La notte
So poco della notte
ma la notte sembra sapere di me,
e in più, mi cura come se mi amasse,
mi copre la coscienza con le sue stelle.
Forse la notte è la vita e il sole la morte.
Forse la notte è niente
e le congetture sopra di lei niente
e gli esseri che la vivono niente.
Forse le parole sono l’unica cosa che esiste
nell’enorme vuoto dei secoli
che ci graffiano l’anima con i loro ricordi.
Ma la notte deve conoscere la miseria
che beve dal nostro sangue e dalle nostre idee.
Deve scaraventare odio sui nostri sguardi
sapendoli pieni di interessi, di non incontri.
Ma accade che ascolto la notte piangere nelle mie ossa.
La sua lacrima immensa delira
e grida che qualcosa se n’è andato per sempre.
Un giorno torneremo ad essere.
Alejandra Pizarnik
Ode al giorno felice
Tu al mio fianco sulla sabbia, sei sabbia,
tu canti e sei canto.
Il mondo è oggi la mia anima
canto e sabbia, il mondo oggi è la tua bocca,
lasciatemi sulla tua bocca e sulla sabbia
essere felice,
essere felice perché sì,
perché respiro e perché respiri,
essere felice perché tocco il tuo ginocchio
ed è come se toccassi la pelle azzurra del cielo
e la sua freschezza.
Oggi lasciate che sia felice, io e basta,
con o senza tutti, essere felice con l’erba
e la sabbia essere felice con l’aria e la terra,
essere felice con te, con la tua bocca,
essere felice.
Pablo Neruda
Tempo verrà

dav
Tempo verrà
in cui, con esultanza
saluterai te stesso arrivato
alla tua porta, nel tuo proprio specchio,
e ognuno sorriderà al benvenuto dell’altro,
e dirà: Siedi qui. Mangia.
Amerai di nuovo lo straniero che era il tuo Io.
Offri vino. Offri pane. Rendi il cuore
a se stesso, allo straniero che ti ha amato
per tutta la vita, che hai ignorato
per un altro e che ti sa a memoria.
Dallo scaffale tira giù le lettere d’amore,
le fotografie, le note disperate,
sbuccia via dallo specchio la tua immagine.
Siediti. È festa: la tua vita è in tavola.
Derek Walcott
You, Wind of March
Sei la vita e la morte.
- Sei venuta di marzo
- sulla terra nuda –
- il tuo brivido dura.
- Sangue di primavera
- – anemone o nube –
- il tuo passo leggero
- ha violato la terra.
- Ricomincia il dolore.
- Il tuo passo leggero
- ha riaperto il dolore.
- Era fredda la terra
- sotto povero cielo,
- era immobile e chiusa
- in un torpido sogno,
- come chi più non soffre.
- Anche il gelo era dolce
- dentro il cuore profondo.
- Tra la vita e la morte
- la speranza taceva.
- Ora ha una voce e un sangue
- ogni cosa che vive.
- Ora la terra e il cielo
- sono un brivido forte,
- la speranza li torce,
- li sconvolge il mattino,
- li sommerge il tuo passo,
- il tuo fiato d’aurora.
- Sangue di primavera,
- tutta la terra trema
- di un antico tremore.
- Hai riaperto il dolore.
- Sei la vita e la morte.
- Sopra la terra nuda
- sei passata leggera
- come rondine o nube,
- e il torrente del cuore
- si è ridestato e irrompe
- e si specchia nel cielo
- e rispecchia le cose –
- e le cose, nel cielo e nel cuore
- soffrono e si contorcono
- nell’attesa di te.
- È il mattino, è l’aurora,
- sangue di primavera,
- tu hai violato la terra.
- La speranza si torce,
- e ti attende ti chiama.
- Sei la vita e la morte.
- Il tuo passo è leggero.
- Cesare Pavese, 25 marzo 1950
Poema
Tu fluttui come un sogno notturno
sopra la mia anima.
Appoggi la tua tempia
sul mio cuore come su una pietra rossa,
e aspetti che ti dica il nome
di tutte le cose che ho smesso da molto tempo di dirti.
La mia bocca è nel silenzio più completo,
piegata come la seta di una bandiera
in un giorno senza vento.
Oh, non andare da nessuna parte!
Mi spezzerò il cuore con un solo movimento della mano,
perché nasca il dolore che conosce
il nome del dolore,
perché nasca il mio amore di uomo
che conosce il tuo nome strano, di donna.
