Il fuscello e la trave
Già, la parabola evangelica… perché il fuscello rappresenterebbe Orbán, il cattivo, il “dittatore” che ha limitato le libertà individuali, il “fascistone” che molti chiedono di far uscire immediatamente dall’Europa.
E tutti costoro non si accorgono invece della trave, ossia questo Giuseppi Conte che ha sospeso comunque le libertà individuali, per la contingente pericolosità del virus (tale e quale ad Orbán), però ci sono delle sostanziali differenze: il leader ungherese è stato eletto dalla popolazione ed ha ottenuto, anche se in seconda votazione, la maggioranza dei voti del parlamento per questa sua richiesta di pieni poteri. Giuseppi no: è stato nominato al solo scopo di evitare elezioni anticipate, ed a colpi di DPCM ha praticamente esautorato il parlamento delle sue funzioni, vantandosene pure. Se per caso dopo elezioni anticipate fosse andato al governo il centrodestra ed avesse agito allo stesso modo di Conte, cosa avrebbero detto quelli del PD e compagnia bella? sarei proprio curiosa di saperlo.
Sia ben chiaro, non mi piace l’uomo solo al comando, in nessuno dei due casi esposti, però inutile criticare all’estero, quando in casa nostra abbiamo un pessimo esempio: e se nel caso dell’ungherese si potrebbe ipotizzare una deriva fascista, nel caso di Conte possiamo parlare di assolutismo di tipo “cinese”…
#iorestoacasa
E’ iniziata l’aria tiepida
e dovremo restare nelle case
per le Antesterie
le feste dei fiori
in onore a Dioniso
Non usciremo
non festeggeremo
bensì mangeremo e dormiremo
e berremo il dolce vino
perché dobbiamo combattere
Le nostre città lontane
ornamento della terra asiatica
hanno portato qui a Gela
gente del nostro popolo
un tempo orgoglioso
Queste genti ci hanno donato
un male nell’aria
che respiriamo se siamo loro vicini
il male ci tocca e resta con noi
e da noi passa ai nostri parenti
Il tempo trascorrerà
e sarà il nostro alleato
il tempo ci aiuterà
a guardare senza velocità
il quotidiano trascorrere del giorno
Siamo forti e abbiamo sconfitto molti popoli
e costruito grandi città
aspettiamo che questo male muoia
restiamo nelle case
e tutti insieme vinciamo.
attribuito a Eracleonte da Gela, ma non è certo.
Il lapis rosso e blu
Il piccolo malato sta a sedere
nel suo lettuccio di malinconia,
fissi gli occhi al soffitto in cui via via
vengono e vanno strane ombre leggère.
I suoi fratelli sono andati a scuola,
la mamma è giù che attende alla cucina…
Dio,com’è lunga e triste la mattina
nella camera bianca muta e sola!
Che noia!…Ma c’è lì sul comodino
un buono e fido amico che l’invita
a giocare con lui; c’è la matita
dai giocondi color rosso e turchino.
La matita e un foglietto a quadratini…
E il bimbo gioca e ogni altra cosa oblìa:
e il suo male e la sua malinconia,
e perfin la sua mamma e i fratellini.
Rosso:ed ecco un castello principesco
colle torri,coi ponti e con le scale;
e, in vetta,una bandiera trionfale
e un guerrier pauroso gigantesco.
Turchino: ed ecco un mare tempestoso,
e in mezzo ai cavalloni un bastimento
abbandonato in signorìa del vento
e un grosso pescecane minaccioso…
Rosso e turchino: ed ecco una battaglia,
coi cannoni e i cavalli e gli aeroplani,
ecco i cosacchi,gli ussari e gli ulani
in mezzo a una tempesta di mitraglia.
Ed ecco… il mezzodì.Dalla cucina
giunge un rumor di passi. E’ lei che sale:
è la mamma che lenta fa le scale
con la scodella della minestrina…
Diego Valeri
Grazie
Io sto con Fedez e sua moglie Chiara.
La coppia, oltre ad aver donato personalmente 100 mila euro, ha raccolto circa 4 milioni e mezzo di euro tramite il cosiddetto crowfounding, ma è subito intervenuto il Codacons, che ha impugnato la raccolta dicendo che il denaro non andava destinato ad un solo ente (nel caso l’ospedale San Raffaele di Milano) ma a tutta la Protezione Civile.
