Sanremo
Come ho scritto spesso, non lo seguo da anni, certe trasmissioni mi annoiano, poi come al solito la buttano in politica.
Così è stato, in effetti, perché il vincitore è stato un certo Alessandro Mahmoud (spero di averlo scritto giusto), italiano di origini egiziane.
Qui si è scatenato il putiferio.
È nato in Italia, si chiama Alessandro, non parla arabo, anzi, neppure lo conosce, eppure tutti contestano che abbia vinto un certo “Maometto”.
Allora che dicono quanti amano il calcio che nella nazionale italiana giochi un certo Stephan El Shaarawy, che, nato qui in Italia, senza dubbio parla italiano meglio di un altro calciatore, Éder Citadin Martins, brasiliano naturalizzato italiano solo perché ha lontani parenti emigrati in Sud America?
E poi piantiamola: bisognerebbe giudicare le canzoni, la loro musica, i loro testi, e quindi mi astengo dal giudicare per la ragione suesposta.
Probabilmente sarà anche vero che una certa corrente di pensiero ha influito sulla vittoria di Mahmoud e,se così fosse, non va certo a favore della musica italiana.
E’ una bella canzone con un significato preciso e condivisibile. Largo ai giovani , lasciamo a casa le vecchie glorie che non sanno invecchiare e diventano patetiche. E lasciamo a casa anche ogni riferimento politico tanto siamo nella melma fino al collo.
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10 febbraio 2019 alle 18:13
Mi riservo di ascoltarla più avanti.
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10 febbraio 2019 alle 18:16
Aggiungo che nel festival delle mummie ha vinto meritatamente un egiziano.
Buona settimana, Loredana
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10 febbraio 2019 alle 18:15
Per me è italiano a tutti gli effetti. Una volta tanto che uno si integra bene…
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10 febbraio 2019 alle 18:17
In effetti mi ha fatto una buona impressione.
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10 febbraio 2019 alle 17:41