Nichita Stănescu
Cittadinanza
La posizione del padre di Rami
«È colpa dei giornalisti che mi hanno intervistato. Loro hanno insistito affinché chiedessi la cittadinanza per Rami, suo fratello e mia moglie». È spazientito il signor Khaled Shehata quando risponde al telefono e gli si chiede ancora una volta della cittadinanza promessa a suo figlio dal ministro Salvini. «Se i giornalisti non me l’avessero più volte ripetuto, io non l’avrei chiesta e tutto sarebbe finito così».
«Invece – prosegue – loro hanno continuato a dirmi: tuo figlio ha salvato tante persone, tu hai diritto di chiedere la cittadinanza a Salvini per la tua famiglia. Altrimenti io non gliela avrei chiesta».
Il ministro Salvini parla di una serie di precedenti penali che riguardano la sua famiglia. A chi si riferisce?
«Io non lo so. Io e la mia famiglia siamo tutti puliti, non c’è nessun precedente penale».
E sua moglie?
«Anche mia moglie non ne sa niente e quindi non riesce a capire».
Quindi come interpreta le parole di Salvini?
«Magari quello che dice è sbagliato o non è vero».
E questi ostacoli che sono emersi per concedere la cittadinanza a Rami?
«Io non lo so perché ha detto così, non lo so proprio. Nella mia famiglia siamo tutti a posto. abbiamo un permesso di soggiorno dal 2003. Sono 16 anni che abbiamo il permesso di soggiorno. Siamo tutti puliti. Non ce ne sono precedenti penali».
Lei ha un permesso di soggiorno illimitato?
«Sì, è illimitato. Possiamo restare in Italia per tutta la vita».
E come mai non ha chiesto la cittadinanza italiana?
«Non ci ho mai pensato veramente, non ho mai fatto richiesta perché per me è uguale, non cambia niente. Ho sempre lavorato non ho mai avuto problemi, non mi cambia niente, mi sento comunque cittadino italiano».
Cosa vorrebbe dire al ministro Salvini?
«Io vorrei sapere perché dice così, di quali precedenti penali parla se invece non esiste nulla. Io non ho mai avuto problemi, mai fatto casino, ho sempre lavorato. Io vorrei che fosse chiaro che se lui vuole dare la cittadinanza, molto volentieri. Se non vuole darla, non c’è problema. Non mi cambia niente. Per me l’importante è vivere tranquillo».
A Rami la cittadinanza verrà comunque concessa.
La stampa comunque non ha perso occasione per fare l’ennesima figuraccia.
Via della Seta
Via della Seta…rimanda tanto alle narrazioni di Marco Polo, ma in realtà si tratta di varie rotte, tre terrestri e due marittime, che collegheranno la Cina con l’Europa, il Sud Est asiatico (India permettendo, inquanto è una diretta concorrente della Cina) e l’Africa (già in gran parte colonizzata economicamente dai cinesi per l’acquisizione di risorse naturali ma soprattutto minerali).
Sono andata a spulciarmi alcuni siti economici, e tra tutti il più chiaro mi è sembrato InfoMercatiEsteri, dove ho trovato dati interessanti sui movimenti import-export di vari paesi
Analizziamo appunto la Cina: se ne parla da tempo ed ho trovato dati assai interessanti.
2016
Import = 27.289,35 mln. €
Export = 11.113,57 mln. €
Sbilancio = – 16,17578 mln.
2017
Import = 13.509,45 mln. €
Export = 28.412,91 mln. €
Sbilancio = -14,90346 mln.
2018 (1 semestre)
Import = 13.188,66 mln. €
Export = 30.831,65 mln. €
Sbilancio = -17,64299 mln.
Totale sbilancio = -48.722,23 mln. A nostro deficit
Bene, anche ammettendo che le nostre esportazioni verso quel paese aumentino, è più facile pensare che invece aumentino le importazioni: la Cina ha infatti un notevole surplus di produzione in vari campi – basti pensare al balzo compiuto nel campo della telefonia e dell’automazione – , quindi è ovvio che cerchi di piazzare i propri prodotti all’estero, ed ha pure una notevole liquidità di denaro che ha investito nelle attività più disparate, nel campo immobiliare (sia all’interno che all’estero), nell’acquisto di settori produttivi, tecnologici o sportivi.
