La vita è sogno, soltanto sogno, il sogno di un sogno (Edgar Allan Poe)

Archivio per settembre, 2016

Vita

hero-ce-una-vita-che-devi-vivere-spezza-le-cateneQuesta è la mia migliore occasione.
Ogni giorno della mia vita è allenamento.
Allenamento per me stesso.
Anche se il fallimento è possibile.
Vivendo ogni momento.
Uguale verso ogni cosa.
Pronto per ogni evenienza.
Io sono vivo. Io sono questo momento.
Il mio futuro è qui ed ora.
Per cui se non posso provare oggi
Dove e quando lo farò?
(Soen Ozeki)

 


Compleanni

Compleanni

Ieri, come tutti i mass media hanno ricordato, era l’ottantesimo compleanno di Silvio Berlusconi. Però era anche quello di Pier Luigi Bersani, e sul web ho letto un piccolo post indicativo.


Forse l’unico a fare gli auguri al povero smacchiatore di leopardi sarà stato proprio Berlusconi.


Inviato dal Veloce promemoria


Luna calante

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E come una dama morente che pallida
e smunta ravvolta in un velo
diafano esce vacillando
dalla sua camera, ed è insensato
incerto vaneggiare della mente
smarrita che la guida, la luna
sorse nel tenebroso oriente, una massa
deforme che sbiancheggia.



P.B. Shelley, Luna calante

 


Il Campo dei Miracoli (ma non quello di Pisa)

Renzi ha dato soldi ad alcuni (80 euro ai redditi bassi, ma non a tutti) e ne continua a promettere ancora, come le quattordicesime per i pensionati al minimo, i 500 euro ai diciottenni, la stessa somma agli insegnanti, vuol portare a 1000 euro le pensioni più basse, all’estero ha sponsorizzato le Olimpiadi a Roma (fortunatamente bloccate da Virginia Raggi), ora parla di ponte sullo stretto di Messina (ma come, non era un’infima idea berlusconiana?). Inoltre accoglie tutti i clandestini possibili a 35 euro a capoccia, manda (a spese LORO) i lavoratori in pensione prima della fatidica data di 67 anni e rotti mesi, vuole ricostruire Amatrice ed altri paesi.

Dimenticavo: ha diminuito le tasse (dice lui…)

Ma dove li trova i soldi, visto che l’Europa non ci ha concesso un’ulteriore flessibilità?

Forse spera, come il suo corregionale Pinocchio, che piantando quelle poche monete che ci sono rimaste cresca un albero carico di soldi? L’unica differenza è che Pinocchio viene fregato dal Gatto e dalla Volpe; qui invece di fregati ci sono solo gli italiani da prendere ulteriormente in giro in vista del prossimo (?) referendum, indetto per l’ultimo giorno utile!

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Anniversario


wp

WordPress mi ricorda che mi sono registrata 6 anni fa… Già passati 6 anni? Ma questo blog è ancora più datato, in quanto era la piattaforma di Windows live, poi passata quassù. Il primo articolo infatti è del 5 novembre 2007, ma molti che avevo scritto ancora prima l’ ho poi cancellati…


Madri e mamme

Uomini che esaltano le Madri con la M maiuscola.
No, non si rendono conto che le Madri non esistono. Ci sono le madri (m minuscola) o, meglio, le mamme.
Donne che, anche sbagliando, “tirano su” i figli, combattute tra la necessità di un certo rigore nell’educazione ed il desiderio di tenerezza verso i figli che sfocia nel “viziarli”. A volte perfino col desiderio di lasciar correre per il proprio quieto vivere.
Ed al giorno d’oggi, combattute anche tra il compito di mamma che si alterna con il lavoro fuori casa che impegna sempre più ed assorbe sempre più energie.
La Madre idealizzata non esiste più, se mai è esistita.
La Madre equiparata quasi ad una santa cui fare ricorso e sotto il cui mantello ripararsi ad ogni necessità, dispensatrice di buoni consigli, buone pietanze, buona educazione.
La Madre dalla quale difficilmente un figlio si stacca e termine di paragone per ogni donna che il Figlio incontrerà sul suo cammino.
Le Madri che si sacrificano per abnegazione? Ci sono anche Padri che fanno ciò.
No, meglio una mamma normale che insegni il figlio a volare fuori dal nido, non per egoismo, ma perché è questo che la vita richiede. Mentre egoismo sarebbe trattenere il figlio presso di sé.


Inviato dal Veloce promemoria


autorefeRENZIale

Vogue si dà  all’arte
Natura morta con tavolo, frutta e tazza di caffè. 


