I ricordi, queste ombre troppo lunghe
- del nostro breve corpo,
- questo strascico di morte
- che noi lasciamo vivendo
- i lugubri e durevoli ricordi,
- eccoli già apparire:
- melanconici e muti
- fantasmi agitati da un vento funebre.
- E tu non sei più che un ricordo.
- Sei trapassata nella mia memoria.
- Ora sì, posso dire che
- che m’appartieni
- e qualche cosa fra di noi è accaduto
- irrevocabilmente.
- Tutto finì, così rapito!
- Precipitoso e lieve
- il tempo ci raggiunse.
- Di fuggevoli istanti ordì una storia
- ben chiusa e triste.
- Dovevamo saperlo che l’amore
- brucia la vita e fa volare il tempo.
- Vincenzo Cardarelli
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30 novembre 2017 | Categorie: antologia, poesia | Tags: passato, Vincenzo Cardarelli | 1 Commento
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