Sifolott de menta
Avevano iniziato con austerity ed authority. Poi si sono aggiunti welfare, target, budget, meeting, brand, trendy, make-up, customer care.
La tecnologia ci ha messo del suo, aggiungendo hardware, software, touchscreen, wireless, network.
Non contenti, i nostri politici hanno iniziato ad usare altri termini come exit poll, job, act, spending review, volontary disclosure, stepchild adoption, spin doctor.
Ma l’ultima aggiunta mi ha lasciata esterrefatta: la legge sul whistle blowing.
Ed io, che come ho scritto varie volte, non mastico inglese, ho dovuto “googlare” per capire cosa significasse questo ultimo, astruso vocabolo: soffiare nel fischietto!
Ossia, in parole povere, fare la spia, fare una soffiata, una delazione.
E chi lo fa, è un whistleblower, termine molto più simpatico di “spione”.
Mi sovviene il termine milanese al 100% “sifolott de menta”, (da leggersi sifulott), ossia quella caramella a forma di zufolo, venduta sui banchetti delle fiere paesane, che però non fischiava in quanto priva della pallina, ma dove i bambini non molto svegli si intestardivano a soffiare pur non ricavandone alcun suono. Il termine è quindi passato a definire delle persone un po’ tarde di comprendonio…
Ah la ricchezza dei nostri dialetti, contrapposta all’inglese ormai standardizzato,
Cosa ne pensate?