Paradiso Perduto
Dolce il respiro del mattino, dolce
il suo risveglio col canto degli uccelli appena desti;
e piacevole il sole quando diffonde i suoi raggi orientali
su questa terra ricca di delizie, sull’erba, sugli alberi,
sulla frutta e sui fiori stillanti di rugiada, fragrante
questa fertile terra dopo ogni tenero scroscio di pioggia;
dolce e mite la sera quand’essa sopravviene
piena di grazie, e poi la notte che avanza silenziosa
con i suoi uccelli solenni e questa bella luna, e queste
gemme del cielo, il suo corteo di stelle: e tuttavia
non il respiro del mattino, che ascende
col canto degli uccelli appena desti, né il sole che sorge
su questa terra ricca di delizie, non l’erba,
né la frutta, né i fiori stillanti di rugiada, o la fragranza
dopo gli scrosci di pioggia, o la sera che giunge
mite e piena di grazie, non la notte che avanza silenziosa
con i suoi uccelli solenni, nessuna passeggiata
sotto la luna,sotto la scintillante luce delle stelle, nulla
di tutto questo è dolce senza te.
(John Milton – “Paradiso perduto” – libro IV – 641/656)
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