Così piccola e fragile
Non vedo l’ora di rivederla.
Parlo di una cara amica, conosciuta qualche tempo fa a Milano presso uno dei due bancolibri che frequentiamo entrambe e con la quale si è creato un forte feeling. È piccola, magra, una zazzeretta corta, brizzolata, la classica parlata meneghina con le “è” molto aperte e con le tipiche espressioni (mi saluta sempre dicendo “ciao gioia” ❤ , cosa che mi fa davvero piacere ). Vedendola appunto così minuta, la si potrebbe anche credere fragile come lo stelo di un fiore, mentre è più forte di una quercia, avendo sopportato moltissime traversie ed ancora ne sta passando, sia in termini personali che di salute, sorretta da una volontà di ferro, un sottile senso dell’umorismo e da un ottimismo strabiliante. Tra poco la rivedrò, e posso dire sinceramente che è una delle poche persone che davvero ho piacere di frequentare.
Una settimana ancora e finalmente potrò riabbracciarla.
Cosa ne pensate?