La vita è sogno, soltanto sogno, il sogno di un sogno (Edgar Allan Poe)

Archivio per 7 aprile 2018

Vola Gigino…

Sto cercando di capirci qualcosa, ma è davvero difficile.

Di Maio che dice, dopo aver demonizzato tutti i partiti e rispettivi leader di ogni ordine e grado “ “Se rimaniamo ognuno sulle proprie posizioni non si va da nessuna parte”, poi apre al PD, incluso Renzi (!) (il quale  rifiuta apparentamenti), però mantiene lo sbarramento contro Berlusconi, il quale Berlusconi, per ora, è  ineleggibile, e Di Maio lo sa benissimo. Quali preclusioni ha allora verso il resto di Forza Italia?

Il fatto è che alleandosi con il PD, quest’ultimo, avendo meno voti, sarebbe in posizione subordinata ai pentastellati, cosa invece non possibile con TUTTA la coalizione di centrodestra: per questo Gigino vuole “scorporare” Forza Italia per mantenere una posizione di predominio.

Le alleanze si prospettano difficili, principalmente per via del pensiero ondivago del M5S. Euro sì? Euro no? Migranti sì? Migranti no? Ius soli sì? Ius soli no? E così via…

L’unica cosa che compattava tutti i simpatizzanti era (forse) il reddito di cittadinanza che si è dimostrata una vera sòla, per il resto, lasciamo perdere.

Arroganti come pochi i pentastellati, forti del loro 32% (il che significa che il restante 68% non li vuole), vogliono imporre le loro condizioni, guida del governo e pure la composizione della maggioranza, imponendo veti e condizioni ai possibili alleati, il che comporta uno stallo nel varo del nuovo governo. La politica è anche mediazione, e per adesso gli unici che si sono dimostrati adatti a questo scopo sono Matteo Salvini e Giorgia Meloni. Berlusconi pure resta al palo, dato che ogni tanto cerca di farsi sentire, ma con toni non troppo accomodanti.

Se il PD non si divide e se il centrodestra resta compatto, Gigino dovrà abbassare la cresta.

Il mio pensiero è che pur di diventare premier Di Maio sarebbe pronto a rimangiarsi tutto quello che ha promesso in campagna elettorale, ma un’alleanza col PD non resisterebbe a lungo, e questo pure Di Maio lo sa: probabilmente l’ostracismo a Berlusconi serve solamente per potersi rimangiare le promesse elettorali per poter formare un governo con la Lega e passare per la persona “ragionevole” che fa tutto questo per il bene dell’Italia.

E per quel che riguarda il pensiero del movimento relativamente al PD, riporto qui quanto scritto da Mattia Feltri su “La Stampa”:

Di Maio 1: «Il Movimento è nato in reazione al Pd, al loro modo di fare politica. E oggi offre uno stile nuovo».

Di Maio 2: «Il Pd ha un’idea perversa del concetto di democrazia».

Di Maio 3: «Il Pd è un partito di miserabili che vogliono soltanto la poltrona».

Di Maio 4: «Il Pd si fa pagare da Mafia Capitale».

Di Maio 5: «Il Pd profana la democrazia».

Di Maio 6. «Nel Pd hanno una questione morale grande come tutto il Pd».

Di Maio 7. «Nel Pd sono ladri di democrazia».

Di Maio 8: «Il Pd è il simbolo del voto di scambio e del malaffare».

Di Maio 9: «Nel Pd ci sono gli assassini politici della mia terra, sono criminali politici».

Di Maio 10: «Il Pd fa politiche che favoriscono i mafiosi».

Di Maio 11: «Il Pd è da mandare via a calci».

Di Maio 12: «Il Pd ha i mesi contati, mandiamoli a casa».

Di Maio 13: «Il Pd è il partito dei privilegi, della corruzione e delle ruberie. A casa».

Di Maio 14: «Il Pd sta con le banche, manda sul lastrico i risparmiatori».

Di Maio 15: «Il Pd è responsabile di questo schifo».

Di Maio 16: «Il Pd è il male dell’Italia».

Di Maio 17: «Le misure economiche del Pd sono infami».

Di Maio 18: «Siamo noi l’unica alternativa al Pd».

Di Maio 19: «L’unica cosa che possiamo fare è invitare i cittadini a liberare l’Italia dal Pd».

Di Maio 20: «Non ci fidiamo del Pd».

Di Maio 21: «Parlare con il Pd è un suicidio».

Di Maio 22: «Escludo categoricamente qualsiasi alleanza col Pd». 


senza titolo

Nell’aria
della stanza
non te
guardo
ma già il ricordo
del tuo viso
come mi nascerà
nel vuoto
ed i tuoi occhi
come si fermarono
ora, in lontani istanti
sul mio volto.

Antonia Pozzi