Tienimi per mano
Tienimi per mano
al tramonto,
quando la luce del giorno si spegne
e l’oscurità fa scivolare il suo drappo di stelle…
quando non riesco a viverlo,
questo mondo imperfetto…
Tienimi per mano
portami dove il tempo non esiste
Tienila stretta
nel difficile vivere.
Tienimi per mano
nei giorni in cui mi sento disorientato…
Cantami la canzone delle stelle,
dolce cantilena di voci respirate…
Tienimi la mano
e stringila forte
prima che l’insolente fato possa portarmi via da te…
Tienimi per mano
e non lasciarmi andare
… mai
Hermann Hesse
Un mondo diverso
C’è un mondo che non riconosco più.
Il mondo di chi, sotto forma del gioco della “pentolaccia” , spinge i bambini a spaccare la testa a Mussolini, di chi ritiene futile la vita di un bimbo disabile, di chi augura la morte a Napolitano, di chi raffigura Salvini appeso a testa in giù, di chi apostrofa gli avversari politici (anzi, i “nemici”) con appellativi che ne evidenziano i difetti fisici, di chi a scuola bullizza compagni e professori.
In quest’ultimo caso poi mi viene in mente il libro “Cuore” di De Amicis. I più giovani senza dubbio non lo conosceranno, pieno di retorica e buonismo imperante, anche se in ogni pagina si avverte il distacco tra le varie classi sociali, perché il popolino è sempre inferiore alla borghesia, e questa inferiore alla nobiltà.
La mia generazione però è cresciuta con questo libro, tappa obbligata delle “buone letture” permesse a noi bambini, specialmente i racconti mensili che parlavano di atti eroici o quantomeno valorosi compiuti da ragazzini.
Tra i vari personaggi del libro però c’era Franti, l’infame, che disturbava le lezioni, molestava gli altri alunni, irrideva i reduci di guerra durante le sfilate. Pessimo soggetto, anche se decenni dopo Umberto Eco ne scrisse l’elogio, considerando l’ambiente dal quale proveniva il disgraziato ragazzo.
Però a fine ‘800 non andavano molto per il sottile: se le intemperanze superavano un certo limite, lo scolaro veniva espulso “da tutte le scuole del Regno”.
Oggi invece per troppa condiscendenza si tende a perdonare, col risultato di non abituare i ragazzi al senso di responsabilità.
Questo non fa altro che alimentare la violenza, in quanto i giovani delinquenti sanno che la faranno comunque franca, per punizione li metteranno a svuotare i cestini a fine lezione o, se proprio l’hanno combinata grossa – tipo lo stupro di gruppo di una ragazzina loro coetanea – li costringeranno a seguire un corso di pizzaiolo.
Un piatto di lenticchie.
Ho qualche grillino tra i miei contatti, persone che, in buona fede, credevano nell’onestà e, soprattutto, nel cambiamento.
Altri invece hanno votato il M5S per protesta.
Ora molti si sono resi conto di essere stati ingannati da quanti cambiano continuamente le carte in tavola, però una buona parte dello zoccolo duro segue pedissequamente le giravolte dei capoccia del movimento, e sono quelli che agli argomenti rispondono solamente con insulti senza accettare il confronto (e sono quelli che ho eliminato senza remore dai miei contatti).
Ora i pentastellati si ritroverebbero aggregati al PD che hanno tanto esecrato, ed i loro rappresentanti voterebbero a fianco di Renzi e della Boschi…
E i programmi, come ha tenuto a precisare in maniera soft Martina, dovrebbero essere naturalmente quelli del PD, altrimenti addio poltrone. E tutto questo dopo aver spalato escrementi a iosa sul PD.
Programmi PD da sempre aborriti da Grillo e compagnia cantante, quando Grillo “vaffanculeggiava” l’Europa dei banchieri, la Nato, i privilegi della casta, l’euro, le lobby politiche-finanziarie, lo Job act, la legge Fornero … Tutti temi ripresi inizialmente da Di Maio, il quale un poco alla volta si è avvicinato sempre più all’Europa per ottenere appoggio e consenso presso gli interlocutori stranieri, rassicurandoli che con lui PdC nulla sarebbe cambiato, rinnegando quanto promesso in campagna elettorale.
