Il rosso e il nero.
Quindi Altaforte è stata esclusa dal Salone del libro. Tra gli ultimi titoli pubblicati e presenti al Salone, la biografia di Matteo Salvini che ovviamente risulta assai scomodo a molti. Tra gli autori pubblicati da questa semisconosciuta casa editrice ci sono Francesco Borgonovo, giornalista de La Verità, e Francesca Totolo, editorialista de Il primato Nazionale. Altaforte ringrazia per la pubblicità gratuita ricevuta.
Però, visto che “pecunia non olet”, la biografia di Salvini è in vendita sia in forma cartacea che online, da Feltrinelli, la casa di quel pacifico editore morto in tardissima età nel suo letto attorniato da tutti i familiari… (ma forse mi sbaglio 🤔).
Comunque a Torino si possono trovare libri di altre persone assai pacifiche ed amanti di pace e tranquillità, come dall’immagine sotto riportata.Per la cronaca, a Torino Altaforte non ha presentato testi fascisti, ma presso altri stand di altre case editrici si possono trovare libri di Julius Evola o di Berto Ricci. In un altro stand si può trovare una raccolta di scritti di Mussolini dal titolo evocativo “Me ne frego”, mentre Mondadori propone una vasta scelta di saggi sull’erba fascista. Quelli possono restare… Mistero 😂
Non dimentichiamo poi la chicca della sindaca Appendino che si fa ritrarre mentre prova un vezzoso velo islamico, come già fecero la Boldrini, la Mogherini ed altre nostre politiche italiane. Non capisco la necessità di prostrarsi in maniera indecorosa ad un’usanza che non ci appartiene. Tornando al salone, quanti si dicono antifascisti utilizzano metodi fascisti.
Durante il ventennio, i fascisti controllavano i media, ora chi controlla i media sono i piddini e i loro viciniori. Non passa giorno in cui TV, radio e quasi tutta la stampa non facciano campagna contro Salvini. Mentre i fascisti facevano campagna denigratoria contro gli avversari, Salvini questa campagna la subisce quasi quotidianamente, con accuse di fascismo che nulla hanno di concreto. E questi poveretti non si accorgono (come nel caso di Altaforte) di darsi la zappa sui piedi e di ottenere l’effetto contrario.
Il fascismo al giorno d’oggi ha solo cambiato colore, e da nero è diventato rosso.
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