Il mattino non ha più l’Oro in bocca.

Da anni ogni mattina la mia colazione consiste in una tazzina di caffè accompagnata da 4 biscotti Oro Saiwa spalmati di marmellata di amarena.
Questa mattina la notizia: Saiwa, dopo 60 anni di attività, chiude, mettendo sulla strada circa 500 addetti.
Questa Italia che il governo continua falsamente a proporci come in ripresa sta invece affondando sempre più, e l’esempio della Saiwa ne è l’ennesimo tassello, ma non purtroppo l’ultimo.
Merito di una tassazione (meglio sarebbe definirla “grassazione”) che per le imprese si attesta al 70% circa; merito di una politica economica deleteria; di un debito pubblico che ormai raggiunge vette sempre più alte senza corrispondere servizi adeguati ma ingrassano i soliti noti e privilegiati; merito di regalie concesse per acquistare consensi elettorali (80 euro a redditi bassi, ma non a tutti – 500 euro ai diciottenni – altri 500 agli insegnanti).
Un’Italia che spende troppo e MOLTO male e gli immigrati che avrebbero dovuto pagare le pensioni ci costano invece 35 euro al giorno a cranio, senza contare le spese per andarli a recuperare.
Però i giornali e le tv di regime continuano a proclamare il verbo renziano: stiamo risalendo, le tasse sono diminuite (aspettiamo il prossimo anno, quando l’IVA aumenterà ancora), e la soluzione di tutto sarà votare SÍ al referendum, una bacchetta magica che spazzerà via tutti i problemi.
Pidioti svegliatevi!


Inviato dal Veloce promemoria


Grande fratello vip.

Programma che non seguo, però molto citato su internet da vari contatti, quindi fatalmente ci incappo.
Tutti che sghignazzano guardando le foto di Valeria Marini senza trucco che mostra impietosamente i segni dell’età.
Non è un bel vedere, ma è ingeneroso trattare così una donna. Non è un’attrice che mi piace, tutt’altro, ma in questo caso ha tutta la mia solidarietà. È duro per chi è sempre sotto la luce dei riflettori mostrarsi “nature”, è ancora più duro vedere che senza trucchi ed artifici vari si è simili a migliaia di altre donne “comuni”, mostrando rughe, cellulite, tratti cadenti. Ha avuto coraggio, e solo per questo merita comprensione.
Ed anche per questo motivo NON pubblico nessuna delle sue foto.


Inviato dal Veloce promemoria


Rimedi estemporanei

Ristorante.
Camicetta bianca, immacolata… ed ecco un malefico schizzo di sugo di pomodoro.
Solita trafila per cercare di rimediare al guaio : acqua frizzante, strofinando con un tovagliolo. Il grosso della macchia sparisce però resta l’alone. In qualche modo lo nascondo almeno parzialmente con la tracolla della borsa, anche perché dobbiamo ancora effettuare delle commissioni. Inutile dire che mi sembra che tutti mi guardino.
Finalmente a casa.
Qui a Milano non ho la lavatrice: lavo tutto a mano, tranne la biancheria di casa – lenzuola, federe, asciugamani – che porto avanti e indietro in un borsone apposito. Metto quindi la camicetta a bagno, strofinandola con uno spazzolino per le unghie . Niente da fare: l’ alone persiste, ed in casa non ho candeggina.
La necessità aguzza l’ingegno. Qual è il prodotto per le pulizie che contiene candeggina?
Proprio lui: il WC NET GEL. Cospargo l’alone con il gel e piano piano questo svanisce.
Non ci crederete, ma funziona alla grande!


Inviato dal Veloce promemoria


Olimpiadi


Tutti contro Virginia Raggi per una volta che la dice giusta, anche dietro suggerimento – o diktat – del suo guru Grillo, ma era anche uno dei suoi punti programmatici durante la campagna elettorale.
Quindi niente Olimpiadi a Roma.
E qui sono concorde con lei.
Leggo da alcune parti che abbiamo ancora un sacco di debiti da pagare per le Olimpiadi del 1960 (!!!), cui si aggiungono quelli delle olimpiadi invernali a Torino del 2006 e dei mondiali di nuoto a Roma del 2009, mentre da poco abbiamo estinto i debiti per i mondiali di calcio del 1990.
Ho idea che se venisse portata avanti la nostra candidatura (per ora infatti sarebbe solo una candidatura) e se per caso venisse approvata, per mio conto rischieremmo di fare la fine del Brasile che si è indebitato oltremisura per i giochi di quest’anno. Non dimentichiamo che il nostro debito pubblico veleggia sui 2250 miliardi di euro ed aumenta costantemente senza che per questo i servizi che ci vengono erogati migliorino, tutt’altro. E non sempre gli introiti incassati per le manifestazioni internazionali riescono a coprire i relativi costi.
Inoltre i problemi della Capitale per adesso sono più reali ed immediato, e necessitano di una costante attenzione, iniziando da una giunta che ancora non riesce a vedere la luce.(forse entro il 2024 Virginia Raggi  potrebbe farcela).


