La casa dei doganieri
Tu non ricordi la casa dei doganieri
sul rialzo a strapiombo sulla scogliera:
desolata t’attende dalla sera
in cui v’entrò lo sciame dei tuoi pensieri
e vi sostò irrequieto.
Libeccio sferza da anni le vecchie mura
e il suono del tuo riso non è più lieto:
la bussola va impazzita all’avventura.
e il calcolo dei dadi più non torna.
Tu non ricordi; altro tempo frastorna
la tua memoria; un filo s’addipana.
Ne tengo ancora un capo; ma s’allontana
la casa e in cima al tetto la banderuola
affumicata gira senza pietà.
Ne tengo un capo; ma tu resti sola
né qui respiri nell’oscurità.
Oh l’orizzonte in fuga, dove s’accende
rara la luce della petroliera!
Il varco è qui? (Ripullula il frangente
ancora sulla balza che scoscende…)
Tu non ricordi la casa di questa
mia sera. Ed io non so chi va e chi resta.
Eugenio Montale
Bellissima!!!
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12 marzo 2021 alle 18:30
❤ ❤ ❤
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13 marzo 2021 alle 19:03
Trovo i versi di Montale spesso, come questa poesia, affascinanti. Quindi grazie per questa lettura. Baci. Isabella
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14 marzo 2021 alle 21:36
Beh, Montale è sempre Montale ❤️
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15 marzo 2021 alle 18:43
Esattamente. La tua amica Isabella
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20 marzo 2021 alle 22:55