Pensierino
Le solite sparate di chi è intriso di femminismo e vede sessismo dappertutto. Certo, la statua della “Spigolatrice” a mio parere è davvero brutta, con la capoccia girata quasi come Linda Blair nell’Esorcista, oltretutto sproporzionata nei confronti del corpo, ma è un mio parere personale. Ma da qui a vedere sempre e solo sessismo ce ne corre. E nulla ha a che vedere con la storia, come ha esternato Laura Boldrini: la storia non c’entra un bel niente, essendo la spigolatrice solo un personaggio letterario, non storico. (altro…)
Anche l’estate morirà
Anche l’estate morirà, sontuoso
strascico acceso d’occhi di pavone,
e le stecche spiumate intrecceranno
graticci di prigione.
Con lamento di corni udrò il richiamo
dei boschi (addio per sempre) e dell’altura,
e gli occhi fisseranno eternamente
dietro le spalle, oltre la paura.
Maria Luisa Spaziani
Finestra
Con la filosofia non vi sono alberi: vi sono solo idee.
Vi è soltanto ognuno di noi, simile ad una spelonca.
C’è solo una finestra chiusa e tutto il mondo fuori;
e un sogno di ciò che potrebbe esser visto
se la finestra si aprisse,
che mai è quello che si vede,
quando la finestra si apre.
Fernando Pessoa
Il sogno
Se il sonno fosse (c’è chi dice) una
tregua, un puro riposo della mente,
perché, se ti si desta bruscamente,
senti che t’han rubato una fortuna?
Perché è triste levarsi presto? L’ora
ci deruba d’un dono inconcepibile,
intimo al punto da esser traducibile
solo in sopore, che la veglia dora
di sogni, forse pallidi riflessi
interrotti dei tesori dell’ombra,
d’un mondo intemporale, senza nome,
che il giorno deforma nei suoi specchi.
Chi sarai questa notte nell’oscuro
sonno, dall’altra parte del tuo muro?
Jorge Luis Borges
dipinto di Morgan Weistling
Io temo un uomo
Io temo un uomo dall’eloquio frugale
Io temo un uomo silenzioso
L’arringatore, lo posso sovrastare
Il chiacchierone, intrattenerlo
Ma colui che soppesa, mentre gli altri
spendono le loro ultime monete,
da quest’uomo mi guardo
ho paura che sia grande.
Emily Dickinson
Dipinto di Henry Fanton-LaTour
Metropolitana
Cos’altro potrei dire, se non che mi piaceva tutto della metropolitana? Amavo le lunghe gallerie, i treni fumosi, i collegamenti intricati delle linee, ciascuna delle quali possedeva caratteristiche proprie, una propria identità, per così dire. Avevo l’abitudine di bighellonare nella stazione di Richmond solo per guardare il cerchio rosso trafitto da una barra blu, il viavai dei convogli, e soprattutto per studiare la piantina, con quella forma che ricordava vagamente un insetto, il groviglio di fili colorati che, a un esame più attento, si rivelava qualcosa di più sensato: un simulacro di concatenazioni, un gioco di alternative.
David Leavitt
E’ arrivato l’autunno
È arrivato l’autunno, copri il mio cuore con qualcosa,
con l’ombra di un albero o meglio con la tua ombra.
Talvolta, ho paura che non ti vedrò più,
che mi cresceranno delle ali taglienti fino alle nuvole,
che ti nasconderai in un occhio estraneo,
ed esso si chiuderà come una foglia di assenzio.
E allora mi avvicino alle pietre e taccio,
prendo le parole e le annego nel mare.
Fischio alla luna e la faccio sorgere e la trasformo
in un grande amore.
Nichita Stănescu
Dipinto di Julius LeBlanc Steward
A te
Mai ci siamo abbracciati, perché
eravamo per noi stessi un labirinto:
io non sapevo che fare accanto a te,
tu pure accanto a me eri smarrita
e non potevi andare avanti o indietro,
piangevi sommessa e io
ero più scontento di prima.
Da allora son passati dieci anni.
Resistendo a ogni cosa che passa
– al sogno, al tempo e all’ira – mi trovo
ancora dove mi son perso allora.