Per contro, se analizzo la nostra bilancia commerciale, non posso notare che i nostri migliori affari li facciamo con gli Stati Uniti
2016
Import = 36.932,48 mln. €
Export = 13.916,46 mln. €
Sbilancio = 23,01602 mln
2017
Import = 40.483,91 mln. €
Export = 15.011,1 mln. €
Sbilancio = 25,47281 mln
2018 (1 semestre)
Import = 42.760,33 mln. €
Export = 16.659,99 mln. €
Sbilancio = 26,10034 mln
Totale sbilancio = 74.589,17 mln. A nostro attivo.
Questo perché le nostre imprese ormai hanno un’ottima reputazione per quanto concerne il branding dei prodotti, notoriamente di alta qualità, ed è quello che ci fa maggiormente conoscere all’estero. I Cinesi, da parte loro, non hanno grande “inventiva”: acquistano brevetti, anche pagando fior di royalities, ed anche il famoso 5G che tanti spacciano per cinese è in realtà un brevetto dell’americana Qualcomm, che si fa pagare tanti bei soldini per i suoi brevetti sia dalla coreana Samsung che dalla cinese Huawei. Però i cinesi sono molto bravi a sfruttare le potenzialità acquistate da altri.
L’unico grande vantaggio per la nostra nazione, sarebbe la riqualificazione e la valorizzazione del porto di Trieste, che diverrebbe un hub di valenza mondiale. In quest’ottica si inserirebbe bene il famoso “Corridoio 5”, del quale fa parte il tronco Torino Lione dell’Alta Velocità.
Non so quanto ci converrà aver firmato questo accordo commerciale. Speriamo bene.
Amore
Posso dirti, amore, che non mi sono mai svegliato con una donna mia al fianco, che chi ho amato non mi ha mai preso sul serio, e che ignoro lo sguardo di riconoscenza che una donna rivolge a un uomo? E ricordarti che, per via del lavoro che ho fatto, ho avuto i nervi sempre tesi, e la fantasia pronta e precisa, e il gusto delle confidenze altrui? E che sono al mondo da quarantadue anni? Non si può bruciare la candela dalle due parti – nel mio caso l’ho bruciata da una parte sola e la cenere sono i libri che ho scritto.
Tutto questo te lo dico non per impietosirti – so che cosa vale la pietà, in questi casi – ma per chiarezza, perché tu non creda che quando avevo il broncio lo facessi per sport o per rendermi interessante. Sono ormai di là dalla politica. L’amore è come la grazia di dio – l’astuzia non serve. Quanto a me, ti voglio bene, Pierina, ti voglio un falò di bene. Chiamiamolo l’ultimo guizzo della candela. Non so se ci vedremo ancora. Io lo vorrei – in fondo non voglio che questo – ma mi chiedo sovente che cosa ti consiglierei se fossi tuo fratello. Purtroppo non lo sono. Amore.
Cesare Pavese
Magari…
Oggi mi sento sarcastica.
Visita psichiatrica (naturalmente a spese dei contribuenti italiani) per il guidatore senegalese naturalizzato italiano (meglio specificare, neh 😉).
Praticamente l’anticamera per l’assoluzione o quantomeno una riduzione di pena, vista anche la recente, mite condanna di uno sgozzatore per “stress da barcone”.
Magari il senegalese naturalizzato italiano verrà pure premiato per aver cercato, in modo maldestro, di scaldare gli studenti infreddoliti.
Magari invece incrimineranno i ragazzi per procurato allarme, visto che nessuno si è fatto nulla, tranne il povero carabiniere che si è tagliato, spaccando il vetro a mani nude e che verrà denunciato per danni.
Una scappatoia però ci sarebbe: denunciare l’autista per danno ambientale, per avere immesso forti quantitativi di CO2 nell’atmosfera, bruciando l’autobus.
Greta sarebbe contenta.
Specchio
Sono d’argento e rigoroso. Non ho preconcetti.
Quello che vedo lo ingoio all’istante
così com’è, non velato da amore o da avversione.
Non sono crudele, sono solo veritiero
l’occhio di un piccolo dio, quadrangolare.
Passo molte ore a meditare sulla parete di fronte.
È rosa e macchiettata. La guardo da tanto tempo
che credo faccia parte del mio cuore. Ma c’è e non c’è.
Facce e buio ci separano ripetutamente.
Ora sono un lago. Una donna si china su di me,
cercando nella mia distesa ciò che essa è veramente.
Poi si volge alle candele o alla luna, quelle bugiarde.
Vedo la sua schiena e la rifletto fedelmente.
