La vita è sogno, soltanto sogno, il sogno di un sogno (Edgar Allan Poe)

Archivio per 4 Maggio 2017

Solita legge all’italiana

Dopo la legge pasticciata sul termine vita che non risolve assolutamente nulla, ora il parlamento ne ha partorita un’altra ancora più ambigua, anzi, assolutamente demenziale.

In pratica ci sarà una “legittima difesa ad orario”, in cui quello che è reato durante le ore notturne, non lo è più al sorgere del sole, e se ci si difende alla luce del giorno si finirà dietro le sbarre.

Resta la proporzionalità tra armi di difesa ed offesa (“Scusi signor rapinatore, lei ha un coltello, una pistola, un mitra o una mazza da baseball? Aspetti un attimo che prendo un’arma proporzionata alla sua…”) , sarà consentito reagire se l’attacco avverrà in casa, in ufficio, in negozio solo durante le ore notturne. Già, perché il piccolo negoziante tiene l’esercizio aperto 24 ore su 24.

Quindi licenza di rapinare anche con la violenza durante le ore diurne: stiano attenti gioiellieri, benzinai, tabaccai… A loro sarà semplicemente proibito difendersi. Pure chi resterà vittima di uno scippo violento o di uno stupro durante il giorno dovrà tenersi il danno e pure le beffe senza poter  reagire.

Rimane inoltre vigente la discrezionalità del giudice per quanto concerne il “turbamento psichico” provato dalla vittima che, nottetempo, reagisce alla brutalità del rapinatore, e dovrà portare le prove dello “stress emotivo” subìto.

Allora bisognerà stabilire quali sono le ore considerate notturne, che varieranno secondo i luoghi, le stagioni e se l’ora è legale o solare? Magari, come stabilisce il Codice della Strada, mezz’ora dopo il tramonto e mezz’ora prima dell’alba? Aspettiamo ora, per coerenza, di conoscere gli orari in cui si può impunemente ammazzare, stuprare, estorcere e così via. Per ora, non essendo chiara la norma, propongo di pubblicare giornalmente un avviso tipo il seguente che notifichi da che ora i rapinatori possono considerarsi in pericolo,

oppure sarà opportuno dotarsi di un sensore crepuscolare.

Ed in caso di eclissi? Sarà scuro, pur essendo giorno…come regolarsi?

Allora perché non invertire i termini in questo modo?:

“Caro rapinatore, visto che secondo certe tesi sinistroidi che hanno partorito questo abominio di legge la proprietà è un furto, sei libero di rapinare di giorno, inclusi i festivi, ed il rapinato non potrà reagire, pena la galera! Nel tuo stesso interesse, ti sconsigliamo di farlo di notte, così potrai dormire anche tu, ed essere ben riposato quando andrai a rapinare alla luce del sole!”

Magari saranno contenti i sindacati perché il povero rapinatore non sarà più costretto al lavoro notturno, ma potrà “esercitare” in un comodo orario d’ufficio. Eppure fare una legge migliore sulla legittima difesa sarebbe stato semplicissimo: bastava togliere la dicitura “eccesso di legittima difesa”, valorizzando il concetto dell’inviolabilità della proprietà privata, in poche parole, tu rapinatore entri nella MIA proprietà e sai a cosa potresti andare incontro.

Il problema, per mio conto, non sono tanto i rapinatori notturni, quanto i legislatori diurni che fanno questo cavolo di leggi…