Kikuo Takano
Da “Il dio denaro”
Lo senti mai tu l'odore della fine dell'estate?
Ci sono delle mattine di settembre che,
dall'Orto botanico, viene su un filo sottile sottile...
un sentore di terra bagnata, di muschio, e poi
quando qualcuno brucia gli sterpi, insieme al muschio,
c'è ancora un profumo di legna, amaro e snervante.
Renato Olivieri
Sulla cima degli alberi
Come gli alberi che chiedono
sulla cima la luce
e la negano alla radice,
perché vivo anch’io
cercando Dio con le parole
respingendolo nell’anima?
Kikuo Takano
Senza titolo
Un mondiale nomadismo è cominciato nel buio:
sono gli alberi che vagano sulla terra notturna.
Sono i grappoli che fermentano in vino dorato,
sono le stelle che di casa in casa peregrinano,
sono i fiumi che il cammino cominciano a ritroso!
E io ho voglia di venire da te sul petto – a dormire.
Marina Ivanovna Cvetaeva
Dipinto di Joseph Lorusso
Il tempo
Il tempo è un fiume che mi trascina,
ma sono io quel fiume;
è un tigre che mi divora,
ma sono io quella tigre;
è un fuoco che mi consuma,
ma sono io quel fuoco.
Il mondo, disgraziatamente, è reale;
io, disgraziatamente, sono Borges.
Jorge Luis Borges
C’è un limite al dolore
C’è un limite al dolore
in quel limite un caro conforto
un’improvvisa rinunzia al dolore.
Il pianista cerca un fiore nel buio
e lo trova, un fiore che non si vede
…e ne canta la certezza.
Il gioco è questo: cercare nel buio
qualcosa che non c’è e trovarlo.
Ennio Flaiano
Lascia che sia il vento
Lascia sia il vento a completar le parole
che la tua voce non sa articolare.
Non ci occorrono più le parole.
Siamo entrambi il medesimo silenzio.
Come due specchi, svuotati d’ ogni immagine,
che l’uno all’altro rendono
un semplice raggio. E ci basta.
Margherita Guidacci (altro…)
Finito ed infinito
C’è senza dubbio chi ama l’infinito, c’è senza dubbio chi desidera l’impossibile, c’è senza dubbio chi non vuole niente – tre tipi di idealisti, e io nessuno di loro: perché io amo infinitamente il finito, perché io cerco impossibilmente il possibile, perché voglio tutto, o un po’ di più, se si può, o anche se non si può.
Fernando Pessoa
Dipinto di Caspar David Friedrich
Anniversario
“A diciassette anni fui assunta come cronista in un quotidiano di Firenze. E a diciannove o giù di lì fui licenziata in tronco (…).
Mi avevano ingiunto di scrivere un pezzo bugiardo su un comizio d’un famoso leader nei riguardi del quale, bada bene, nutrivo profonda antipatia anzi avversione(..).
Pezzo che, bada bene, non dovevo firmare. Scandalizzata dissi che le bugie io non le scrivevo, e il direttore (…) rispose che i giornalisti erano pennivendoli tenuti a scrivere le cose per cui venivan pagati. “Non si sputa nel piatto in cui si mangia”. Replicai che in quel piatto poteva mangiarci lui, che prima di diventare una pennivendola sarei morta di fame, e subito mi licenziò.
(…). No, nessuno è mai riuscito a farmi scrivere una riga per soldi. Tutto ciò che ho scritto nella mia vita non ha mai avuto a che fare con i soldi.”
Oriana Fallaci
La luna di settembre
La luna di settembre su la buia
valle addormenta ai contadini il canto.
Una cadenza insiste: quasi lento
respiro di animale, nel silenzio,
salpa la valle se la luna sale.
Altro respira qui, dolce animale
anch’egli silenzioso. Ma un tumulto
di vita in me ripete antica vita.
Più vivo di così non sarò mai.
Sandro Penna
Dipinto di Abraham Pether
Scrivi, ti prego
Scrivi, ti prego.
Due righe sole, almeno,
anche se l’animo è sconvolto
e i nervi non tengono più.
Ma ogni giorno.
