La vita è sogno, soltanto sogno, il sogno di un sogno (Edgar Allan Poe)

Archivio per 13 dicembre 2018

Favole e realtà

Chi si ricorda la favola di Esopo, quella del contadino che raccolse da terra una serpe intirizzita dal gelo che, una volta riscaldatasi, morse il suo benefattore uccidendolo con il proprio veleno?

Quella che finisce con il mea culpa del contadino che disse” Mi merito tutto ciò, perché ho soccorso un essere che tutti definivano malvagio”. Può dirsi lo stesso di tanti immigrati di seconda generazione.

L’assassino di Strasburgo era di seconda generazione, quindi cittadino francese a tutti gli effetti.

Come si fa a difendere ancora lo ius soli, alla luce di quanto è accaduto?

Come si fa a non capire che non si diventa cittadini di una nazione per il solo fatto di essere nato in un determinato paese ed avere ottenuto un pezzo di carta che lo attesta, ma è una questione di integrazione VOLUTA E NON IMPOSTA, di educazione, di sentimento, anche di gratitudine per chi ha permesso di condurre un’esistenza migliore.

Però a volte l’integrazione non funziona, ed ora se ne pagano le conseguenze.


Santa Lucia

Santa Lucia, per
tutti quelli che hanno occhi
e gli occhi e un cuore che non basta agli occhi
e per la tranquillità di chi va per mare
e per ogni lacrima sul tuo vestito,
per chi non ha capito.
Santa Lucia per chi beve di notte
e di notte muore e di notte legge
e cade sul suo ultimo metro,
per gli amici che vanno e ritornano indietro
e hanno perduto l’anima e le ali.
Per chi vive all’incrocio dei venti
ed è bruciato vivo,
per le persone facili che non hanno dubbi mai,
per la nostra corona di stelle e di spine,
per la nostra paura del buio e della fantasia.
Santa Lucia, il violino dei poveri è una barca sfondata
e un ragazzino al secondo piano che canta,
ride e stona perchè vada lontano,
fa che gli sia dolce anche la pioggia delle scarpe,
anche la solitudine.