La vita è sogno, soltanto sogno, il sogno di un sogno (Edgar Allan Poe)

Archivio per 19 dicembre 2020

Il regalo di Natale

Dire che sono incazzata è poco.

Naturalmente mi riferisco a Conte. Già ha dimostrato la solita maleducazione arrivando naturalmente in ritardo, 70 minuti, alla conferenza a reti unificate strombazzata con notevole anticipo. Ormai gli unici che lo ascoltano in diretta credo siano solo le “bimbe di Conte” che si sdilinquiscono ad ogni sua apparizione e, per dovere di (dis)informazione, i giornalisti cui spesso non vengono neppure date risposte alle legittime domande, come è successo alla giornalista di Sky.

L’ultimo DPCM: le norme sono tante, confusionarie e contraddittorie: zone rosse e arancioni, ci si può spostare se i comuni hanno meno di 5mila abitanti,oppure no, entro il raggio di 30 km escludendo i capoluoghi di provincia oppure no, si possono invitare 2 persone non conviventi dalle 5 alle 22 oppure no, sono esclusi dal computo i ragazzini sotto i 14 anni oppure no…insomma un caos totale

Inoltre si stanno affossando definitivamente ristoranti e bar, i “ristori” promessi sono, come al solito, delle pure elemosine: 645 milioni distribuiti tra 320 mila esercizi…fate un po’ voi i conti: poco più di 2 mila euro ciascuno! E “quello” parla di ristori al 100%!

Poi c’è l’altra questione: e qui casca l’asino, anzi cascano GLI ASINI, ossia i grillini: gli stessi che avevano votato a favore del decreto sicurezza, oggi hanno votato contro: l’ennesima prova di quanto siano coerenti questi tizi (chiamarli persone è troppo).

Non parliamo poi della figuraccia fatta dal Governo nella liberazione dei pescatori di Mazara: vedere Conte e Di Maio ossequiare Haftar è la prova della debolezza in campo internazionale dell’Italia: mai un presidente del Consiglio si era recato a prelevare gli ostaggi, al massimo andava a riceverli non appena mettevano piede sul suolo nazionale, mentre la questioncella della geolocalizzazione del cellulare di Rocco Casalino ha fatto ridere mezzo mondo per la poca avvedutezza del tizio.

Infine una parolina sul commissario Arcuri (continuo a preferirgli il commissario Rex): l’incarico dato all’archistar Boeri (quello del Bosco verticale di Milano, che a me piace tantissimo) per la progettazione dei padiglioni a forma di primula, ben 1500 e non si sa a quale costo, dove dovrebbero essere effettuate le vaccinazioni per il covid: ospedali, ambulatori, cliniche, studi medici non andavano bene? No, bisogna spendere, così come le siringhe cinesi che costeranno molto di più di quelle che hanno acquistato gli altri paesi europei…intanto aspettiamo che arrivino, perché visti i precedenti (mascherine, tamponi, reagenti, banchi a rotelle) le premesse non sono buone. Beh, dicono che arriveranno 209 miliardi di euro, e ben 9 verranno spesi per la sanità  😀 , mentre “solo” 74,3 saranno destinati alla rivoluzione verde, 48,7 alla digitalizzazione (visto come hanno funzionato le app Immuni ed IO dovremmo farci qualche domanda) e 17,1 alla parità di genere…

La mangiatoia (non quella del presepe) è aperta.


Non importa quanti anni ho

Ho l’età in cui le cose si osservano con più calma, ma con l’intento di continuare a crescere. Ho gli anni in cui si cominciano ad accarezzare i sogni con le dita e le illusioni diventano speranza. Ho gli anni in cui l’amore, a volte, è una folle vampata, ansiosa di consumarsi nel fuoco di una passione attesa. E altre volte, è un angolo di pace, come un tramonto sulla spiaggia.
Quanti anni ho, io? Non ho bisogno di segnarli con un numero, perché i miei desideri avverati, le lacrime versate lungo il cammino al vedere le mie illusioni infrante valgono molto più di questo. Che importa se compio venti, quaranta o sessant’anni! Quel che importa è l’età che sento. Ho gli anni che mi servono per vivere libero e senza paure.
Per continuare senza timore il mio cammino, perché porto con me l’esperienza acquisita e la forza dei miei sogni.
Quanti anni ho, io? A chi importa! Ho gli anni che servono per abbandonare la paura e fare ciò che voglio e sento.

José Saramago