 

Giovan Battista Marino

Dipinto di Marie-Guillermine Benoit


A piedi nudi

Cattura-41Ma cosa ci importa del resto del giorno
il languore del pomeriggio,
l’improvviso balzo nella sera,
la notte con i suoi conosciuti profumi,
le sue stelle a punta?
Questo è il meglio: scostare le lenzuola
i piedi sul pavimento freddo,
e ronzare per la casa a ritmo di espresso.
Billy Collins


Pianto autunnale

USIGNOLO 98636b21a33e81a4e68d6a57244e9f43Chi ha messo la sordina all’usignolo
che tintinna sul salice?
S’è forse punto in una ignuda spina,
che ha tutto il petto rosso?
O triste annunziatore dell’inverno,
che saltelli tra i bruscoli e cammini
sull’erba morta,
dove ho visto l’ultima incensaria
e la prima margherita solitaria.
Saltellando e camminando becchi
l’ultimo duro pippolo. che resta:
e vien giù con gli spazzacamini,
quando anche i morti fanno
la lor pallida silenziosa festa
di sole a malincuore;
è pur dolce i tuo tremulo canto:
come dopo la gioia rumorosa
il calmo pianto.

 


Corrado Govoni


Fino a quando starai in piedi

Non scordarti di gioire! –
gli alberi saggi sussurrano
e con le ginocchia falciate
con fragore cadono sotto la scure.
Non scordarti di gioire!
Fino a quando starai in piedi
fino a quando andrai incontro al vento
fino a quando respirerai l’altezza.
Fino a quando la scure resterà assopita.


Blaga Dimitrova
1 luglio 1994


La vita

uccelli dc4f5c66cf02b4c1fc33c7898f8b5eebAlle soglie d’autunno
in un tramonto
muto
scopri l’onda del tempo
e la tua resa
segreta
come di ramo in ramo
leggero
un cadere d’uccelli
cui le ali non reggono più.

 

 


Antonia Pozzi


L’angelo

unnamedSognai un sogno! Che vorrà mai dire?

Regina ero, e vergine,

guardata da un buon angelo:

pena senza perché mai non s’inganna!

Piangevo notte e giorno le mie lacrime,

e lui me le asciugava;

giorno e notte piangevo

celandogli la gioia del mio cuore.

Così sulle sue ali volò via;

il mattino arrossì;

io il pianto mi asciugai,

e i miei timori armai di scudi e lance.

Egli presto tornò: mai mi ero armata,

così che tornò invano;

gioventù era passata,

e grigie chiome stavan sul mio capo.

William Blake

Dipinto di John William Waterhouse 


Ogni notte

fumo Nino Garajo 3d892ba5fe07b13344d23c4dd668b63fOgni notte, tornando dalla vita,

dinanzi a questo tavolo

prendo una sigaretta

e fumo solitario la mia anima.

La sento spasimare tra le dita

e consumarsi ardendo.

Mi sale innanzi agli occhi con fatica

in un fumo spettrale

e mi ravvolge tutto,

a poco a poco, d’una febbre stanca.

I rumori e i colori della vita

non la toccano piú:

sola in se stessa è tutta macerata

di triste sazietà

per colori e rumori.

Nella stanza è una luce violenta

ma piena di penombre.

Fuori, il silenzio eterno della notte.

Eppure nella fredda solitudine

la mia anima stanca

ha tanta forza ancora

che si raccoglie in sé

e brucia d’un’acredine convulsa.

Mi si contrae fra mano,

poi, distrutta, si fonde e si dissolve

in una nebbia pallida

che non è piú se stessa

ma si contorce tanto.

Cosí ogni notte, e non mi vale scampo,

in un silenzio altissimo,

io brucio solitario la mia anima.

Cesare Pavese

dipinto di Nino Garajo


Prima colazione

colazione 73eb14b9ed30fe4e685bd0410045e559Lui ha messo

Il caffè nella tazza

Lui ha messo

Il latte nel caffè

Lui ha messo

Lo zucchero nel caffelatte

Ha girato

Il cucchiaino

Ha bevuto il caffelatte

Ha posato la tazza

Senza parlarmi

S’è acceso

Una sigaretta

Ha fatto

Dei cerchi di fumo

Ha messo la cenere

Nel portacenere

Senza parlarmi

Senza guardarmi

S’è alzato

S’è messo

L’impermeabile

Perché pioveva

E se n’è andato

Sotto la pioggia

Senza parlare

Senza guardarmi,

E io mi son presa

La testa fra le mani

E ho pianto.

