Addio, Mondo
Non si fa a tempo a salutare una brava persona, che subito ne manca un’altra.
Avevo già scritto di Emiliano Mondonico il 19 giugno 2011, quando si era ritirato dall’attività per essere operato, e poi il 1° febbraio dell’anno successivo, quando avevo salutato il suo ritorno sulla panchina come allenatore.
Ora l’addio è definitivo, per una persona davvero speciale, nella sua semplicità, nella sua forza nel combattere la malattia che purtroppo lo ha stroncato.
Oggi forse alzerà ancora la sedia, come fece nel 1992, quando un’ingiustizia (un rigore negato) lo privò di una vittoria contro gli olandesi dell’Aiax, perché è un’ingiustizia che sia scomparsa una persona così.
Hai trovato le parole giuste.
Grande persona per professionalità e simpatia.
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29 marzo 2018 alle 17:43
anche per l’interesse nel sociale…era però molto schivo
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29 marzo 2018 alle 19:00