Genitori e figli
Essere genitori è difficile.
Non ci si nasce, ma si diventa ASSIEME ai nostri figli, commettendo a volte anche degli errori.
Non me la sento di tirare la croce addosso a quella povera mamma di Lavagna, che deve già confrontarsi con il rimorso di essere stata la causa della morte del figlio per aver chiamato lei stessa la Guardia di Finanza.
L’accusano in quanto è una “madre adottiva”, come se l’aver allevato un figlio per sedici anni non conti nulla.
L’accusano perché, secondo loro, l’uso di marjuana non doveva considerarsi droga.
L’accusano di aver cercato un riscontro mediatico per aver parlato in chiesa della morte del ragazzo davanti alle telecamere, mentre era solo un monito per altri coetanei del figlio a non cedere alle tentazioni della droga e ad avere maggior comunicatività con i propri genitori.
Una madre non si rivolge alle forze dell’ordine per danneggiare scientemente il figlio, ma per salvarlo dalla rovina: pensava certamente che con l’intervento delle forze dell’Ordine, si sarebbe spaventato e non avrebbe più fatto uso di marjuana.
Anche il padre si è autoaccusato di non aver saputo comprendere il ragazzo, interiormente fragile per essere arrivato ad un gesto così estremo.
Noi genitori sbagliamo, sia per troppo permissivismo che per troppa severità. Qualche volta, magari solo per fortuna, ci va bene, ed escono dei bravi ragazzi; altre volte, anche per fattori esterni alla famiglia, invece va male, e non esiste il manuale per diventare genitori perfetti.
Alzi la mano chi non ha mai commesso errori nell’allevare i figli, ma sia sincero nell’ammetterlo.
I genitori perfetti non esistono (e neppure i figli perfetti se è per questo).
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