Jacques Prèvert


Senza titolo

91a1014530a93a87b296e8bf2ef69739E hai ottenuto quello che volevi da questa vita,
nonostante tutto?
Sì. E cos’è che volevi?
Potermi dire amato,
sentirmi amato sulla terra.

Raymond Carver


da “Nicholas Nickleby”

BILANCIA 051595114da8b4f60bcdfaaa90a710ddCi sono parecchie storie fantastiche sulla legge, ma nessuna è così risibile e grossolanamente spiritosa come quella dove si suppone che tutti gli uomini godano degli stessi benefici e siano tutti uguali dinanzi al suo occhio imparziale, senza il minimo rapporto con il contenuto delle loro tasche.

Charles Dickens


A mezzanotte

coppia fff444f827f68202dbddadfa04f59551Parlammo a lungo nella notte, in cucina;
alla morbida luce della lampada a petrolio
gli oggetti, incoraggiati dalla sua delicatezza,
spuntavano dal buio, svelando i propri
nomi: sedia, tavolo, saliera.

A mezzanotte dicesti: andiamo
fuori. D’un tratto vedemmo il cielo
ed esplosero le stelle, stelle d’agosto.
Il pallido fuoco della notte tremava
sopra di noi, indomito, eterno.
Il mondo ardeva, senza voce, avvolto
dal bianco incendio in cui dormivano i villaggi,
le chiese e le biche di fieno profumate di menta
e di trifoglio. Ardevano gli alberi e le torri,
l’acqua e l’aria, il vento le fiamme.
Cos’è il silenzio di questa notte se i vulcani
hanno gli occhi spalancati e il passato
è presente, minaccioso, e spunta dalla tana
come la luna o l’arbusto di ginepro?
Sono fresche le tue labbra e sarà fresca l’aurora,
telo gettato su una fronte che scotta.

 

Adam Zagajewskj

Dipinto di Daniel Gerhartz

 


Rivelazioni

85b41d21b42fcf319451236aa5910686Mi sono risolto.

Mi sono voltato indietro.

Ho scorto

uno per uno negli occhi:

i miei assassini.

Hanno

– tutti quanti – il mio volto.

Giorgio Caproni

dipinto di René Magritte


A buon intenditor…

uffici finanziariSul Sul frontone del palazzo degli Uffici Finanziari di Bolzano è stata posta una scritta trilingue che recita “Nessuno ha il diritto di obbedire”, per depotenziare il bassorilievo di Hans Piffrader che rappresenta Mussolini, col sottostante motto “Credere Obbedire Combattere”.
La frase non è propriamente della Arendt, in quanto in una intervista lei la citò come segue “Secondo Kant nessuno ha il diritto di obbedire”.
Per molto tempo mi sono arrovellata cercando di capirne il senso: mi sembrava più logico il pensiero “Nessuno ha il dovere (o l’obbligo) di obbedire”, naturalmente riferito ad ordini palesemente ingiusti, ai quali è imperativo disobbedire.

Il riferimento della Arendt è rivolto al gerarca nazista Adolf Eichmann, che giustificò lo sterminio degli ebrei citando appunto il filosofo tedesco, dicendo “Non ho colpa se a causa del mio operato sono morti tanti ebrei, io ho solo obbedito agli ordini, e l’obbedienza, come dice Kant, è una virtù morale”.

Ma Hannah Arendt fa un ragionamento più articolato, dicendo che ”secondo Kant nessuno ha il diritto di obbedire”, ossia se ti viene dato un ordine palesemente ingiusto non puoi prendere a scusante il fatto che qualcuno ti ha ordinato di obbedire, nessuno ti ha dato il diritto di eseguire quell’ordine, quindi sei pienamente responsabile delle tue azioni.

Alla luce dei fatti di Trieste e del comportamento della polizia, chi vuole intendere intenda...detto da chi è sempre stata dalla parte delle forze dell’ordine.