Ormai tutti hanno capito che l’unico scopo dei grillini è governare, non importa con chi e con quale programma, anche a costo di abbandonare i propositi con i quali si erano presentati. Tutti hanno compreso che rifiutare Berlusconi, che persistendo l’ostracismo dovuto alla legge Severino non è candidabile e non può nemmeno ricoprire incarichi di governo, è solo una scusante per staccare Salvini dal resto della coalizione per poter dettare legge forte del suo 32% contro il 17% della Lega, anziché il 37% dell’intera coalizione.
Ed ora che Salvini ha ribadito la sua lealtà a FI e FdI soprattutto per non tradire il mandato degli elettori, Di Maio rigetta su di lui la responsabilità, anzi la colpa, di non voler formare il governo e si rivolge all’avversario di sempre.
Gente che presenta un “contratto” per governare pieno di ovvietà e che sarebbe stato stilato da una delle teste pensanti del partito!
M5S, un contenitore vuoto da riempire in qualunque modo e che si vende per un piatto di lenticchie.
Idioma remoto
Questo tremore,questo profumo,
Questa memoria convertita in freccia,
Il mio pianto di bambino in un angolo di metropolitana,
Questa lucciola addormentata nel mio ombelico
Mentre il dorso della notte schiva
Le frustate dell’alba,
Questa paura con i suoi tentacoli neri
Che mi fa prigioniero nella culla
Contro un mare di pesci furiosi,
Questo canto di nonna,
Questo lamento del borgo spellato dal sole,
Questa paziente arena che aspetta da secoli una goccia d’acqua,
Il fruscio della gonna inamidata della cameriera rinsecchita,
Il triste sguardo dell’asino che trasporta i gelati alla cannella,
Le onde che esplodono contro le rocce disgregandosi in parole
Di un idioma remoto,
Questo odore acido e dolce delle ascelle di mio padre,
Dove io incrostavo le mie narici per inalare
Un eden che mi convertiva in statua d’oro
Le lame d’aria gelida che al crepuscolo
Scendevano dalle montagne per tagliare i miei sogni in pezzi.
Questo rotolare verso l’abisso dell’aldilà e mai,
Sentire il decollo del passato,
Atterrare in un corpo di adulto,
Sostenere il peso di tanti gesti,
Ma nel bunker cardiaco conservare il bambino,
Come un’ostia vivente,come un canarino bianco,
Come un diamante degno,come una lucidità senza pareti,
Porte e finestre aperte
Da cui attraversa il vento,solo il vento,
Niente più che il vento.
Alejandro Jodorowsky
La banalità del male

Il bene e il male
La mia opinione è che il male non è mai ‘radicale’, ma soltanto estremo, e che non possegga né la profondità né una dimensione demoniaca. Esso può invadere e devastare tutto il mondo perché cresce in superficie come un fungo. Esso sfida il pensiero, perché il pensiero cerca di raggiungere la profondità, andare alle radici, e nel momento in cui cerca il male è frustrato perché non trova nulla. Questa è la sua “banalità”… solo il bene ha profondità e può essere integrale.
(Hannah Arendt)
Dio stramaledica gli inglesi 2
Dio stramaledica gli inglesi
Parte seconda.
Se non è tortura questa: al piccolo Alfie non viene somministrata la nutrizione.
Spero che sia ai giudici che ai medici accada una situazione simile.
Alla faccia d sentimento della giustizia e del giuramento di Ippocrate.
Inglesi nazisti.
Dio stramaledica gli inglesi
Sono disgustata dall’atteggiamento perverso che l’Inghilterra sta giocando sulla pelle di un bambino. Permetteranno ai genitori di Alfie di portare a casa il loro figlioletto, ma non di trasferirlo in Italia.
Chiediamoci il motivo.
Forse i medici inglesi, visto che la malattia non è chiaramente diagnosticabile, hanno paura di un miglioramento, anche se lieve, delle condizioni del piccolo e temono di dover sborsare un sostanzioso risarcimento, avendo giudicata “futile” la sua esistenza? Non dimentichiamo che avevano sentenziato che senza respiratore Alfie non sarebbe sopravvissuto oltre 10-15 minuti, mentre 19 ore dopo il bimbo respirava autonomamente, anche se a fatica, tanto da autorizzare nuovamente l’uso del respiratore e l’idratazione.
