Serenata a Gessica
<p value="<amp-fit-text layout="fixed-height" min-font-size="6" max-font-size="72" height="80">I violini sotto i balconi del ghetto
acutamente ti chiamano, cuciono
ai tuoi piedi un damasco dogale:
tu da una fiaba mi lanci una rosa.
Gessica, ma le palme della sera
l’ingenua fronte bendarti
non senti ancora, e dai canali immensa
un’aquila di nuvole levarsi?
Addio, Gessica, addio, viso perduto:
già remota, con gesti di sonno
navighi un fiume d’aria
fra uno sterminio docile di fiori.
Gesualdo Bufalino
Immagine di Marc Chagall
Cosa ne pensate?