Supermarket
Dovrebbe essere un momento abbastanza tranquillo non essendo ora non di punta, circa le 13, quando molti sono già seduti a tavola per il pranzo, però c’è una fila interminabile all’unica cassa aperta, l’altra è chiusa e le quattro automatiche sono inagibili per aggiornamento di sistema o qualcosa del genere.
Solitamente ho molta pazienza con le mamme che hanno bambini piccoli al seguito, o con le persone anziane che hanno difficoltà di movimento ed armeggiano parecchio tempo alla ricerca del portafoglio e nel contare le monetine; è normale che si attardino, quindi aspetto sempre comprendendo la loro situazione.
Quando però c’è una balda signora/signorina sui trent’anni circa, senza menomazioni fisiche, che invece di imbustare celermente la spesa se ne sta al cellulare a chiacchierare del più e del meno con un’amica e tarda pure a pagare, allora mi viene istintivo sacramentare a voce non propriamente bassa contro l’imbecillità e l’ineducazione di certe persone.
Per ricompensa, uno sguardo di complicità e riconoscenza da parte della cassiera e di quanti attendono pazientemente il proprio turno.
Anche d’amore
La rosa che da giorni agonizza in questo bicchiere
non smette di concedermi la realtà del suo profumo
corpo invisibile che aderisce ai libri
che eternamente si estende nell’aria
Anche d’amore deve parlare il poeta
dissanguandosi in parole che sono la sua anima
E’ il canto degli uccelli che salutano la luna
è la morte trasformata in lingua
Non è che io solleciti le tue carezze
né tantomeno il latte che ti promette il futuro
come un cane cieco inseguo la tua assenza
i petali in cenere prima cadono a terra
poi viene il vento e li trasforma in aria
ma nella mia carne continua a persistere il loro profumo
mentre scrive il poeta agonizza
dentro un bicchiere d’acqua.
Alejandro Jodorowsky
Cosa ne pensate?