Stiamo vedendo proprio in questi giorni come sta agendo – male – la Protezione Civile a livello nazionale, in quanto non è nemmeno in grado di provvedere a rifornire gli ospedali di adeguati mezzi di protezione, come le mascherine, le tute, i disinfettanti, ventilatori polmonari, ora anche le bombole di ossigeno iniziano a scarseggiare, alla faccia della miglior sanità del mondo come continuano a sbandierarci.
Allora ben vengano le donazioni effettuate direttamente agli ospedali interessati, che stanno provvedendo in proprio alla realizzazione di nuovi padiglioni attrezzati per il Covid-19 ed agli acquisti necessari grazie alle donazioni PRIVATE ricevute. Del resto tutti i governatori delle varie regioni, senza alcuna distinzione dovuta al colore politico, si stanno lamentando per i ritardi nel ricevere questi equipaggiamenti chiedendo di poter fare da soli, il che per legge non è ammesso, e lo stesso commissario straordinario Arcuri ha dovuto ammettere che molte cose arriveranno ad emergenza finita. Quindi non venitemi a dire che ci vuole più stato, che pubblico è bello: no, nel pubblico c’è solamente un eccesso di burocrazia che non solo ammazza l’iniziativa privata ma è anche causa di disorganizzazione, lungaggini, intoppi e, purtroppo, corruzione.
Personalmente ho aderito ad una campagna promossa dal mio istituto bancario che destinava le somme ad un determinato ospedale milanese. Alla Protezione Civile nazionale non avrei dato un soldo bucato, perché non c’è trasparenza e, come si vede, manca totalmente di organizzazione.A Fedez e Chiara posso solo dire GRAZIE
Senza titolo
A
volte succedono cose strane,
un
incontro,
un
sospiro,
un
alito di vento
che
suggerisce nuove avventure
della
mente e del cuore.
Il
resto
arriva
da solo,
nell’intimità
dei
misteri del mondo.
Alda Merini
Diamo a Cesare ciò che è di Cesare
Quanto è vero che prima di scrivere bisogna informarsi.
Ieri appunto scrivevo dei Russi, limitandomi a riferire quanto letto su alcuni giornali e/o siti internet.
Oggi invece ho notizie fresche da un mio contatto di Bergamo, la provincia più colpita dal carognavirus, notizie poi confermate da altre persone residenti in zona.
Dicevo allora dei Russi e dei loro aiuti: moltissimi camion utilizzati per la disinfestazione delle strade ma soprattutto delle residenze per gli anziani, dove gli ospiti stanno ammalandosi come mosche; ospedali modulari da campo; un centinaio di ventilatori polmonari; mezzo milione di mascherine. Quando sei alla frutta, e non hai più niente ogni aiuto, anche minimo, può servire, ma questo è davvero un aiuto consistente.
Grazie, anzi спасибо
Gli aiuti nascosti
Boh, sembra che gli aiuti all’Italia in questa circostanza arrivino solo dalla Cina e dalla Russia.
Ho già scritto come la penso, non so se qui sul blog o su altri canali internet: la Cina è quello che ti ferisce con una profonda coltellata, poi ti regala (in certi casi vende) il cerottino per curarti la ferita. Inoltre i medici cinesi si comportano come se dovessero studiare delle cavie, che saremmo poi noi.
La Russia (anzi l’URSS,come ha detto il nuovo coordinatore Arcuri, con un “delizioso” lapsus) arriva con grande dispiego di militari e sembra che i suoi aiuti siano poco utili: non so in cosa consistano, quindi mi limito a riferire quanto ho letto. La mossa comunque è prettamente politica, a livello interno loro: dimostrano di essere preparati ed efficienti e questo non fa che rafforzare Putin, ed a questo scopo diffondono immagini dei militari che studiano le carte italiane quasi fossimo in una guerra di tipo convenzionale.
Ah, c’è pure Cuba, con bandierine e gigantografia di Fidel.
I nostri mass media però ci deliziano con le notizie di questi aiuti, specie quelli cinesi: un motivo c’è, ed è quello che la Cina detiene una gran parte del nostro debito pubblico, quindi ci conviene tenerla buona e cara.
E gli USA?
