Schiavi
Dal nostro inno, musicalmente bruttino, a tutt’oggi ancora provvisorio:
“schiava di Roma”
Schiavi dovrebbero essere gli altri popoli, invece schiavi di Roma – e non cittadini – siamo noi italiani, dalle Alpi alla Sicilia. Schiavi di un governo ormai morente e che sta tirando le sue ultime frecciate, che rimanda sempre più il momento della propria scomparsa. Schiavi di un parlamento dove i cambi di casacca e le scissioni ormai non si contano più. Schiavi, perché questi personaggi non ci rappresentano in quanto eletti in uno schieramento e transitati da tutt’altra parte e perché non considerano minimamente il volere e le necessità della popolazione, ma tesi solo a mantenere fino all’ultimo i privilegi di cui godono.
Ed i peggiori sono proprio gli anziani che siedono su quei seggi da maggior tempo, avidi come vecchi usurai, certamente non un bell’esempio per i più giovani.
Cosa ne pensate?