La vita è sogno, soltanto sogno, il sogno di un sogno (Edgar Allan Poe)

Archivio per 13 marzo 2021

Non è un paese per vecchi

Anche se con le migliori intenzioni, leggo di chi vorrebbe recludere gli over 65 per consentire agli altri di condurre una vita normale. Questo mio contatto di Facebook propone di segregare gli anziani in casa, consentendo loro di essere accuditi tramite i figli in base a speciali permessi o, se soli, consegnando loro spesa e medicinali direttamente a casa tramite la protezione civile!

Grazie alla legge Fornero si è considerati “forza lavoro” fino ai 67 anni (salvo futuri aumenti di età), poi ci sono molti nonni over 65 che si occupano dei nipoti qualora i genitori siano così fortunati in questi tempi da avere ancora un lavoro, quindi trovo questa idea palesemente assurda.

Chiudere un anziano in casa significa solo seppellirlo anzitempo. Come passerebbe le giornate? Rincitrullendo davanti alla TV o leggendo i giornali che come prime notizie snocciolano le cifre dei decessi, a parte l’eccezione del festival di Sanremo o le dimissioni di Zingaretti che hanno tenuto banco per un paio di giorni?

Con quale logica imprigionare vecchi, malati, deboli, “imperfetti”? Sembra una soluzione dal vago stile nazista: manca solo che venga proposta l’eliminazione di queste categorie per salvaguardare i giovani!

Provvedimento simile a quello già prospettato da Jacques Attali, l’economista francese mentore di Macron, che aveva suggerito di eliminare tutti gli anziani improduttivi qualora mantenerli in vita fosse diventato troppo dispendioso.

Eh, questi vecchietti che si ritrovano al supermercato per fare la spesa, oppure al bar a bere un caffè o farsi una partitina a carte…loro sì che sono i potenziali untori. I giovani invece, quelli che, dopo essere stati ore davanti ad un PC per la DAD, e si ritrovano poi nei cortili o nei parchi (e a mio parere FANNO BENE), sono quelli che sono meno colpiti dal contagio e, se infettati, superano tutto con minori conseguenze.