Sembrerebbero scomparsi, invece no, semplicemente sono arrivati aiuti anche da loro, ma senza tanto strombazzamento mediatico: un cargo a Cremona, con letti, respiratori e quanto basta per allestire un ospedale completo, ed inoltre una fornitura da un milione di euro di insulina tramite una fondazione.
Ogni aiuto è ben accetto, però gradirei che a TUTTI, Stati Uniti inclusi, venisse dato il medesimo peso.
Passare il tempo #iorestoacasa

dav_soft
Non so più a quale giorno di “arresti domiciliari” sono.
Ufficialmente sarebbe dall’undici di marzo, in realtà ero già a casa volontariamente da qualche giorno.
Molti si lamentano per la privazione della libertà: ne convengo pure io, è seccante non poter uscire, specie se non si sa se si è infetti o meno causa della non effettuazione dei tamponi su larga scala. Ora ci sono tamponi in numero sufficiente, però non ci sono abbastanza laboratori per effettuare le analisi…e poi noi saremmo la migliore sanità del mondo come continuano a ripeterci? A livello individuale senza dubbio, ma a livello strutturale, causa gli innumerevoli tagli dal governo Monti in poi, certamente no.
Penso se queste restrizioni che ritengo illiberali, pur rispettandole, le avesse imposte un governo di destra: sarebbero tutti a gridare al golpe, ma tant’è, lo hanno fatto LORO, quindi tutto va ben, madama la Marchesa.
Le giornate trascorrono tutte uguali: pulito tutto il pulibile, lavato tutto il lavabile, stirato tutto lo stirabile, si passano le ore in attesa del bollettino delle ore 18. No, non ascolto quello ufficiale della Protezione Civile, ma quella di una associazione di volontariato che comunica dati molto più attendibili. La spesa la faccio fare a mio marito, che sopporta meno la reclusione: ogni 3 o 4 giorni ha quindi la sua mezz’oretta di libertà, e ne approfitta anche per gettare l’immondizia.
Oggi però sono uscita a stendere sul balcone: davvero emozionante 🙂 .
Per il resto…Un po’ di CD di musica classica, verso le 17.30 il PC, la sera (ma quello succedeva anche prima) film o serie televisive in DVD, ed il resto della giornata la passo rileggendo i vecchi libri. Sono andata a ripescare nei ripiani più nascosti della mia libreria i volumetti che compravo da ragazza, libri in edizione economica (Oscar Mondadori, B.U.R. Rizzoli, Superpocket Longanesi per intenderci, non avevo molti soldini allora) e ne sto rileggendo molti: saranno almeno 20 se non addirittura 30 anni che non li riprendevo in mano. Ci voleva proprio questa situazione per decidermi a farlo, ma sono contenta di poterlo fare: quindi via libera a John Steinbeck, Ernest Hemingway, Sinclair Lewis, Richard Powell, Theodore Dreiser, William Faulkner, Erich Marie Remarque. F.Scott Fitzgerald, Harper Lee…Copertine consumate, pagine con le “orecchie” per segnalibro, annotazioni a matita dei passi che più mi avevano colpito: in fondo è come fare un viaggio a ritroso nel tempo.
Ma la primavera non lo sapeva.
E fu allora che arrivò l’estate
Perché la primavera non lo sapeva
Ed aveva continuato ad esserci
Nonostante tutto
Nonostante il virus
Nonostante la paura
Nonostante la morte
Perché la primavera non lo sapeva
ed insegnò a tutti
la forza della vita
dal web, by Irene Vella
Gabbiani
Non so dove i gabbiani abbiano il nido,
ove trovino pace.
Io son come loro in perpetuo volo.
La vita la sfioro
com’essi l’acqua ad acciuffare il cibo.
E come forse anch’essi amo la quiete,
la gran quiete marina,
ma il mio destino è vivere
balenando in burrasca.
VIncenzo Cardarelli
Sognatore
“Io sono un sognatore; ho vissuto così poco la vita reale che attimi come questi non posso non ripeterli nei sogni.
Vi sognerò per tutta la notte, per tutta la settimana, per tutto l’anno.
Senz’altro domani ritornerò qui, proprio qui, in questo luogo, e proprio a quest’ora, e sarò felice ricordando l’accaduto”.
Fëdor M. Dostoevskij, Le notti bianche
Illustrazione di Marc Chagall
PER oppure CON?