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Fertility day

Un salto nel passato.

Fertility day

(Avrebbero almeno potuto scriverlo in italiano). 

Quelli che considera (va)no la donna solo come fattrice.


e pure per oggi, musica :-)

tempo fa uno suonava con i bicchieri…questo è maturato, usa le bottiglie…


Domenica, maledetta domenica.


Gianni Morandi va al supermercato con la moglie di domenica, mette la foto su facebook e viene subissato dalle critiche perché in tal modo non protegge i commessi dei supermercati costretti a lavorare anche nei giorni festivi.

E lui cosa fa? SI SCUSA e dice che non lo farà più.

Ma di cosa si deve scusare?

Quanti lavorano di domenica e durante le feste comandate?
A parte chi deve farlo perché appartiene a determinate categorie – forze dell’ordine, ospedalieri, vigili del fuoco, farmacie di turno – ci sono altri che lavorano per assicurarci in sano divertimento : operatori nei ristoranti, nei bar, nei cinema, nelle discoteche, nei parchi divertimento, stadi, radio e televisioni etc etc.
Lo stesso Morandi non so quante volte avrà partecipato a spettacoli nei giorni festivi e non so quanti di quelli che l’hanno criticato saranno andati ad ascoltarlo.
(Obietteranno che Gianni era ben pagato per questo, ma come la mettiamo con orchestrali, addetti alle biglietterie, al servizio d’ordine, montaggio palco, tecnici dei suono e luci etc etc?).
E chi si lamenta, in questo periodo di recessione, dovrebbe invece ringraziare di avere un posto di lavoro.
(Piccola cattiveria: conoscendo le sue idee politiche avrebbe dovuto recarsi alla COOP e non al CONAD).


Inviato dal Veloce promemoria


Settembre

fb_img_1550330699145Il sole si alzava,
poi tramontava in un punto appena diverso dal giorno prima,
un po’ più presto ogni sera,
un po’ più tardi ogni mattina.
L’alba e il crepuscolo erano gli unici avvenimenti ad avere importanza.
Fra loro, scorreva qualcosa che non era il tempo, era la vita.

Marguerite Yourcenar, Come l’acqua che scorre

Forse sarà

quest’aria di settembre

o solo che

che tutto cambia sempre

L’estate va

e poi ogni giorno muore

e se ne va

portandosi con se la mia allegria

 Forse sarà

quest’aria di settembre

o solo che

vorrei sognare sempre

ma poi perché

di colpo tutto non è facile

mi chiedo se

qualcosa resta o tutto se ne va

 Come i gol che facevo

contro una porta di legno

con le ginocchia sbucciate

esterno… gol…

Come morire di sete

dopo una corsa d’estate

ma non ho più la mia bici

… da cross!

E allora scaldalo amore

questo bambino che trema

che vuole tutto l’amore che c’è.

 

Forse sarà

quest’aria di settembre

o solo che

sto diventando grande

ecco cos’è

mi viene da ridere… due lacrime

ma poi perché

di colpo tutto non è facile

 

Come i gol che facevo

contro una porta di legno

e con le braccia alzate

segnare gol…

E la mia mamma che chiama

che è già pronta la cena

ma voglio ancora giocare

un po’!

E allora salvalo amore

questo bambino che trema

che vuole tutto l’amore che c’è

Come morire di sete

dopo una corsa d’estate

Come aspettare del Natale

e poi le palle di neve

come aspettare Natale


Eutanasia

eutanasia

 

Si dispera maggiormente un genitore che vede soffrire il figlio e sa che ormai nemmeno i medicinali  potranno  lenire il suo dolore, o il genitore che, ascoltando il ragazzo suddetto e decidendo per lui in quanto tecnicamente ancora minorenne avendo solo 17 anni, chiede per lui l’eutanasia?  Ad ascoltare alcuni commenti sembra che i genitori belgi siano delle persone insensibili e senza cuore. Io invece sono convinta che abbiano fatto la scelta giusta. Lo stesso se a soffrire fosse stato un bimbo assai piccolo.