Lei mi ricompensa con lacrime e un agitare di mani.
Sono importante per lei. Va e viene.
Ogni mattina è sua la faccia che prende il posto del buio.
In me ha annegato una ragazza e in me una vecchia
sale verso di lei giorno dopo giorno come un pesce tremendo.
Sylvia Plath
Parere personale
Poi non ditemi che Greta non è un fenomeno mediatico!
Con un tempismo quanto mai opportuno, subito dopo la grande manifestazione degli studenti a favore del clima (*) il 15 marzo scorso, esce, tradotto anche in italiano, il secondo libro sulla famiglia della ragazzina, “La nostra casa è in fiamme”, scritto dalla madre della ragazzina, la cantante Malena Emmann.
La madre aveva dato alle stampe il primo libro nell’agosto scorso e, guarda caso, in quei giorni Greta iniziava il suo “sciopero scolastico”.
Resta il fatto che Greta, secondo quanto raccontato dal giornalista svedese Andreas Henriksson, non muove un passo senza essere seguita da una troupe televisiva e da uno staff di persone che le suggeriscono cosa dire e in quale modo.
Quello che mi stupisce è l’enorme macchina che si muove dietro a questa giovanissima svedese che viene accolta con tutti gli onori dagli esponenti più in vista della terra, gli stessi che magari se ne fregano di tantissimi bimbi che muoiono di fame e preferiscono destinare le proprie risorse all’acquisto di armi, però i mass media ci tengono ad informarci che questi potenti vengono zittiti da una ragazzina.
La notizia fa colpo: pare di rivivere la storia di Davide e Golia: Greta, senza armi, solo con le parole, combatte per noi, Greta vuole salvare l’umanità, Greta silenzia le massime autorità… Ma vi pare possibile? Secondo voi i potenti invitano una sedicenne solo per farsi zittire? I potenti della terra di certo non si fanno intimorire, ed accettano Greta perché a loro una simile mossa mediatica fa solo pubblicità o incrementa i loro affari, anche perché Greta che fa? Attacca Trump (fa sempre figo attaccare il Presidente USA, che è il personaggio brutto sporco e cattivo per antonomasia perché non aderisce più al protocollo di Kyoto), però dimentica di citare Cina ed India, che sono i maggiori inquinatori al mondo.
“Ma mi faccia il piacere”, direbbe la buonanima di Totò.
(*) Gli stessi studenti pecoroni che interrogati da un cronista televisivo addebitano la colpa dei cambiamenti climatici allo spread e dicono che si manifestano col fatto che “non ci sono più le mezze stagioni”
Non andartene
Non andartene,
non lasciare
l’eclisse di te
nella mia stanza.
Chi ti cerca è il sole,
non ha pietà della tua assenza
il sole, ti trova anche nei luoghi
casuali
dove sei passata,
nei posti che hai lasciato
e in quelli dove sei
inavvertitamente andata
brucia
ed equipara
al nulla tutta quanta
la tua fervida giornata.
Eppure è stata,
è stata,
nessuna ora
sua è vanificata”.
Mario Luzi
Il cambiamento
Ascolto le parole del “nuovo” segretario del PD, Zingaretti.
<< Questo deve essere un nuovo PD, deve cambiare tutto >>
Certo!
Presidente? Gentiloni.
Vicepresidenti? Serracchiani e Ascani
Tesoriere? Zanda.
Riciclare è cosa buona e giusta, ma fino ad un certo punto. 😂
L’ultima neve di primavera?
Beh, forse le manifestazioni dei giovani servono davvero a raffreddare il clima. 🙂
Stamattina, montagne intorno alla città spruzzate di neve, mentre alberi e cespugli lungo le strade erano fioriti.
Inizio di primavera o ultimi giorni d’inverno?
Notte di marzo
Luna impudica, al tuo improvviso lume
Torna, quell’ombra dove Apollo dorme,
A trasparenze incerte.
Il sogno riapre i suoi occhi incantevoli,
Splende a un’alta finestra.
Gli voli un desiderio,
Quando toccato avrà la terra,
Incarnerà la sofferenza.
Giuseppe Ungaretti
L’eccidio
C’è da rimanere sconvolti.
40 persone uccise mentre circa altre 30 sono ferite più o meno gravemente.
Spesso il luogo degli attentati è stato un lungomare, un ristorante, un teatro, un mercatino natalizio, sovente delle chiese, specialmente in Africa, oppure delle Sinagoghe.