Un certo dottor S. M. che sta imperversando sui video di youtube, uno di quei personaggi che sostengono che pure il raffreddore è un coronavirus, che colpisce i vecchi molti dei quali muoiono COL coronavirus e non PER il coronavirus, come commenterebbe la morte di numerosi medici ed infermieri, volontari, preti e forze dell’ordine? Tutta gente relativamente giovane e senza patologie pregresse. La stessa distinzione ipocrita è stata fatta dal dott. Brusaferri, dell’ISS.
Vorrei fare a questi due luminari un paio di esempi: il primo, quello di un mio caro amico, che lo scorso mese sono andata a trovare a casa a Milano. Tra pochi giorni compie 86 anni, da anni ha una grave bronchite cronica ostruttiva che lo costringe a vivere perennemente attaccato alla bombola di ossigeno, non può nemmeno sdraiarsi e quindi sta sempre in poltrona, movimento poco o nulla, solo pochi passi nel piccolo appartamento dove vive con la moglie. Lui sa che se si contagia è praticamente spacciato, quindi anche la moglie che esce per un minimo di acquisti (il grosso della spesa se lo fanno recapitare a casa, ordinando online) è molto attenta alle regole. In queste condizioni può vivere ancora qualche anno, ma se viene raggiunto dal virus soccomberebbe quasi certamente, PER oppure CON il COVID_19 ?
Io soffro di tiroidite, che mi costringe ad assumere giornalmente la levotiroxina, farmaco salvavita, ed ho una certa età. Dovessi soccombere, sarebbe PER oppure CON il COVID_19 ?
Eh no, miei cari, inutile girarci intorno: i morti sono tutti PER il coronavirus, è questa brutta bestia che causa queste stragi. L’età, le patologie pregresse incidono in misura infinitesimale, praticamente solo nel caso in cui uno già in fin di vita si becca questo carognavirus.
Primavera
Un giorno
mi sorprese la primavera
che in tutti i campi intorno
sorrideva.
Verdi foglie in germoglio
gialle rigonfie gemme delle fronde,
fiori gialli, bianchi e rossi davano
varietà di toni al paesaggio.
E il sole
sulle fronde tenere
era una pioggia
di raggi d’oro;
nel sonoro scorrere
del fiume ampio
si specchiavano
argentei e sottili i pioppi.
Antonio Machado
Tagli e ritagli
Forse il papa non è bene informato, dicendo che Fazio ha ragione quando afferma che se mancano posti letto, respiratori ed altre dotazioni è colpa di chi evade le tasse.
Eh no, caro Francesco… Tutto inizia molto, molto tempo fa, e gli evasori non c’entrano una cippa.
Sono andata a ricercare vecchissimi articoli, uno addirittura del novembre 2012, dove si parla di spending review, quella messa in opera da Mario Monti, quella che “ce lo chiede l’Europa”
Cosa dice?
“Entro il 31 dicembre (2012) le Regioni dovranno indicare dove e come effettueranno la riduzione (dei posti letto). Nel triennio 2013-2015 si dovrà passare da un rapporto di 4,2 posti letto ogni mille abitanti ad un rapporto di 3,7”.
Quindi se prima per 60 milioni di italiani erano disponibili circa 252000 posti letto, questi sono stati ridotti a circa 224000, con una riduzione di quasi 30mila posti, come si evince dall’illustrazione allegata, che evidenzia le nuove dotazioni regione per regione.
“I criteri per la riorganizzazione della rete ospedaliera sono contenuti nello schema di decreto sulla ‘Definizione degli standard qualitativi, strutturali, tecnologici e quantitativi relativi all’assistenza ospedaliera, inviato alla Conferenza Stato-Regioni dal Ministro della Salute Renato Balduzzi di concerto con il Ministro dell’Economia Vittorio Grilli. Il Regolamento, si legge nella nota del ministero, indica il metodo di calcolo per la riduzione delle Unità operative complesse e la riconversione delle strutture ospedaliere. Al 1 gennaio 2012 in Italia erano presenti 231.707 posti letto (3,82 ogni mille abitanti) di cui 195.922 per acuti (3,23 ogni mille abitanti) e 35.785 per post-acuti (0,59). La legge 135/2012 indica come obiettivo una media complessiva di 3,7 posti letto per mille abitanti, di cui 0,7 deve essere dedicato a riabilitazione e lungo-degenti e i restanti 3 per gli acuti. I posti letto devono quindi arrivare in totale a 224.318. Di questi 181.879 dovranno essere per acuti (-14.043) e fino a 42.438 per post- acuti (+6635)”.
