Una ne fanno…
… cento ne pensano.
Renzi, dopo aver messo il canone RAI in bolletta, adesso lo vuole abolire (chiara mossa elettorale, tale e quale Berlusconi).
Giuditta Pini (classe 1984) invece dice che è meglio lasciare a pagamento i sacchetti bio ma dare gratis i preservativi. Se i preservativi fossero stati gratis 34 anni fa, forse oggi non avremmo dovuto leggere simili cavolate.
Pèso el tacon del buso
(Peggio la toppa del buco)
Questa è l’ultimo post relativo ai sacchetti, prometto!
Marcia indietro sui sacchetti. Si potranno portare da casa purché monouso, per questioni igieniche.
Mi domando: la povera cassiera del supermercato come distinguerà i sacchetti privati da quelli dell’esercizio commerciale dove lavora? Le daranno un verificatore elettronico come quello usato per le banconote? 😂
Poi dovrà verificare anche la “verginità” del suddetto sacchetto. E pure questo porterà via tempo alle casse.
Per quel che riguarda l’igiene, non è che frutta e verdura sfusa siano indenni da contaminazioni: vedo gente con i guanti regolamentari che però starnutisce allegramente, o che maneggia i prodotti dopo aver toccato i manici dei carrelli, uno dei posti più sporchi che esistano.
Volete eliminare il problema plastica? Proibitela semplicemente, iniziando dalle bottiglie e dagli shopper. Usiamo carta e vetro, completamente riciclabili, usiamo per gli acquisti, come fanno in Svizzera, delle retine elastiche lavabili e riutilizzabili all’infinito, sulle quali appiccicare le etichette che poi si staccano agevolmente. E soprattutto smettetela di prenderci per i fondelli.
Cosa ne pensate?