Allora, pur di non ammettere lo sbaglio, ora gli viene consentito pure il ritorno a casa ma non il trasferimento al Bambin Gesù: in poche parole, credo (ma è una mia personale ipotesi) che in tal modo gli inglesi si augurino che il piccolo tolga da solo l’incomodo…
Nessun giudice dovrebbe impedire a dei genitori la speranza di poter curare proprio figlio. Il Bambin Gesù è un’ottima struttura riconosciuta a livello internazionale, e proibire al bambino di accedere alle terapie significa attuare un omicidio di stampo nazista.
E poi, con quale motivazione gli inglesi possono proibire l’espatrio? Alfie ed i suoi genitori non hanno commesso reati e non sono in stato di arresto, inoltre a tutti gli effetti il bimbo ormai è cittadino italiano.
Proprio per quest’ultimo motivo mi auguro che l’Italia – ed una volta tanto sono fiera del mio paese – attui al più presto tutte le misure in difesa di questo suo piccolo, nuovo cittadino.
C’è amore
C’è amore nel legame che lascia liberi.
Nel sostegno che non giudica.
C’è amore nella fiducia che non vacilla.
Nel bisogno che non sia dipendenza.
C’è amore nella presenza che non invade,
dell’intesa di uno sguardo.
C’è amore nel coraggio di accettare.
Nel gesto non preteso.
C’è amore quando il bene dell’altro è la cosa che più ti sta a cuore,
quando la sua felicità è la tua.
C’è amore quando ci si aspetta senza mettersi fretta,
quando l’impegno è un divertimento che appaga l’anima.
Ci si ama quando ciascuno si nutre dell’altro senza annientarlo,
ma lasciandolo vivo.
Michela Salzillo
Destini
In queste ore in Inghilterra i destini di due bambini si incrociano o quanto meno si sfiorano.
Da una parte la nascita del Royal Baby, terzo pronipote della novantaduenne Regina Elisabetta, con tutte le prerogative e tutti gli onori che gli spettano.
Dall’altra la morte del piccolo Alfie Evans, un caso che ricorda molto quello del piccolo Charlie Gard.
Quali colpe ha questo bimbo di nemmeno due anni?
Quello di essere affetto da una rara malattia neurologica e di avere due genitori, poco più che ventenni, poveri e di bassa estrazione sociale.
I giudici inglesi hanno deciso che la vita di Alfie è “futile”, quindi la spina che lo tiene in vita deve essere staccata.
Chi arroga ai giudici il diritto di stabilire chi debba vivere e chi no?
Non so cosa avrei fatto nei panni di quei due genitori. Forse avrei combattuto come loro per dare una seppur minima possibilità al bimbo, oppure mi sarei arresa giudicando crudele l’accanimento terapeutico cui è sottoposto il piccolo. In ogni caso, la decisione spettava a loro, non certamente ad un giudice.
Il colmo si è raggiunto in due casi : l’aver circondato la struttura ospedaliera con un numero esagerato di agenti per evitare che i genitori lo portassero via, quasi il piccolo Alfie fosse un delinquente, e appunto proibire ai genitori di trasportarlo altrove (l’ospedale italiano Bambin Gesù si è disposto ad ospitarlo) con l’assurda motivazione che lo spostamento avrebbe potuto aggravare le condizioni del piccolo paziente.
Già, spostarlo gli fa male, invece staccare la spina lo fa solo morire.
Ragionamento tipico di quei babbei che proibiscono al condannato a morte di fumare l’ultima sigaretta perché ciò provoca il cancro!
Adesso leggo che l’Italia è disposta a concedere la cittadinanza ad Alfie, il che consentirebbe di evitare che le macchine che gli consentono di vivere vengano staccate, almeno fino alle 17.30.
Nel momento in cui scrivo, le 17.30 sono passate da poco, non so ancora se il distacco sia stato effettuato. Non resta che aspettare. E mi piacerebbe molto se al Royal Baby fosse dato il nome di questo sfortunato bambino.
Anche tu sei l’amore
Anche tu sei l’amore.
Sei di sangue e di terra
come gli altri. Cammini
come chi non si stacca
dalla porta di casa.
Guardi come chi attende
e non vede. Sei terra
che dolora e che tace.
Hai sussulti e stanchezze,
hai parole – cammini
in attesa. L’amore
è il tuo sangue – non altro.
Cesare Pavese
Luci.
Giornata al lago dalla nostra amica, bella come sempre, con il giardino fiorito ed i soliti gatti che o sonnecchiano al sole o, i nuovi che non ci conoscono, schizzano via come saette.
