La vita è sogno, soltanto sogno, il sogno di un sogno (Edgar Allan Poe)

Archivio per 9 febbraio 2017

Significato

Leggo dell’ennesimo manifesto firmato dai soliti intellettuali e pubblicato sulla solita “Repubblica”.
I nomi sono all’incirca sempre gli stessi: Manconi, Lagioia, Giulietti, Olmi, Bergonzoni etc etc etc. come a dire la crème de la crème di una certa parte politica.
In esso si chiede di non chiamare più clandestini quanti arrivano qui illegalmente e senza documenti usando invece il termine “migrante non regolare”.
Clandestino infatti, secondo questi fini linguisti (che magari sostengono pure il termine “sindaca”) derivando dal latino “clam” (di nascosto), suggerisce l’idea di chi agisce nell’oscurità senza farsi notare, dando così un’idea negativa di chi entra in modo illegale nel nostro paese.
Cambiamo il termine, ed il problema si risolve: bravi!
Ed allora riporto, da Treccani, il lemma “clandestino”: mi spieghino il significato di “senza l’approvazione o contro il divieto dell’autorità“. 

Pure questo è negativo, o lorsignori vogliono cambiare anche il vocabolario?

Vocabolario Treccani

clandestino agg. [dal lat. clandestinus (der. dell’avv. clam «di nascosto»), attrav. il fr. clandestin]. – 1. Che è fatto di nascosto, e si dice per lo più di cose fatte senza l’approvazione o contro il divieto delle autorità: giornale, foglio c.; edizione c., tipografia c.; bisca c.; matrimonio c., in passato, contratto in segreto, per libero consenso dei contraenti ma senza intervento di sacerdote (e perciò considerato nullo dalla Chiesa); lotto c., gioco del lotto tenuto da un privato, in cui però le vincite sono regolate sui numeri estratti nel lotto pubblico (costituisce una frode ai danni dell’erario ed è perciò punito dalla legge); passeggero c., passeggero imbarcatosi su una nave o su un aereo senza essere munito di un biglietto di viaggio (anche sostantivato: un c., una clandestina); immigrato c., che entra in un paese illegalmente (anche sostantivato: le stime dei c. in Italia). Durante e dopo la seconda guerra mondiale, le espressioni movimenti, gruppi c., lotta c., periodo c. o della lotta c., pubblicazioni c., e altre sim., sono state adoperate con riferimento all’attività politica svolta dai partiti antifascisti. 2. In botanica, detto di fiore che resta chiuso e nel quale avviene l’autoimpollinazione; sinon. di cleistogamo. ◆ Avv. clandestinaménte, di nascosto, in segreto: stampare, imbarcarsi clandestinamente; fuorusciti rientrati clandestinamente nel territorio nazionale.


Inviato dal Veloce promemoria