Che tempo fa
Dopo un marzo ed un inizio aprile con un caldo inusuale e quasi estivo, ecco un brusco calo delle temperature ed iniziano le geremiadi.
“Non ci sono più le stagioni di una volta”
“Con questo clima non si capisce più niente”
“Tutta colpa dell’inquinamento”
e via dicendo.
Eh no.
È pur vero che qui a Bolzano nella stagione fredda non ci sono più le nevicate di quando ero bambina, però ricordo molto bene le sirene che in questo periodo – quello della fioritura dei meli – avvisavano delle gelate, invitando in piena notte i contadini ad irrorare d’acqua le piante proteggendo così i boccioli in uno scrigno di ghiaccio mantenendoli alla temperatura di 0 gradi evitando l’inaridimento dovuto alle temperature gelide.
Ed anche gli sbalzi ci sono sempre stati.
Frequentavo le superiori quando una domenica delle Palme caddero 40 centimetri di neve che fecero spezzare vari rami degli alberi, mentre la successiva Pasqua si verificarono casi di insolazione con temperature oltre i 30 gradi.
È da anni che ci stressano con la faccenda dell’inquinamento che provoca i cambiamenti climatici. Ricordo l’allarme per il buco nell’ozono: bene, si sta riducendo da anni, tranne l’aumento registrato nel 2015 a causa dell’eruzione del vulcano Calbuco, e un’eruzione non è certamente causata dall’inquinamento, semmai il contrario.
Poi a scuola non ci facevano studiare le varie ere della terra, in cui a periodi caldi (valutati in millenni) si alternavano le glaciazioni, anche queste di lunghissima durata?
Quindi basta blaterare sugli scompensi climatici e su AGW: questi cambiamenti sono assolutamente naturali e dobbiamo semplicemente adattarci.
Cosa ne pensate?