Soledades LXI -Introduzione
Leggendo un chiaro giorno
i miei amati versi,
ho visto nel profondo
specchio dei miei sogni
che verità divina
sta tremando di paura,
è un fiore che affida
il suo profumo al vento.
L’anima del poeta
si orienta nel mistero.
Solo il poeta vedere
può ciò che è lontano
nell’anima, in un suono
cupo e magico avvolto.
Là in quelle gallerie
eterne del ricordo,
dove povera gente
appese come trofeo
il vestito da festa
pieno di tarli e vecchio,
là il poeta conosce
il faticare eterno
guardare delle api
dorate dei sogni.
Poeti, l’anima tesa
verso il profondo cielo,
nella battaglia cruda
o nel tranquillo orto,
facciamo il nuovo miele
con i vecchi dolori,
la veste bianca e pura
con pazienza cuciamo,
sotto il sole lustriamo
il forte usbergo in ferro.
L’anima che non sogna,
lo specchio che è nemico,
proietta in un profilo
grottesco il nostro volto.
Sentiamo uno sbocco
di sangue, qui nel petto,
che passa… e sorridiamo,
e a lavorar torniamo.
Antonio Machado
Cosa ne pensate?