Calcolando che pure i governi seguenti hanno sempre ridotto gli stanziamenti per la sanità, a chi si deve addebitare la responsabilità della situazione odierna?
Lo dico io: all’Europa, e quanto prima ce ne potremo uscire, meglio sarà. Detto da me, che ero una convinta europeista, è tutto dire, ma non immaginavo che questa Unione Europea si sarebbe dimostrata una cloaca, anche per colpa dell’asservimento dei nostri governanti all’asse franco-tedesca.
Vorrei farti felice con questo niente
Babbo, vorrei comprarti
tutte queste piccole cose
esposte al mercato,
cose piccole, inutili:
arnesi, cianfrusaglie, biglietti.
Vorrei farti felice con questo niente
che colma il vuoto
con quest’amore che ripara,
tu solo annaffi le piante lievi
lavi e curi ogni cosa
e scavi nella compostezza
della vita, con decisione
raccogli foglioline e altro
tu solo puoi entrare nell’infinito.
Giovanna Sicari
#iorestoacasa
L’appartamento non è molto grande: due camere, cucina abitabile, servizi, quindi la reclusione forzata è abbastanza disagevole.
Inizio a capire come si sentano le bestie chiuse in gabbia, camminando avanti e indietro tra queste quattro mura. Ogni tanto una sosta, poi leggo, ascolto un po’ di musica, intervallando qualche lavoretto rimandato da tempo, un poco di internet, sia dal pc che dal cellulare.
La televisione la riservo, come al solito, per la sera: per fortuna la collezione casalinga di film e serie tv è molto cospicua, quasi da far concorrenza all’offerta di qualche pay tv. Manca il movimento, certo…
Poi però penso a chi è costretto a lavorare: medici, infermieri, volontari, forze dell’ordine, cassiere dei supermercati, autisti dei mezzi pubblici: gente che non solo si prodiga per noi, ma mette in gioco anche la sua vita.
Allora mi reputo molto fortunata di poter restare a casa, uscendo solo in caso di effettivo bisogno, ed il mio grazie riconoscente va a tutta questa categoria di persone, specialmente nel campo ospedaliero, che si sta prodigando oltre ogni limite.
Vi voglio bene, ragazzi: ho visto sui media i vostri volti stanchi, segnati dai solchi che le maschere e gli occhiali protettivi hanno lasciato sulla vostra pelle dopo tante ore di utilizzo, ho visto le vostre mani screpolate per l’uso di detergenti e per il continuo contatto con il lattice dei guanti, i vostri occhi arrossati per le numerose ore di lavoro sfiancante. Non so davvero come ringraziarvi, e ripeto solo: vi voglio bene, e vorrei potervi abbracciare tutti.
Niente polemiche.
Non è il momento di fare polemiche.
Sicuri?
Si possono almeno muovere delle critiche, fondate del resto?
Tutti ad osannare Giuseppi Conte e il governo per i provvedimenti presi, innanzitutto per la quarantena. Provvedimento giustissimo, per carità : posso però dire che è giunto con molto, troppo ritardo?
Conte… non era lui quello che diceva che era discriminatorio sottoporre a quarantena i cinesi e quanti erano rientrati dalla Cina?
Non era lui che giudicava una iattura chiudere le frontiere perché in tal modo l’Italia si sarebbe trovata isolata dal resto dell’Europa? Ed ora che non solo l’Europa ma tutto il mondo ci (e si) isola, non ha nulla da dire?
Non era lui, il buon Giuseppi, a dire che non c’era pericolo di contagio e che questo virus era poco più di una influenza (ed era appena tre settimane fa!), che la possibilità di contagio in Italia era pressoché inesistente e che non era il caso di alimentare inutili allarmismi, mentre adesso in tutto il mondo si parla di pandemia?
Non era lui, assieme ai suoi compagnucci, che ad epidemia appena iniziata invitava a frequentare i ristoranti e ad abbracciare un cinese? (l’ho fatto pure io, ma era persona conosciuta e che non era stata di recente in Cina).