Non venitemi a parlare di volontà divina, di offrire la sofferenza a Dio (come diceva Teresa di Calcutta) o cose del genere. Da che mondo è mondo, una persona NORMALE cerca sempre di evitare il dolore con ogni mezzo, e ben vengano i medicinali che lo attenuano. Io vado ancora oltre, per quanto mi riguarda: se questi medicinali, pur non facendomi soffrire, mi riducono ad un essere inanimato ed incosciente, cosa ci sto a fare al mondo? Non è solo questione di sentirsi di peso a chi rimane, è soprattutto una questione di dignità personale. Chi, con morfina o simili, giace in un letto completamente incosciente, non lucido di mente, ignaro di quanto gli avviane intorno non è più una persona ma si limita a vegetare, e questa non è vita.
Quindi l’eutanasia è una scelta, dolorosa ma a volte umanamente necessaria.


Mezzi pubblici.

Siamo sulla banchina della metropolitana (anche sul marciapiede alla fermata del tram la situazione sarebbe identica).
Il tabellone indica cinque minuti all’arrivo del mezzo. Ci siamo solo noi ed una coppia di turisti giapponesi, nessun altro.
Pian piano il tabellone scala il tempo: quattro minuti, tre minuti, due minuti… sempre e solo noi quattro ad aspettare, ma si aggiunge una mamma con il passeggino.
Un minuto e mezzo, un minuto…
Quando all’incirca mancano 30 secondi eccoli che arrivano. Una torma di anziani soli o a gruppetti che si preparano all’assalto delle carrozze.
Visto il tempismo, mi sorge il dubbio che siano radiocontrollati dall’orologio di Francoforte.



Inviato dal Veloce promemoria


Ore 7 del mattino.

Accendo il cellulare e subito una scorsa alle notizie: Ansa, Corriere, Giornale, Repubblica.
Quasi tutti aprono con l’attentato a New York con 29 feriti (ah, come sono pericolose le pentole a pressione ed i cestini della spazzatura) con foto e servizi vari, le ipotesi più disparate (sarà attentato terroristico o meno? Ah, c’è pure un biglietto in arabo, ma non vuol dire…), le reazioni di Trump e della Clinton.
Poi altri servizi sugli accoltellamenti in Minnesota, 9 accoltellati e l’assalitore ucciso, dove si affrettano a scrivere che l’attentatore era sì americano, ma di origine somala.
Seguono le elezioni in Russia che hanno rafforzato Putin, e quelle in Germania, dove Frau Angela perde sempre più terreno. Infine Pontida, la Juve che perde e l’Inter che vince, gli altri risultati del campionato, l’ennesima brutta figura della Ferrari, le Paralimpiadi.
Il Giornale apre con la contestazione alla Boschi alla festa dell’Unità a Bologna (ma cos’hanno da festeggiare?), per il resto, le notizie come le altre testate.

E il raid in Siria con 62 soldati siriani MORTI? Solo su Repubblica ne parlano, DOPO tutte le altre notizie.
Lo stesso dicasi per i telegiornali
Un piccolissimo accenno e via!

Qui per gli attriti tra Obama e Putin e l’imperizia di chi dirige le operazioni in Siria (è inammissibile commettere errori del genere) si rischia grosso e l’informazione, mostrando tutte le sue carenze ma soprattutto la sua faziosità, sorvola…


Inviato dal Veloce promemoria


Analfabeti funzionali.

…ossia quelli che leggono ma non capiscono, oppure si fermano ad un titolo ad effetto senza nemmeno leggere l’articolo per intero.
Mi accorgo di averne tra i miei contatti fb, una in particolare che, in risposta ad un mio intervento in cui analizzando il fatto della povera Tiziana Cantone e do la responsabilità a chi ha diffuso in rete i suoi filmati, mi contesta addossando tutta la colpa alla ragazza apostrofandola con insulti vari e mi risponde postando questo link

https://nonsiseviziaunpaperino.com/2016/09/14/copromerite/

evidenziando questa parte

senza accorgersi che leggendo per intero l’articolo, in sostanza, mi si dà ragione in toto.

Riporto in parte qualche frase dall’articolo. Anche se volgari, riflettono in pieno il mio pensiero.

“Partiamo dal presupposto che uno che mette online un contenuto infamante senza il consenso della vittima (che sia o meno compreso un reato nell’equazione) è una merda. Senza giri di parole: è una merda, e basta.

