La vita è sogno, soltanto sogno, il sogno di un sogno (Edgar Allan Poe)

Archivio per 26 Maggio 2018

Scrocconi

oznor

A me la Germania piace, come mi piacciono i tedeschi, tanto che sono tornata recentemente da un soggiorno di una settimana a Francoforte ed Offenbach.

Però certe dichiarazioni il “giornalaio” teutonico Jan Fleischhauer dello “Spiegel” poteva benissimo risparmiarsele.

L’Italia non è un Paese povero. Il nord del Paese appartiene alle regioni più prospere del mondo. Un’occhiata alla distribuzione dei patrimoni mostra che gli italiani sono perfino più ricchi dei tedeschi. Secondo la London School of Economics la famiglia media italiana possiede 275.205 euro, cioè 80.035 euro in più rispetto alla corrispondente famiglia tedesca. Di fatto l’Italia potrebbe pareggiare i suoi debiti con le sue sole forze, se il governo si decidesse a far partecipare sul serio i suoi cittadini al risanamento dello Stato. Sarebbe già un grande passo avanti, se gli italiani riuscissero finalmente a convincersi a rinunciare alla loro incuria morale rispetto alle tasse.”

Noi, scrive Fleischhauer, non siamo una nazione povera, ma a forza di tutte le cazzate che l’Unione Europea ci impone, finiremo per diventarlo. E il tizio rincara la dose scrivendo che i MENDICANTI quando si dà loro qualcosa almeno ringraziano. Mendicante sarà lei, “caro” Jan Fleischhauer, magari non povero di soldi, ma di intelletto.

Ovvio che nel mirino ci sia il paventato accordo tra Lega e M5S, con particolare riferimento all’eventuale nomina di Paolo Savona al dicastero dell’Economia, e Mario Draghi che, a detta del “giornalaio”, avrebbe fornito “l’arma che l’Italia punta contro i suoi vicini”, nonché ad una frase del contratto di governo (poi SPARITA), con la quale si chiedeva il taglio del debito per 250 mld di euro. L’unica cosa certa è che se questo governo potrà finalmente vedere la luce, molte disposizioni europee dovranno essere rinegoziate, e sarebbe anche ora, iniziando dalle politiche sull’immigrazione e dal rispetto del vincolo 3% tra debito e PIL, vincolo che noi rispettiamo daL 2007, ma che ad esempio la Francia ha ha osservato solo una volta nell’arco di u n decennio.

Noi saremmo scrocconi aggressivi.

Già, quelli che, OBBLIGATI dalla UE, Germania in testa, devono farsi carico del recupero e dell’assistenza dei clandestini; quelli che pagano molto più di quanto ricevano dall’UE, quelli che ogni volta che si parla di protezione dei prodotti del made in Italy vedono quasi sempre ricusate le proprie richieste.

Noi saremmo il Paese del “dolce far niente”… già, con la disoccupazione crescente (checché ne dicano) lo diventeremmo ben presto…ho solo qualche obiezione sulla parola “dolce”.

Bene, crucco testa di krauto che non sei altro…pensa che la Deutsche Bank ha le casse piene di derivati tossici (non italiani) tanto che a breve dovrà licenziare almeno 10mila dipendenti: la banca ha ben 48 miliardi di debito pari a 14 volte il PIL tedesco, tanto che il valore delle azioni bancarie è diminuito considerevolmente in questi anni e non distribuisce utili da un sacco di tempo.

Questo non ti spaventa, crucco? Allora pensa ai krauti di casa tua, che ai cavoli di casa nostra ci pensiamo noi.

Sempre a tal proposito, riporto quanto scriveva nel 1998  Paul Krugman, premio Nobel (quindi non un cretino qualsiasi). “L’Unione monetaria (l’euro doveva ancora nascere) non è stata progettata per far tutti contenti. È stata progettata per far contenta la Germania; per garantire una severa disciplina antinflazionistica da sempre desiderata da Berlino, e che sempre vorrà in futuro.” , nonché delle considerazioni espresse da altri premi Nobel nel 2013.

https://scenarieconomici.it/4-premi-nobel-paul-krugman-milton-friedman-joseph-stigliz-amartya-sen-leuro-e-una-patacca/

Quindi, se la Germania è l’unico paese ad aver beneficiato dell’introduzione dell’euro, chi sarebbe lo scroccone?

Comunque una parola da Mattarella contro questo attacco me la sarei aspettata, evidentemente a lui preme di più bloccare Savona.