Tristezza
Stamattina, alle 7, ora della partenza per Milano, il termometro segnava 9 gradi sotto lo zero.
Leggo che ad Amatrice le temperature sono scese anche di più, fino a meno 18: ed allora il pensiero va a tutte queste persone che non hanno un tetto sopra la testa, in particolare a bimbi ed anziani.
I clochard poi mi fanno terribilmente pena, dormendo per terra in sacchi a pelo (chi li ha) o avvolti in coperte lacere riparati a malapena da cartoni. Così mi monta la rabbia al pensiero di quei poveretti stroncati dall’ipotermia: pochi pensano a loro, e quando ci pensano ormai è troppo tardi.
Tristezza pensare ai terremotati delle zone marchigiane, abruzzesi, laziali ed umbre che a distanza di mesi non hanno ancora un alloggio decente, e quanti avevano ardito montare autonomamente una casetta di legno sono stati costretti a smantellarla e sono stati soggetti a sanzioni amministrative per “abuso edilizio”. Mai che si consideri che questa è una situazione di emergenza: la burocrazia è una brutta bestia e va seguita ad ogni costo.
Le “casette ufficiali” erano state promesse entro Natale, ma i più fortunati (?) hanno avuto solo dei container.
Tristezza pure per gli allevatori delle medesime zone che rischiano di perdere le loro bestie a causa del gelo.
Questa è l’Italia che non mi piace, l’Italia che non voglio vedere ma che purtroppo esiste, l’Italia che non pensa ai suoi figli meno fortunati ed a quelli che hanno maggior bisogno di protezione.
Cosa ne pensate?