La guerra che verrà

Poveri-in-riva-al-mare-Picasso-analisiNon è la prima. Prima
ci sono state altre guerre.
Alla fine dell’ultima
c’erano vincitori e vinti.
Fra i vinti la povera gente
faceva la fame. Fra i vincitori
faceva la fame la povera gente egualmente.

Bertolt Brecht

dipinto di Pablo Picasso


Ballerina

tutu 2935b39e0e3d61fa4b2773bbbd174616

L’elegantissima vanessa

Che s’allontana e s’avvicina.

A questo fresco fiore di peonia,

è come una stupenda ballerina

che turbina magicamente

su un tappeto di fuoco e di profumo

sulla punta delle dita,

e, tra cuscini morbidi di rosa,

cade sfinita.

Eccola, s’avanza.

Tutta vestita di baci

sulla peonia rossa di garanza;

agita i veli fantasiosi, e danza.

Corrado Govoni


Incantesimo

strega Immagine 2021-10-16 174038Ti ho versato nel bicchiere
una manciata di capelli bruciati,
perché tu non mangi, non canti,
non beva, non dorma.
Perché la giovinezza non ti sia gioia,
perché lo zucchero non ti sia dolce.
Perché tu non te la intenda nel buio della notte
con la giovane moglie.
Come i capelli tuoi d’oro
sono divenuti cenere grigia,
così gli anni miei giovani
diventeranno bianco inverno.
Perché tu diventi cieco-sordo,
perché ti dissecchi come il muschio,
perché ti dilegui come un sospiro.

Marina Ivanovna Cvetaeva


Ascolta

foglie e6f27c61dfe5de9375838bd6665373cbAscolta! il vento sta aumentando,

e l’aria è selvaggia con le foglie.

Abbiamo avuto le nostre serate estive,

e adesso è il momento che arrivi ottobre.


Humbert Wolfe


Dissentire

FB_IMG_1537606209184Non smettete mai di protestare.
Non smettete mai di dissentire,
di porvi domande, di mettere in discussione l’autorità,
i luoghi comuni, i dogmi.
Cercate la verità!
Non smettete di pensare.
Siate voci fuori dal coro.
Siate il peso che inclina il piano.
Siate sempre in disaccordo
perché il dissenso è un’arma.
Siate sempre informati
e non chiudetevi alla conoscenza
perché anche il sapere è un’arma.
Forse non cambierete il mondo,
ma avrete contribuito a inclinare
il piano nella vostra direzione
e avrete reso la vostra vita
degna di essere raccontata.
Un uomo che non dissente
è un seme che non crescerà mai. Bertrand Russell


(Dis)informazione

Quotidiani-A4-e1521382587212Tre edicole a Bolzano hanno chiuso definitivamente i battenti.
Il tabacchino sotto casa mia, che esercitava anche la rivendita di quotidiani e periodici, ora si limita a vendere solo il quotidiano locale in lingua italiana, in quanto la contabilità dei resi gli portava via troppo tempo.
Questo perché i giornali vendono sempre meno, non solo perché in rete si reperiscono tutte le notizie, ma soprattutto perché le notizie che ci forniscono sono meno attendibili.


Per quale motivo i giornali hanno perso di credibilità?

Una volta il lettore era il punto di riferimento: leggeva le notizie, le commentava, trovava nei giornalisti la fonte dell’informazione. Se l’informazione era faziosa o distorta, il lettore se ne accorgeva e abbandonava quella testata, la tiratura diminuiva e il giornale era costretto a chiudere, lasciando i collaboratori sul lastrico.
Oggi invece con gli aiuti pubblici alla stampa, specie quelli sostanziosi forniti in occasione della presunta pandemia,  non è più il lettore che “fa il mercato”, quindi in un modo o nell’altro, i giornalisti si sono prostituiti a chi li paga, cioè lo stato, e divulgano solo le notizie che lo stato vuole che siano rese note.


In limine

Gustav+Klimt+-+Fruitgarden+with+Roses+1911+-+12+-+Private+Collection+Godi se il vento ch’entra nel pomario
vi rimena l’ondata della vita:
qui dove affonda un morto
viluppo di memorie,
orto non era, ma reliquiario.
Il frullo che tu senti non è un volo,
ma il commuoversi dell’eterno grembo;
vedi che si trasforma questo lembo
di terra solitario in un crogiuolo.
Un rovello è di qua dall’erto muro.
Se procedi t’imbatti
tu forse nel fantasma che ti salva:
si compongono qui le storie, gli atti
scancellati pel giuoco del futuro.
Cerca una maglia rotta nella rete
che ci stringe, tu balza fuori, fuggi!
Va, per te l’ho pregato,- ora la sete
mi sarà lieve, meno acre la ruggine.

