O foresta silenziosa
O foresta silenziosa, io ti entro
con un cuore pieno di miseria
per tutte le voci degli alberi
e le felci che si aggrappano alle mie ginocchia.
Nella tua ombra più oscura lasciami sedere
quando i gufi grigi svolazzano su di te;
allora chiederò a te un vantaggio
perché io non posso né svenire, né morire, né delirare.
Guardando attraverso le tenebre come una
la cui vita e speranze sono anche fatte,
congelate come una cosa di pietra,
mi siedo nella tua ombra – ma non da sola.
Può Dio riportare quel giorno quando noi due stavamo
sotto quegli alberi aggrappati in quella foresta oscura?
Elizabeth Eleanor Siddal
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