Un paio di argomenti
La notizia del giorno è la cena di Matteo Renzi, la consorte e seguito di altri personaggi alla Casa Bianca, ospiti di Barak e Michelle Obama.
Orbene, l’Italia è incontestabilmente una pietra miliare della moda, primato che condividiamo con la Francia: a parte la nostra first Lady – un piccolo appunto forse per i sandali, ma per me il suo vestito era OK anche grazie alla sua figura –
gli altri si sono presentati in modo piuttosto trasandato. Il premier infagottato in un completo che gli stava un po’ strettino, Roberto Benigni e Nicoletta Braschi invece il massimo dell’ineleganza…
Pure al ricevimento della sera Nicoletta Braschi, con quel fazzoletto in mano ed il vestito rosso a pois, ricordava tanto la Teresa Colombo dei Legnanesi quando si veste a festa.
(foto tratte dal sito del Corriere)
Però un bel risultato è stato ottenuto: il presidente americano parteggia per il Sì nel referendum voluto da Renzi. Cosa c’entri Obama con il nostro referendum e perché si permette in via ufficiale di esprimere opinioni proprio non l’ho capito. Se consideriamo poi che il sistema americano si basa sul bicameralismo perfetto (quello che verrebbe a decadere dovesse vincere il Sì), la sua osservazione è quantomeno “strana”.
L’altro argomento è la decisione dell’UNESCO che ha ratificato la non appartenenza all’ebraismo del Muro del Pianto, consentendo agli ebrei di visitare il luogo, ma non di pregare.
Triste constatare l’asservimento del mondo occidentale a quello dei petrodollari arabi: non basta astenersi, come codardamente hanno fatto moltissimi paesi tra i quali anche l’Italia: bisognava votare contro questa risoluzione. Non si può nascondere la storia ultramillenaria di un popolo, negare che quel muro sia, e di molto, antecedente la costruzione della moschea, e non credo che all’UNESCO siano tutti ignoranti in fatto di storia: quei ruderi sono parte di un tempio costruito secoli prima della moschea e questa è una violazione palese del diritto di un popolo di pregare in un luogo a lui sacro.
Per mio conto, continuerò a chiamarlo Monte del Tempio, con il Muro del pianto.
19 ottobre 2016 | Categorie: così la penso io, Notizie e politica | Tags: asservimento, Barak Obama, cena, eleganza, Matteo Renzi, Muro del pianto, Nicoletta Braschi, Roberto Benigni, Spianata delle moschee, Unesco | 2 commenti
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