Ripartiamo verso le 19.20, il sole si sta abbassando, e riflette il suo splendore sull’acqua del lago, tanto intensamente da accecarci .
Traffico stranamente poco intenso, fino alla barriera di Lainate.
Ore 20.30 circa, inizia ad imbrunire .
La bellezza di Milano quando il cielo scurisce… Presso Rho ci accoglie l’Albero della Vita, tutto illuminato di rosso. Non so se sia sempre così o solo in questo periodo per il Salone del Mobile, comunque fa davvero un bell’effetto. Poco dopo i lampioni di Viale Certosa iniziano ad accendersi, anche se il crepuscolo è appena iniziato e così tutte le insegne al neon. È tutto uno sfolgorare di colori vivaci e, naturalmente, mi ricorda la canzone di Giorgio Gaber “Com’è bella la città” 😊.
La parte migliore arriva però nella zona di Porta Nuova, con tutti i grattacieli illuminati uno spettacolo entusiasmante, specie la guglia Unicredit.
Infine corso Buones Aires e Viale Monza, un lungo serpentone di fari rossi a destra, chiari a sinistra.
Luci, luci, luci.
Curiosità
In metropolitana, seduta tra due persone che, stranamente, non utilizzano il cellulare.
La prima è una professoressa di matematica che, approfittando del viaggio, sta correggendo dei test estratti da un capace borsone. Cerco di sbirciare, ma le calligrafie degli studenti sono davvero illeggibili. Meglio così, ricordo i temi in classe di tanti, tanti anni fa… Un incubo, anche se la materia mi piaceva. (Il professore molto meno!).
Alla mia destra invece un ragazzo sui vent’anni circa, forse poco più. Pure in questo caso cerco di capire cosa stia leggendo, ma non ci riesco, anche perché ho dimenticato gli occhialetti da lettura a casa e non ho voglia di trafficare nella borsa alla ricerca del paio di riserva. Però mi innervosisco. Sono fatta così: appena vedo qualcuno con un libro in mano DEVO sapere cosa sta leggendo. Il libro mi incuriosisce, anche perché è edito da Sellerio. Finalmente, con un piccolo movimento da provetta contorsionista, riesco almeno a leggere il titolo, e la mia curiosità è finalmente soddisfatta. 🙂
Shopping
B
eh, shopping sì,ma come lo intendo io…libri e dvd.
I gialli di Dario Crapanzano che descrivono una Milano che non esiste più, e naturalmente vari dvd, acquistati presso un’edicola. Ci aggiungo la botta di “fortuna”, ossia una serie TV trovata da Feltrinelli a prezzo stracciato. 🙂
18 aprile 1948
Non potevo non ricordarlo… La democrazia cristiana di Alcide Degasperi contro il Fronte Popolare di Pietro Nenni e Palmiro Togliatti.
La perfezione
La perfezione mi fa schifo, mi repelle. Tutte quelle donne e quegli uomini che cercano la perfezione negli stereotipi creati della società mi fanno venire il vomito. Fottuti manichini di carne, senza personalità o amore per se stessi. Stessi vestiti, stessa musica, stesse espressioni, stessi cibi, stesse scopate, stesse auto, stesse vite…e alla fine? Stessi suicidi neurali di massa. Perché vivere come un automa è senza ombra di dubbio un suicidio. Quando tutti si è uguali, tutti si è nessuno. La perfezione è un uccellino in gabbia che vive, mangia, caga e muore con il solo scopo d’essere ammirato. Io voglio vivere libero, spiumato, infreddolito, denutrito ma libero.”
Charles Bukowski
Il bene, il male e Pallywood.
Palliwood, cioè l’Hollywood delle palle, ossia bugie che più grosse non si può.
Non sono in grado di stabilire dove stia la ragione, nel conflitto siriano.
Ho letto di tutto, e tutti sembrano essere nel vero.
Premetto che i bombardamenti attuati da Trump e compagnia cantante non mi trovano consenziente e li giudico per di più perfettamente inutili. Inoltre la scusante degli attacchi chimici contro la popolazione civile mi ricorda tanto la questione Iraq, quando pure Saddam fu accusato di essere in possesso di arsenali chimici che non furono mai trovati. Macron, che è riuscito nell’intento di essere persino peggio di Sarkozy, dice di avere le prove che le armi chimiche di Assad esistano, però non le mostra, quindi si può benissimo supporre che queste presunte prove non esistano affatto, anche perché l’OPAC, unico ente deputato a confermare l’utilizzo delle armi chimiche – nella fattispecie il cloro – sta ancora effettuando i rilievi.