 

Eugenio Montale

dipinto di Gustav Klimt


10 ottobre 2021

Riprovevole ma comprensibile l’attacco alla sede CGIL a Roma durante la manifestazione contro il lasciapassare verde.

Riprovevole, perché la violenza è da condannare sempre e comunque.
Comprensibile, perché compito dei sindacati è difendere il lavoro ed i lavoratori, non ostacolarli imponendo loro delle misure che, se non osservate, potrebbero portare al licenziamento, e questo ha portato la gente, che non si sente più tutelata, all’esasperazione.
E a proposito delle dichiarazioni del leader della CGIL (“Violentato il mondo del lavoro” ) ricordo che il mondo del lavoro è violentato da chi, lautamente pagato per difenderlo, fa tutt’altra cosa.
Landini si rende conto che molti lavoratori perderanno il posto; che molte aziende ridurranno la produzione o addirittura chiuderanno; che molti lavoratori non possono o non vogliono vaccinarsi (non è infatti obbligatorio) e non possono sostenere esborsi sostanziosi per farsi tamponare ogni tre giorni?

Landini si faccia un bell’esame di coscienza e spero che molti lavoratori straccino la tessera sindacale.
Sempre a proposito delle dichiarazioni di Landini (“Squadrismo fascista”)…
Quando i bravi ragazzi dei centri (a) sociali lanciavano pietre contro negozi, banche e forze dell’ordine, bruciavano auto e cassonetti… Allora andava tutto bene? Ma in quel frangente da “quella parte” molti hanno fatto orecchio da mercante.

Del resto, sembra che l’assalto alla CGIL fosse già programmato, addirittura annunciato da qualche palco: se qualcuno non ha provveduto a proteggere la sede sindacale, la cosa puzza di bruciato.
Se poi, come qualcuno dice, tra gli assalitori c’erano infiltrati della Digos, molte cose dovrebbero essere riviste.

Da sempre, per ragioni di famiglia, parteggio per le forze dell’ordine, ma alla luce di quanto successo a Roma e  documentato dalla rete (ottime le riprese di Local Team), non posso che dissociarmi dall’azione vessatoria della polizia. C’erano ovviamente degli esagitati, come accade in ogni corteo, alcuni fermati addirittura dagli stessi partecipanti alla manifestazione. Sarebbe stato sufficiente bloccare quei pochi e lasciare che il corteo fluisse. Invece qualcuno dall’alto ha dato ordini esagerati, ed allora sono stati indirizzati getti di idranti e lacrimogeni contro le persone, tra le quali molte donne, ragazzini ed anziani. Triste vedere agenti in divisa, i cui stipendi sono pagati dai lavoratori in corteo, assalire gente inerme, spesso con le mani alzate per evidenziare la propria non violenza.


Gli auguri dell’innocenza

immagine-amiciziaVedere un mondo in un granello di sabbia,
E un cielo in un fiore selvatico,
Tenere l’infinito nel cavo della mano
E l’eternità in un’ora.

William Blake


In piedi sui confini

ponte d813f226396eea35d7a8586a97ed7232In piedi sui confini
dove perdi il contatto
con il mondo.
Si gettano quei ponti innanzi
quando scocca mezzanotte:
inflessibile è il tempo.

In piedi sui confini:
solo un passo ancora,
avanti!, verso l’immortalità.

Se mi volto, scopro dietro me
quei giorni che mi han dato tanta luce.

E non so decidermi
a quel passo,
ma mi mette fretta il tempo.
Con il far del giorno
si oscura la mia stella,
la linea si richiude in un istante.

 

Nika Turbina


Quasi anonima sorridi

716237031dde97823bd8f9b9463d8fb2Quasi anonima sorridi

e il sole indora i tuoi capelli.

Perché per essere felici

è necessario non saperlo?

Fernando Pessoa

dipinto di Pierre Auguste Renoir