Anche alcune moschee erano state attaccate nell’ambito della lotta tra sciiti, sunniti, wahabiti e tutte le varie formazioni in cui si scinde l’Islam, però mai si erano verificati attacchi alle moschee da parte di non musulmani.
Sconvolti, certamente, perché le vittime stavano semplicemente pregando; ancora peggio leggere che l’assassino, un certo Brenton Tarrant, aveva filmato tutto il massacro con una telecamera fissata sul casco che indossava e che ha registrato tutti i 17 minuti di orrore e terrore.
Un contatto di Facebook mi ha inviato il filmato prima che Youtube lo cancellasse… non l’ho aperto e l’ho eliminato subito.
Non c’è alcuna differenza tra queste vittime, uccise da un “suprematista bianco” (qualunque cosa voglia significare questo termine) e quelle assassinate nelle chiese o nelle sinagoghe.
Leggo di persone che pur condannando l’eccidio in parte lo giustificano perché anche gli islamici hanno ammazzato gente inerme. Non si può agire allo stesso modo di un assassino perché lui ha ucciso per primo: è un mettersi allo stesso suo livello, barbaro e incivile.
Ancor più sconvolgente invece leggere commenti che addirittura approvano quanto è successo, mentre per altri la colpa, naturalmente, è di Salvini per il solo fatto di aver detto che il terrorismo islamico va attenzionato…non mi capacito di tanta cattiveria e di tanta stupidità.
Sotto la pioggia
Sotto la pioggia camminava la primavera
con i suoi piedi esili e lunghi sull’asfalto di Mosca
chiusa tra gli pneumatici i motori le stoffe le pelli
il mio cardiogramma era pessimo quel giorno
quel che si attende verrà in un’ora inattesa
verrà tutto da solo
senza condurre con sé
coloro che già partirono
suonavano il primo concerto di Ciajkowskij sotto la pioggia
salirai le scale senza di me
un garofano sta all’ultimo piano della casa al balcone
sotto la pioggia camminava la primavera
con i suoi piedi esili e lunghi sull’asfalto di Mosca
ti sei seduta di fronte a me non mi vedi
sorridi a una tristezza che fuma lontano
la primavera ti porta via da me ti conduce altrove
e un giorno non tornerai più ti perderai nella pioggia.
Nazim Hikmet, Mosca 1962
Variazioni climatiche
Come cambiano le cose a distanza di “relativamente” pochi anni.
Erano gli anni’70 e sui giornali scrivevano di un ritorno all’era glaciale, e lo stesso argomentavano fior di esperti in televisione. Molti ipotizzavano l’inaridirsi dei pozzi petroliferi intorno al 2000, e questa fu, oltre al fattore economico, la causa di tante domeniche a piedi. Pochi anni dopo iniziò il tormentone del surriscaldamento, in parte per via del Niňo, poi della Niňa, degli alisei, dei controalisei, della Corrente del Golfo e chi ne ha, più ne metta. Più tardi si fece strada l’ipotesi del riscaldamento globale di origine antropica (AGW), e pure qui si scontrarono i soliti esperti, chi a favore di questa teoria e chi no.
Basterebbe studiare i carotaggi antartici per vedere che nel corso delle varie ere che si sono succedute i periodi caldi e freddi si sono alternati regolarmente, e che molto dipende anche dal ciclo undecennale delle macchie solari. Ricordiamo pure che la Groenlandia, ora praticamente ricoperta di ghiaccio, si chiama così (il significato letterale è Terra Verde) perché anticamente era ricoperta di prati e boschi.
Ora una ragazzetta sedicenne, che per come veste e per le treccine che incorniciano il suo bel visetto tondo dimostra molto meno della sua età, è assurta al rango di esperta in climatologia, e gira il mondo tenendo conferenze sull’emergenza climatica a causa della quale dovremmo arrostire tutti. Scomparso il pericolo della paventata glaciazione, che non si è mai verificata, appare ora quello del surriscaldamento, altrettanto improbabile. Al Gore, vicepresidente USA con Bill Clinton, aveva addirittura ipotizzato l’estinzione del genere umano entro il 2010 sempre a causa delle variazioni climatiche.
Certamente bisogna porre rimedio all’inquinamento ed alla massa di rifiuti che produciamo, però non attribuiamo colpe inesistenti al genere umano: i profeti di sventura dei decenni passati hanno toppato in pieno, non facciamo altrettanto pure noi.
