Eutanasia
Si dispera maggiormente un genitore che vede soffrire il figlio e sa che ormai nemmeno i medicinali potranno lenire il suo dolore, o il genitore che, ascoltando il ragazzo suddetto e decidendo per lui in quanto tecnicamente ancora minorenne avendo solo 17 anni, chiede per lui l’eutanasia? Ad ascoltare alcuni commenti sembra che i genitori belgi siano delle persone insensibili e senza cuore. Io invece sono convinta che abbiano fatto la scelta giusta. Lo stesso se a soffrire fosse stato un bimbo assai piccolo.
Non venitemi a parlare di volontà divina, di offrire la sofferenza a Dio (come diceva Teresa di Calcutta) o cose del genere. Da che mondo è mondo, una persona NORMALE cerca sempre di evitare il dolore con ogni mezzo, e ben vengano i medicinali che lo attenuano. Io vado ancora oltre, per quanto mi riguarda: se questi medicinali, pur non facendomi soffrire, mi riducono ad un essere inanimato ed incosciente, cosa ci sto a fare al mondo? Non è solo questione di sentirsi di peso a chi rimane, è soprattutto una questione di dignità personale. Chi, con morfina o simili, giace in un letto completamente incosciente, non lucido di mente, ignaro di quanto gli avviane intorno non è più una persona ma si limita a vegetare, e questa non è vita.
Quindi l’eutanasia è una scelta, dolorosa ma a volte umanamente necessaria.
Io voglio essere d’accordo con te, ma ti assicuro che quando si presentano le situazioni la scelta è difficilissima. Io sono atea, non è una questione di fede, di Dio, o che so io. La questione è che ti trovi a decidere di sopprimere una vita ed è terribile!
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19 settembre 2016 alle 21:24
Mi spiace cara, ma faccio fatica a leggere il tuo articolo. Il colore che usi il mio cell non me lo
legge. Un azzurrro troppo chiaro. Un abbraccio
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19 settembre 2016 alle 21:31
Dal pc proverò a scurire 😊
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19 settembre 2016 alle 22:39
Sono d’accordo con te, anche se se è straziante prendere certe decisioni.
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19 settembre 2016 alle 21:39
In ogni caso c’è molta sofferenza
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19 settembre 2016 alle 22:38
Io sono favorevole anche se, come Simona, tdover decidere per questa scelta nei confronti di uno dei tuoi cari, non è per niente facile. Sono anche per lasciare libera una persona che sceglie di porre fine alla propria vita: non sono credente e sono fermamente convinta che la nostra vita e la nostra morte siano faccende personali: già ce la condizionano la vita e poi non vedo grande rispetto per la vita dell’essere umano ultimamente, anzi, la cronaca mi/ci racconta di un profondo disinteresse e nessun rispetto. Io detesto il buonismo e certi argomenti, per me, diventano terreno minato 😉 Buona giornata ❤
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20 settembre 2016 alle 09:33