Fuori dai piedi
Oggi la frase del riciclato ministro del Lavoro Giuliano Poletti – nonostante le scuse tardive – appare quanto mai inopportuna.
Anche Fabrizia Di Lorenzo, la ragazza di Sulmona, con laurea e master che al momento attuale risulta ancora tra i dispersi – purtroppo con pochissime speranze di ritrovarla ancora in vita – dell’attentato al mercatino di Natale a Berlino, era una delle tante che avevano scelto di lasciare l’Italia per costruirsi un futuro.
In pratica, era una che “si è tolta dai piedi”, modo ministeriale poco elegante di esprimersi, per indicare chi, per scelta o per necessità, è costretto a lasciare il nostro paese in quanto non trova sbocchi lavorativi e non vuole essere considerato “choosy ” o “sfigato”.
Una ragazza che, lontana da casa, aveva trovato la propria indipendenza e cercava di costruirsi un futuro migliore.
Una ragazza che non aveva parenti “politici” che le assicurassero un posto “sicuro” e di prestigio presso università, giornali o altro come tanti figli di papà (o di mamma).
Come lei, tante e tanti che è meglio “non avere tra i piedi” perché non intendono subire uno stato esoso e poco riconoscente, ma anche stupido, in quanto forma e sforna “cervelli” delle cui qualità usufruirà qualcun altro.
E questo era quello che Fabrizia aveva compreso, postando sul suo social il famoso pezzo tratto da “La meglio gioventù” di Marco Tullio Giordana, gioventù della quale la ragazza faceva parte, gioventù che un attentato vigliacco le ha crudelmente strappato.
Che tristezza e che disgusto 😦 Ciao Loredana ❤
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21 dicembre 2016 alle 18:50
già… poi certe figure che dovrebbero essere istituzionali, sono invece solo figure di…
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21 dicembre 2016 alle 19:09
Esatto, sono impuniti e lo sanno: mai soportata quella faccia da “zampone”, con tutto il rispetto per lo zampone 😦
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21 dicembre 2016 alle 19:15
Lo zampone è una “cosa” seria!
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22 dicembre 2016 alle 08:14