E sempre a proposito di Greta, sembra che la vogliano candidare al Nobel per la pace: premesso che non vedo la corrispondenza tra la pace e l’emergenza climatica, non sarebbe meglio candidare Nasrin Sotoudeh, condannata a 38 anni di carcere e a 138 frustate solo per aver difeso il diritto delle iraniane a non girare velate?
L’abbraccio
Quando ci siamo intravisti, l’aria fra noi
ha gettato d’un tratto,
la sua immagine degli alberi, indifferenti e vuoti,
da cui si lasciava attraversare.
Oh, ci siamo lanciati, chiamandoci per nome,
l’uno verso l’altro, e così velocemente,
che il tempo si è schiacciato fra i nostri petti,
e l’ora, colpita, si è frantumata in minuti.
Avrei voluto conservarti tra le mie braccia
così come tengo il corpo dell’infanzia, nel passato,
con le sue morti irripetibili.
E avrei voluto abbracciarti con le costole.
Nichita Stanescu
Allo specchio
Ho osservato il mio specchio
e vi ho visto
una donna
pienamente soddisfatta
con gli occhi brillanti
d’una squisita malizia.
L’ho invidiata
Lei mi apre
le sue ampie porte.
Mi chiama
e mi spinge a lanciarmi
nel suo spazio
e come un uccello
davanti alla porta aperta della gabbia
non oso.
Maram al Masri
La donna che guarda dalla finestra
La donna che guarda dalla finestra
vorrebbe avere delle lunghe braccia
per prendere il mondo
il suo Nord e il suo Sud
il suo Est e il suo Ovest
nel suo grembo
come una tenera madre
vorrebbe avere grandi mani
per carezzare i suoi capelli
scrivere delle poesie
per alleviare la sua pena.
Maram al Masri
La femme qui regarde par la fenêtre
a envie d’avoir de long bras
pour prendre le monde
son Nord et son Sud
son Est et son Ouest
dans son giron
comme une tendre mère
envie d’avoir de grandes mains
pour caresser ses cheveux
écrire des poèmes
pour alléger son chagrin
L’albatro
Spesso, per divertirsi, le ciurme
Catturano degli albatri, grandi uccelli marini,
che seguono, compagni di viaggio pigri,
il veliero che scivola sugli amari abissi.
E li hanno appena deposti sul ponte,
che questi re dell’azzurro, impotenti e vergognosi,
abbandonano malinconicamente le grandi ali candide
come remi ai loro fianchi.
Questo alato viaggiatore, com’è goffo e leggero!
Lui, poco fa così bello, com’è comico e brutto!
Qualcuno gli stuzzica il becco con la pipa,
un altro scimmiotta, zoppicando, l’infermo che volava!
Il poeta è come il principe delle nuvole
Che abituato alla tempesta ride dell’arciere;
esiliato sulla terra fra gli scherni,
non riesce a camminare per le sue ali di gigante.
Charles Baudelaire
No, no e poi no!
Si può andare avanti dicendo sempre di no?
No al TAV (uso il maschile, perché è Treno Alta Velocità).
No alle trivelle (ed intanto i dirimpettai adriatici ne approfittano).
No al TAP, quel gasdotto che altro non è che un tubo interrato di poco più di 8 chilometri, con l’espianto (ed il successivo reimpianto) di 400 ulivi; però guai a distruggere gli ulivi colpiti dalla xylella, che intanto si sta diffondendo in maniera esponenziale.
No alle varianti, no al terzo valico.
No ai tralicci, no ai microonde, no al 5G, no alle antenne, no al MUOS.
No al nucleare, no al petrolio, no al carbone, no al diesel.
No alle medicine, no ai vaccini.
No ai diserbanti, no ai fertilizzanti, ma anche no agli OGM.
Praticamente con loro si ritornerebbe all’età della pietra, però vogliono Internet e WiFi libero.
Sapete dove vi manderei, cari pentastellati?
Poi, diciamocela chiaramente, caro Gigino: magari la maggior parte dei 5 stelle sarà contraria al TAV, ma la maggior parte degli ITALIANI invece è favorevole, e tu sei chiamato a governate TUTTI gli italiani, non solo quelli del tuo movimento. Inoltre dovrebbe essere il Parlamento a decidere, non il Governo. Al limite si sarebbe dovuto promuovere un bel referendum (non siete voi quelli della “democrazia diretta”?), purtroppo mancano i tempi tecnici per farlo.
Cosa ne pensate?