Giuseppi è stato quello che ha cercato di addossare la responsabilità della diffusione del virus all’ospedale di Codogno, facendo intervenire anche il NAS, responsabilità rimandata poi al mittente dall’ospedale stesso che ha dimostrato di aver seguito scrupolosamente i protocolli previsti dal ministero della Sanità.
Lo stesso Giuseppi che a suo tempo ha avallato la decisione di far eseguire i tamponi solo ai “sintomatici”, mentre ora fa marcia indietro e propone di allargare lo screening a tutti, sul modello di quello fatto in vaste zone del Veneto e che Zaia vuole estendere a tutta la regione.
E se non lui, erano i suoi compagnucci della parrocchietta, dapprima assertori di cene, aperitivi ed after-hours, che scrivevano proclami demenziali, tipo apertura dei bar dalle 6 alle 18, oppure “Vi servo, ma solo ai tavoli e non al banco”, poi modificato in “chiudiamo i bar, ma non i ristoranti”, per poi, finalmente, chiudere tutto, come se il virus agisse solo in determinati luoghi ed in determinate fasce orarie?
Però il buon Giuseppi, il “Churchill de noartri”, smessa la giacchetta con la pochette ed infilato il maglioncino di cachemire, si presenta come l’uomo della provvidenza, con un fare rassicurante, ed i soliti allocchi gli credono ancora e lo gratificano di elogi.
Intanto la “sua” protezione civile che fa? Il solito appuntamento alle 18 di ogni giorno per snocciolare le cifre di contagiati, morti, degenti in terapia intensiva, guariti: una serie di cifre, ma nessun programma concreto, basti vedere la faccenda delle mascherine inviate in Lombardia e buone tutt’al più per fare le pulizie, non certo per fermare il virus, e chi ha ordinato e verificato la presunta idoneità di quei presídi sanitari andrebbe cacciato a calci nel didietro. Mascherine che poi sono state inviate in Lazio e ritornate al mittente. Certo lo smantellamento del SSN non è colpa di Conte, molto però è da addebitare ai suoi attuali compagni di governo ed ai programmi di risparmio che la UE ci ha imposto… E la UE da chi è sostenuta?
Un governo di inetti, non c’è che dire, che non trova i soldi per respiratori, letti, abbigliamento sanitario, ma li butta per l’ennesimo salvataggio di Alitalia (sarebbe stato troppo facile parlare dei fondi per l’assistenza ai clandestini).
Tornando al “Churchill de noartri”: poteva scegliere tra l’ideologia ed il virus.
Ha scelto l’ideologia, ha avuto il virus.
Il mondo è un gran bel posto per nascerci
Il mondo è un gran bel posto per nascerci,
se non date importanza alla felicità
che non è sempre
tutto questo spasso
se non date importanza a una punta d’inferno
qua e là
proprio quando tutto va bene
perché anche in paradiso
non è che cantino
tutti i momenti.
Il mondo è un gran bel posto
per nascerci
se non date importanza alla gente che muore
continuamente
o è soltanto affamata
per un po’
che in fondo poi fa male la metà
se non si tratta di voi.
Oh il mondo è un gran bel posto
per nascerci
se non vi state troppo a preoccupare
di qualche cervello morto
su ai posti di comando
o di una bomba o due
di tanto in tanto
contro le vostre facce voltate
o di simili contrattempi
cui va soggetta la nostra
società di Gran Marca
con i suoi uomini che si distinguono
e i suoi uomini che estinguono
e i suoi preti
e altri scherani
e con le varie segregazioni
e congressuali investigazioni
e altre costipazioni
che sono il retaggio
della nostra carne demente.
Si il mondo è il posto più bello del mondo
per un sacco di cose come
fare la pantomima della farsa
e fare la pantomima dell’amore
e fare la pantomima della tristezza
e cantare in sordina d’amore e avere ispirazioni
e andare a zonzo
guardando tutto
e odorando fiori
toccando il culo alle statue
e persino pensando
e baciando la gente e
facendo figli portando pantaloni
e agitando cappelli e
ballando
e andando a bagnarsi nei fiumi
a fare dei pic-nic
in piena estate
o solo genericamente
«godendosi la vita»
Sì
ma poi proprio in mezzo a tutto quanto
arriva sorridente il
beccamorto.