L’ANSA ha inizialmente rilasciato un comunicato, in cui si dice che nel 2016 l’OPAC annunciò di aver distrutto il 99% dell’arsenale chimico di Assad (iprite, gas mostarda e DF, simile al Sarin), ma non il gas cloro, in quanto veniva usato anche per scopi industriali. Notare che tra il 2014 ed il 2016 furono “denunciati” (non “accertati”) vari attacchi con gas cloro sia ad opera del regime che dell’ISIS.
Non voglio soffermarmi sulle ragioni del conflitto: per mio conto sono “affari interni” che il popolo siriano deve sbrigare da solo. Chiediamoci solo perché quando un territorio viene riconquistato dalle truppe governative, gli abitanti inneggiano al “cattivo Assad” che, stando ai mass media, li aveva appena gasati…
Il problema sono i mass media e le fonti di informazione.
In Siria ci sono gli “elmetti bianchi”, tanto solerti nel soccorrere i feriti da essere perfino candidati al Nobel per la pace (però se penso che lo prese perfino Obama mi viene da ridere, o piangere, fate voi).
Già, i mass media che oltre alle notizie ci propinano video e fotografie.
Ma quanto sono veritiere queste fotografie e questi video?
Moltissime vengono proposte dai succitati “Elmetti bianchi”, ed allora, girando per internet, ho trovato varie “chicche” che ritraggono questi benemeriti dell’umanità in vari momenti dei conflitti siriani.
In una si vede la medesima bimba portata in salvo per ben 3 volte da tre diverse persone, sempre con il medesimo pigiamino.
Nella seconda la didascalia dice che dei medici svedesi per i Diritti umani quindi persone assolutamente neutrali), denunciano che le foto dei bambini massacrati da gas nervini erano una falsità diffusa dagli Elmetti bianchi. Notare che poi i bambini colpiti dal Sarin venivano salvati A MANI NUDE E CON SEMPLICI MASCHERE ANTIPOLVERE.
Segue poi una sequenza di foto dove si vedono persone in fila per farsi truccare e cospargere di polvere sempre ad opera degli elmetti bianchi. Alcuni hanno in mano arti di manichini per farli sembrare corpi smembrati dalle esplosioni.
Qui sotto si vede chiaramente un Elmetto Bianco immergere le mani in un secchio pieno di polvere (o cenere)
e qui sotto invece il risultato del trucco su mamme e bambini.
Qui la più sconvolgente, dove un visagista truccava il viso ed il collo di una ragazzina per farla sembrare gravemente ferita.
C’è poi il filmato del ferito estratto dalle macerie sempre dai caschi bianchi. Deve essere stato miracolato, perché poi è riuscito anche a farsi fare un selfie con i suoi soccorritori.
Bene, non voglio dire che Assad sia un santo, tutt’altro, tanto più che è fortemente antiisraeliano, il che non mi piace per nulla. Sarà anche un dittatore che usa le maniere forti, ma se i suoi nemici sono affiliati al terrorismo islamico, mi sta bene che li combatta e che li imprigioni: ripeto, sono questioni interne che solo la Siria deve risolvere, senza ingerenze esterne. Però non è che i ribelli siano degli stinchi di santo: violenti, guerrafondai e soprattutto falsi, e mi meraviglio che molti in occidente diano loro credibilità.
Per mano
Penso, bambina,
quando accanto a te potrò ancora sognare per un’ora
stringendoti una mano,
e nessuno vedrà,
nessuno saprà mai,
forse neppure tu,
che non sai quante cose dentro al cuore
mi hai sconvolte e straziate di dolcezza.
Cesare Pavese
Il problema.
Il problema?
Ha un solo nome: Silvio Berlusconi.
Tutti sanno che il suo piano era quello di un governo centrodestra-PD, che la Lega assolutamente non vuole per il pessimo ruolo che il PD ha avuto nel governare l’Italia ed i cui risultati sono sotto gli occhi di tutti.
Se, come afferma sempre, Berlusconi ha a cuore l’Italia, faccia quel famoso passo indietro (o di lato) che il M5S gli chiede.
