Una disgrazia
La tragedia del deragliamento del treno a Pioltello mi ha colpita particolarmente.
Varie volte infatti, quando siamo qui a Milano usiamo i convogli della TreNord per recarci a trovare dei parenti. Sinceramente mi sono sempre trovata bene: dipenderà forse dalla tratta, oppure dall’orario (infatti saliamo o verso le 18 o verso le 18.30): abbiamo sempre trovato posto a sedere ed il nostro treno non ha mai accusato gravi ritardi, forse uno o due minuti alla partenza e cinque all’arrivo.
Solo una volta ci siamo trovati male, in mezzo ad una bolgia di gente e con un ritardo pazzesco.
L’unica rimostranza è che a volte i display e gli audio che annunciano le fermate non funzionano, ed è un problema vedere a quale fermata scendere, in quanto anche i cartelli che indicano le stazioni non sono leggibili.
È il primo grave incidente che accade in Lombardia, e tutto sembra dovuto più che alla fatalità, all’incuria per mancata manutenzione. Dico SEMBRA perché gli accertamenti sono ancora in corso e RFI ha pure annunciato che i controlli erano stati fatti pochi giorni prima, l’11 gennaio scorso, e che i binario in questione avrebbe dovuto essere sostituito da lì a poco. In questo caso però, a mio parere, sarebbe stato opportuno sospendere il passaggio dei treni in quel tratto, o perlomeno chiedere ai macchinisti di limitare fortemente la velocità. Ora c’è il rimpallo delle responsabilità tra la lombarda TreNord proprietaria dei convogli, e RFI che invece possiede i binari e cura la manutenzione degli stessi.
Resta il fatto che tre povere signore hanno perso la vita in questo disastro, ma le vittime avrebbero anche potuto essere più numerose.
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