Lawrence Ferlinghetti
Passare il tempo
Per passare il tempo in questi giorni che si fa?
Lavoretti utili.
Ed ecco allora che mi sto dedicando alla confezione artigianale (molto artigianale) di mascherine da portare quando si esce a fare la spesa, nel momento in cui le dotazioni di mascherine usa e getta che già avevamo in casa dallo scorso inverno saranno terminate.
Materiale?
Vecchie camicie di mio marito in puro cotone, doppiando il tessuto, elastico e tanta, tanta pazienza.
Non saranno perfette, ma sono senza dubbio migliori di quelle che la Protezione Civile ha recapitato in Lombardia.
Beh, mi sono data una pacca sulla schiena da sola (scherzo, pure mio marito si è complimentato con me).
Lo smacco
E così il dott. Guido Bertolaso ha subito accettato l’incarico di consulente propostogli dal governatore lombardo Attilio Fontana per il compenso simbolico di un euro. Dovrà collaborare con la giunta lombarda sia come consulente medico, affiancato dal suo team, che per la costruzione di un nuovo ospedale, da situare nel padiglione della vecchia fiera, reperendo i materiali necessari per i quali vari enti, istituti e ditte hanno assicurato i finanziamenti.
Progetto che la Protezione Civile centrale non aveva ritenuto di portare avanti, preferendo procedere invece con il solito sistema degli appalti affidati alla CONSIP.
Per la miseria, vogliono accorgersi a Roma che questa è una situazione di emergenza e che, in tali frangenti, è necessario derogare a certi regolamenti?
L’accettazione da parte di Bertolaso arriva subito dopo che Giuseppi Conte aveva chiamato Domenico Arcuri in qualità di commissario straordinario per l’emergenza ad affiancare Angelo Borrelli alla Protezione Civile. Un bello smacco per il governo, protagonista oggi dell’ennesima brutta figura, avendo inviato in Lombardia delle mascherine “chirurgiche” praticamente inservibili : delle strisce di tela con due tagli laterali nei quali infilare le orecchie, tanto che l’assessore Gallera le ha definite “stracci”.
Praticamente si sono aperte le ostilità tra il centralismo romano, che assorbe solo energie, e le regioni del Nord che, in quanto maggiori contributrici, chiedono autonomia nelle spese, specie in questo frangente di estrema necessità.
Pure Zaia ha “dichiarato guerra” a Roma, imponendo il tampone anche a chi sia asintomatico, quindi andando contro i protocolli ministeriali, ed i dati sul contagio sembrano dargli ragione.
Andare contro i poteri centrali sarà un’azione ardua, ma sia Zaia che Bertolaso, al quale è stata assicurata carta bianca, hanno spalle quadrate e grande esperienza.


Cucina (Kitchen)
Non c’è posto al mondo che io ami più della cucina.
Non importa dove si trova, com’è fatta: purché sia una cucina, un posto dove si fa da mangiare, io sto bene.
Se possibile le preferisco funzionali e vissute.
Magari con tantissimi strofinacci asciutti e puliti e le piastrelle bianche che scintillano.
Anche le cucine incredibilmente sporche mi piacciono da morire.
Banana Yoshimoto
Citazione rielaborata
“Non sono qui per lodare l’Italia ma per seppellirla”
Christine Lagarde
(e non solo l’Italia, ma tutta l’area euro”

Influencer
Non ho molta simpatia per i cosiddetti “influencer”, tra i quali ci sono pure Fedez e la moglie Chiara Ferragni. Debbo però commentare positivamente la loro iniziativa: oltre ad aver donato personalmente centomila euro all’ospedale San Raffaele di Milano per l’acquisto di materiale sanitario e per la ricerca, hanno raccolto on line tra i loro sostenitori oltre 3 milioni di euro, sempre a favore dello stesso nosocomio.
È quindi molto fuori luogo la risposta che ha loro dato Heater Parisi, che li ha criticati, ed ha quindi perso un’ottima ragione per tenere la bocca chiusa.

Amore
Per noi
l’amore
non è paradiso terrestre
a noi
l’amore
annunzia ronzando
che di nuovo
è stato messo in marcia
il motore
raffreddato del cuore.
Vladimir Majakovskij
Cosa ne pensate?