Otterrebbe due risultati :
1 – un governo a guida Salvini con Di Maio in posizione subordinata al centrodestra;
2 – verificare se veramente il M5S ha preclusioni solo verso di lui o invece contro tutta Forza Italia che vorrebbe staccare dalla coalizione per concedere a Di Maio una posizione di predominio.
Pazienza
Per quella parte di te che mi manca e che non potrò mai avere, per tutte le volte che mi hai detto non posso, ma anche per quelle in cui mi hai detto: tornerò… Sempre in attesa… Posso chiamare la mia pazienza amore?
Ferzan Ozpetek, dal film “Le fate ignoranti”
Sic transit gloria mundi
Ricordate Norma Desmond?
La diva d’altri tempi che non si rassegnava al declino e credeva di essere sempre sulla cresta dell’onda?
Insomma, Gloria Swanson, quella di Viale del tramonto, con le sue gesta teatrali e gli occhi allucinati evidenziati dal trucco pesante.
Beh, un certo personaggio politico è tale e quale a lei.
Non capisce di aver fatto il suo tempo e cerca sempre la scena, non avrà gli occhi allucinati, anzi li ha piuttosto rimpiccioliti, immersi in un viso plasmato nella plastica, con un’espressione statica, quasi dovesse screpolarsi se solo accenna ad un movimento un po’ fuori dall’ordinario.
Non capisce che il suo tempo è concluso, come un bambino capriccioso cerca di rubare la scena a chi ha ormai più numeri di lui, incolpa altri delle sue débâcles, non si rassegna a passare in secondo piano. Ora sono curiosa di vedere i risultati alle prossime regionali, il giorno 22 in Molise ed il 29 in Friuli. Ovvio che non siano le politiche, ma sarà comunque il termometro di come le cose possano cambiare in vista di un nuovo ritorno alle urne. Chissà che allora Berlusconi non si metta il cuore in pace.
E l’amore guardò
E l’amore guardò il tempo e rise, perché sapeva di non averne bisogno.
Finse di morire per un giorno, e di rifiorire alla sera, senza leggi da rispettare.
Si addormentò in un angolo di cuore per un tempo che non esisteva.
Fuggì senza allontanarsi, ritornò senza essere partito, il tempo moriva e lui restava.
Luigi Pirandello
Serata (bianco) nera.
È andata bene e male nello stesso tempo.
Bene, perché sinceramente non credevo che la mia Juve potesse rifilare 3 gol al Real al Bernabeu , davanti al suo pubblico, senza incassarne neppure uno.
Mi crogiolavo nell’attesa dei supplementari, immaginando che Allegri avrebbe innestato Cuadrado che con la freschezza e la velocità avrebbe potuto creare problemi agli spagnoli.
Invece la beffa, all’ultimo minuto di recupero.
Beninteso, il rigore ci stava tutto, per quell’incredibile leggerezza di Benatia.
E quello che più mi è dispiaciuto è stata l’espulsione di Buffon condita da apprezzamenti volgari sull’arbutro. Capisco la frustrazione, il fatto che fosse la sua ultima occasione internazionale, ma da lui un simile comportamento proprio non me lo aspettavo.
Grigio

dav
Da domenica siamo ancora a Milano e, tranne il giorno dell’arrivo in cui c’era un caldo quasi estivo, il tempo si è nuovamente messo al brutto.
A volte c’è un’umidità appiccicosa che rende viscido il pavé, a volte pioggia, con vaste pozze dove si riflettono le automobili, i palazzi, le gambe delle persone. Per di più fa anche freddo, il che mi fa rimpiangere i leggeri piumotti che ho lasciato a casa, caldi e soprattutto colorati – rosso magenta e verde oltremare -, non come la giacca semi impermeabile blu scuro che sto indossando in questi giorni .

cof
Grigio, grigio, grigio dappertutto.
Grigio il cielo, l’asfalto, la retinatura dei vetri del tram, i vestiti delle persone, persino i loro visi, che fanno desiderare tanta voglia di colore.
Allora lo cerchi nei capelli rosa shocking di una cinesina avviluppata in una larga felpa, nella rossa lattina di coca cola gettata tra le rotaie del tram, nella tenda di un bar dall’interno illuminato…
Purtroppo le previsioni non sono per nulla buone: il maltempo dovrebbe imperversare ancora per vari giorni, e questo mi intristisce ancora di più.

dav
Cosa ne pensate?