Noterella
Riconosco che a Giuseppi Conte sia capitata una rogna non comune, che però dall’alto della sua incapacità e di quella dei personaggi che lo circondano non è assolutamente in grado di gestire, anche per colpa dell’arroganza che non gli ha permesso di rivolgersi a chi davvero ha competenze.
Qualcuno mi ha anche scritto se credo davvero se Giorgia Meloni, Matteo Salvini e, forse, Silvio Berlusconi avrebbero saputo fare meglio: non lo so e non mi interessa: loro sono all’opposizione e non al Governo, e neppure sono stati interpellati a livello parlamentare, visto che Giuseppi sta di fatto decidendo tutto lui con un DPCM dietro l’altro, per giunta divulgato su facebook, come un qualsiasi blogger in cerca di like.
Giuseppi è in buona compagnia: Zingaretti che brindava sui Navigli (e in quei giorni si è beccato il virus, facendosi ricoverare in clinica privata, mica in un ospedale pubblico); il virus si combatte con la cultura (il Mattia Santori sardinesco); il sindaco Sala fa ripartire Milano, con maglietta dedicata, e pochi giorni dopo DEVE far chiudere tutto; il professor Burioni che vuole la quarantena è fascista (e dire che è amico di Matteo Renzi, ed è ospite fisso da Fazio); Luca Zaia che vuole fare tamponi a tutti non rispetta i protocolli (ma in questo modo ha ridotto di molti i contagi), si vietano le uscite, ma si può uscire con il cane, però poi si può uscire anche con i figli 1:1 (un genitore:un figlio), ma se i figli sono di più, è concesso di portarne fuori di più; contrordine, i bambini possono solo accompagnare il genitore (un solo genitore) se va a fare la spesa; gli autonomi a marzo hanno avuto il click day, ma non hanno potuto accedervi, allora l’INPS ha aperto il sito il 1^ aprile (sarà un caso?), ma il sito è andato in tilt diffondendo in rete dati sensibili, alla faccia della privacy, e i richiedenti si sono fatti un mazzo della malora per avere una miseria di € 600, a condizioni pazzesche, quando invece il reddito di nullafacenza è di € 780, le pensioni di invalidità ammontano a € 280 mentre le organizzazioni “benefiche” (per le loro tasche) incassano € 1050 per ogni migrante ospitato, senza considerare gli altri costi per assistenza sanitaria, legale e per la mediazione culturale; la Protezione Civile Nazionale invia per l’ennesima volta mascherine inidonee ai medici, dopo i casi delle mascherine in “swiffer” mandate alle regioni Lombardia e Lazio. Nei magazzini milanesi poi ci sono milioni di mascherine certificate dal Politecnico di Milano, ma non possono essere distribuite ai cittadini perché manca l’omologazione da parte di Roma!
Per non parlare delle autocertificazioni, più mutevoli del virus.
Tutte misure che sono spesso in contraddizioni tra loro che confondono i cittadini.
Ciliegina sulla torta: dopo la buona prova della costruzione dell’Ospedale Fiera (dipendente dal Policlinico) e del nuovo reparto del San Raffaele, dove la Regione ha fatto tutto da sola e bene con le donazioni private, (facendo rosicare male Marco Travaglio) cosa dice quel genio di Andrea Orlando? Appena la situazione ritorna alla normalità, centralizziamo nuovamente la sanità…a questo punto mi auguro che il Nord insorga e faccia le barricate per impedirlo.
Piuttosto, finita l’emergenza, fate una legge per eliminare i DPCM.
Cosa ne pensate?