A denti stretti, magari delle cretinate senza senso,
ma scrivi.
Lo scrivere è una delle più ridicole e patetiche nostre illusioni.
Crediamo di fare cosa importante
tracciando delle contorte linee nere sopra la carta bianca.
Comunque, questo è il tuo mestiere,
che non ti sei scelto tu ma ti è venuto dalla sorte,
solo questa è la porta da cui,
se mai, potrai trovare scampo.
Scrivi, scrivi.
Alla fine, fra tonnellate di carta da buttare via,
una riga si potrà salvare. (Forse.)
Dino Buzzati
da “Il Convivio”
Gli uomini mutevoli e facili a giudicare sono da chiamare pecore,
e non uomini; ché se una pecora si gittasse da una ripa di mille
passi, tutte l’altre andrebbero dietro; e se una pecora per alcuna
cagione al passare d’una strada salta, tutte l’altre saltano,
eziandio nulla veggendo da saltare.
Dante Alighieri, Convivio, 1304/07 (Trattato I, capitolo II, 5)
DIPINTO DI Cornelis Van Leemputten
Sono saltati giù
Sono saltati giù dai piani in fiamme
uno, due, ancora qualcuno
sopra, sotto.
La fotografia li ha fissati vivi,
e ora li conserva
sopra la terra verso la terra.
Ognuno è ancora un tutto
con il proprio viso
e il sangue ben nascosto.
C’è abbastanza tempo
perchè si scompiglino i capelli
e dalle tasche cadano
gli spiccioli, le chiavi.
Restano ancora nella sfera dell’aria,
nell’ambito di luoghi
che si sono appena aperti.
Solo due cose posso fare per loro
descrivere quel volo
senza aggiungere l’ultima frase.
Wislawa Szymborska
Sono tornato là
Sono tornato là
dove non ero mai stato.
Nulla, da come non fu, è mutato.
Sul tavolo (sull’incerato
a quadretti) ammezzato
ho ritrovato il bicchiere
mai riempito. Tutto
è ancora rimasto quale
mai l’avevo lasciato.
Giorgio Caproni
dipinto di Joseph Lorusso
Illuminazione davanti al banco dei surgelati
Anche la sofferenza
ha la sua data di scadenza.
Francesca Genti
Incazzatura quotidiana
Per vari motivi, mio marito ed io siamo stati costretti a spostare a settembre l’appuntamento al CAF per la denuncia dei redditi. Quello che più mi fa incazzare, è che le spese detraibili diventano tali solo se comprovate da un documento bancario, sia esso bancomat, carta di credito o bonifico.
Già ci avevano tartassato con il limite a 999,99 euro pagabili per contanti, ora anche questa emerita STRONZATA. Mio marito ad esempio esegue una seduta di fisioterapia al mese, per un importo di 70 euro a seduta. Ha in mano regolare fattura, (nb. pagata con bancomat). Fino allo scorso anno dovevo sempre staccare, su richiesta del CAF, i tagliandini che altrimenti avrebbero inceppato la stampante. Quest’anno invece ho dovuto conservare tutte quelle dannatissime ricevutine.
Come direbbe il censuratissimo Lino Banfi “Porca puttena, ma che te frega a te, stato, di come pago una fattura?” Se il tuo scopo principale, come hai sempre dichiarato, è quello di stanare gli evasori, hai in mano le fatture… Tocca a te controllare se le hanno registrate e denunciate. Però sorge spontaneo il dubbio che questa manovra serva invece a controllare i NOSTRI movimenti, costringendoci ad usare sempre più spesso i pagamenti elettronici abbandonando il contante. Gira infatti voce che il contante potrebbe scomparire dal 2026… Ma fino a prova contraria, il contante non è ancora fuorilegge, quindi questa è una prevaricazione.
Intanto, calcolando che per ogni movimento bancario da portare in detrazione va allegata la relativa documentazione, ho perso un pomeriggio intero per stampare ed evidenziare ogni spesa…
Questa cosa mi fa incazzate grandemente, specie calcolando che sono una che abitualmente usa le carte ed i canali bancari per ogni tipo di spesa.
Cosa ne pensate?