La vita è sogno, soltanto sogno, il sogno di un sogno (Edgar Allan Poe)

Sisma


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Rieccoci con il terremoto.

Periodicamente la nostra disgraziata nazione viene martoriata da sismi più o meno intensi: nessuno sa quando e dove si verificheranno, e questo rende i fatti ancora più tragici.

Ho vari contatti Facebook nelle Marche, ed anche due cari amici, uno dei quali fortunatamente al momento si trova a Milano, perché laggiù trascorre solo i mesi estivi.

Il terrore dei terremoti è atavico, espressione della violenza incontrollata della natura: io l’ho provato solo nel 1976, quando i riflessi del sisma in Friuli arrivarono fino a Bolzano. Per vari giorni alla notte riposammo (si fa per dire) con delle borse contenenti poche cose indispensabili vicino alla porta, pronti a scappare se ce ne fosse stato bisogno. La provincia di Bolzano però non è zona sismica, quindi oltre allo spavento di quella notte di maggio non successe altro.

Ora in televisione trasmettono nuovamente servizi su case crollate e persone alloggiate in ricoveri provvisori, mentre le giornate e le notti diventano sempre più fredde.

I politici si recano, come è consuetudine, nelle zone colpite, fanno promesse alle quali la gente finge di credere.

Viene istintivo fare paragoni tra il trattamento riservato agli immigrati e quello invece spettante ai nostri sfollati.

Tengono ad informarci che le rate dei mutui e le bollette verranno sospese: credo che sia il MINIMO che si possa fare per questa gente. (“sospese” non significa annullate).

Poi tutti a parlare della legge di stabilità, considerando le “emergenze”: emergenza è sicuramente il sisma, non di certo l’immigrazione, che dura incessantemente da oltre 20 anni, con fasi più o meno alterne, e che negli ultimi 3 o 4 anni è aumentata in modo esponenziale.

Se una buona parte delle risorse impiegate per gli immigrati fosse destinata ai nostri connazionali, le cose andrebbero in maniera diversa. Però ormai molti hanno capito il giro di denaro che si cela dietro questa accoglienza indiscriminata, ma a noi non resta che pagare e tacere, speriamo non per molto tempo ancora.

Una Risposta

  1. Sembra non finire mai la tragedia…

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    29 ottobre 2016 alle 11:41

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