La nuova scuola
Qualcosa non mi torna.
L’innalzamento dell’obbligo scolastico a 16 anni mal si concilia con la prevista riduzione del ciclo di studio delle superiori da 5 a 4 anni, la sperimentazione del quale inizierà dall’anno scolastico 2018/2019.
Inoltre il ministro Valeria Fedeli asserisce che l’innalzamento dell’età servirebbe a diminuire la disoccupazione giovanile.
Forse non sa che ci sono tantissimi giovani disoccupati anche tra chi ha concluso anche i corsi di laurea, quindi ben oltre i 18 anni.
Saremmo quindi tra i pochi paesi Europei ad innalzare l’obbligo dell’istruzione a 18 anni, come si evince dal prospetto sotto riportato.
LA MAPPA DELL’ISTRUZIONE OBBLIGATORIA IN UE (2016-2017)
Tratta da “Il Sole 24 Ore”
Paese
|
Età di conclusione
|
Durata (in anni)
|
|
|
|
Albania
|
16
|
9
|
Austria
|
15
|
10
|
Belgio/Comunità fiamminga
|
18
|
12
|
Belgio/Comunità francese
|
18
|
12
|
Belgio/Comunità tedesca
|
18
|
12
|
Bosnia Erzegovina
|
15
|
9
|
Bulgaria
|
16
|
11
|
Cipro
|
15
|
10
|
Croazia
|
15
|
9
|
Danimarca
|
16
|
10
|
Estonia
|
16
|
9
|
Finlandia
|
16
|
10
|
Francia
|
16
|
10
|
Galles
|
16
|
11
|
Germania (12 länder)
|
18
|
12
|
Germania (5 länder)
|
19
|
13
|
Grecia
|
15
|
10
|
Irlanda
|
16
|
10
|
Irlanda del Nord
|
16
|
12
|
Islanda
|
16
|
10
|
Italia
|
16
|
10
|
Lettonia
|
16
|
11
|
Liechtenstein
|
15
|
9
|
Lituania
|
16
|
10
|
Lussemburgo
|
16
|
12
|
Malta
|
16
|
11
|
Montenegro
|
15
|
9
|
Norvegia
|
16
|
10
|
Paesi Bassi
|
18
|
13
|
Polonia
|
16
|
10
|
Portogallo
|
18
|
12
|
Regno Unito
|
16
|
11
|
Rep. Ceca
|
15
|
9
|
Rep. Macedonia
|
19 e 6 mesi
|
13
|
Romania
|
17
|
11
|
Scozia
|
16
|
11
|
Serbia
|
14 e 5 mesi
|
9
|
Slovacchia
|
16
|
10
|
Slovenia
|
15
|
9
|
Spagna
|
16
|
10
|
Svezia
|
16
|
9
|
Svizzera (1 cantone)
|
15
|
9
|
Svizzera (17 cantoni)
|
15
|
11
|
Svizzera (8 cantoni)
|
15
|
10
|
Turchia
|
17 e 6 mesi
|
12
|
Ungheria
|
16
|
13
|
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La voce è stata pubblicata il 23 agosto 2017 da loredana. Archiviata in Senza categoria .
Già al primo anno di superiori (e quindi a 14 anni) è possibile individuare con certezza gli alunni che non hanno alcuna possibilità di prendere un diploma. Purtroppo però questi studenti devono restare incatenati ai banchi addirittura fino a 16 anni, il che provoca grande frustrazione sia a loro che ai docenti che devono tenerseli in classe. Adesso la Fedeli vorrebbe prolungare l’agonia di altri 2 anni: credo che lo faccia in buona fede, per dare anche agli alunni peggiori delle basi più solide, ma se avesse una conoscenza più profonda del mondo della scuola capirebbe che le basi vanno gettate ben prima. Se un alunno arriva alle superiori sprovvisto di queste basi rimarrà un pesce fuor d’acqua sempre, che tu lo faccia ritirare a 16 anni, a 18 o a 20. E non mi si dica che può colmare le lacune in corso d’opera: sappiamo bene che non succede quasi mai.
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23 agosto 2017 alle 19:29
Una volta c’erano le scuole professionali per chi non era in grado di proseguire determinati cicli di studio. Si creavano ottimi artigiani e si creavano posti di lavoro. Oggi tutti aspirano a diventare colletti bianchi…
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23 agosto 2017 alle 20:02
A mio giudizio dipende dal fatto che adesso sono diventati difficili anche le scuole professionali. Adesso anche se vai all’alberghiero ti devi comunque sorbire matematica, fisica e chimica, esattamente come ad un liceo scientifico. E quindi gli alunni, dato che le superiori sono tutte difficili, vanno a prendere gli indirizzi più “prestigiosi”, come i licei appunto. Grazie per la risposta! 🙂
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23 agosto 2017 alle 20:04