Ma anche chi deride e condivide evitando accuratamente di empatizzare con la vittima ma simpatizzando coi carnefici, anche se non è una merda intera, ne è un discreto pezzo.”
(Omissis)
“Hai condiviso sghignazzando una cosa del genere? Sei un pezzo di merda.
Hai commentato con battutine pungenti? Sei un pezzo di merda.
Hai pensato “se l’è cercata”? Sei un pezzo di merda.
Non è tanto la risata che puoi esserti fatto nel privato al primo impatto con un qualsiasi evento, che sticazzi, non sto dicendo di non ridere delle cose ridicole. Certo, poi magari fermati a pensare. E poi magari fermati del tutto, prima di contribuire a rovinare la vita a qualcuno.

Perché in una società sana la vita rovinata ce la dovrebbero avere gli stronzi che umiliano, non gli umiliati, le cui disavventure private dovrebbero restare private, e in caso di diffusione a fare la parte del coglione non dovrebbe essere chi è dentro il video o la foto, ma chi è coglione davvero, ossia quelli che soffrono, a qualsiasi livello, di copromerite.”

MAI FERMARSI AL TITOLO AD EFFETTO.


Inviato dal Veloce promemoria


Privacy

Cavolo! (Eufemismo)
Ogni volta che firmo qualcosa, che sia un acquisto on-line o l’iscrizione ad un sito, appare la fatidica formula per il rispetto della privacy. Già mi rompo le scatole se scarico un’app sullo smartphone e Google o chi per esso avvisa che potrà accedere ai miei diari, fotografie, liste di amicizie ed archivi vari…
Ma vedere che il concetto di privacy venga violato impunemente SENZA ALCUN CONTROLLO da Facebook mi fa letteralmente infuriare.
Una persona viene privata della propria identità, dei propri dati sensibili senza che nessuno verifichi.
Lo stesso per quello che viene postato in rete, scientemente o meno.
I controlli infatti vengono affidati a degli algoritmi.
Algoritmo, questo sconosciuto, che stabilisce che un filmato hard possa comunque finire in rete anche senza il preventivo assenso di chi ne sia il protagonista mentre la foto di kim phúc sia considerata pedopornografica (foto celebre stampata su tutti i giornali dal 1972!) della quale ho parlato l’altro giorno.
E per questo la ripropongo


Inviato dal Veloce promemoria


Ci manchi…

“Tutte le bandiere, anche le più nobili, le più pure, sono sozze di sangue e di merda. Quando guardi i vessilli gloriosi, esposti nei musei, nelle chiese, venerati come cimeli dinanzi a cui inginocchiarsi in nome degli ideali, dei sogni, non farti illusioni: quelle macchie brunastre non sono tracce di ruggine, sono residui di sangue, residui di merda e più spesso merda che sangue. La merda dei vinti, la merda dei vincitori, la merda dei buoni, la merda dei cattivi, la merda degi eroi, la merda dell’uomo che è fatto di sangue e di merda. Dove c’è l’uno purtroppo c’è l’altra, l’uno ha bisogno dell’altra. Naturalmente molto dipende dalla misura del sangue versato, della merda schizzata: se il primo supera la seconda, si cantano inni e si innalzano monumenti; se la seconda supera il primo si grida allo scandalo e si celebrano riti propiziatori. Ma stabilire la proporzione è impossibile, visto che il sangue e la merda col tempo assumono uguale colore. (…) Non esiste impresa, nella storia dell’uomo, che non sia costata un prezzo di sangue e di merda”.
Da “Un Uomo”

Grazie Oriana Fallaci.


Inviato dal Veloce promemoria


i “nuovi” anziani :-)

Allora.

PC acceso,collegato al Samsung che fa da modem,copio film da una chiavetta da 64 GB non supportata dal lettore “vecchiotto” ad un’altra da 16 GB; nel frattempo mio marito chatta tramite il suo smartphone con il cugino su whatsapp mentre cerca dei titoli di film con l’altro mio cellulare (ASUS Zenfone, costa poco e vale altrettanto, ma mi serve solo per telefonare e su internet solo in caso di emergenza quando finisco i 10 giga del samsung ed utilizzo quindi gli altri 3 a disposizione con l’altro contratto).

‘sti “vecchi” tecnologici che trappolano con questi sistemi quando anni addietro iloro pari età scrivevano a mano con carta e penna! (che sono “over” si deduce dal fatto che collego PC allo smartphone con il cavetto USB anziché con il WI-FI 🙂 ).

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manganelli

http://tv.ilfattoquotidiano.it/2016/09/13/napoli-renzi-contestato-scontri-in-centro-tra-polizia-e-manifestanti/559652/

 

 

Sono sempre stata dalla parte delle Forze dell’ordine, ma questa volta purtroppo mi dissocio dal loro comportamento.

Non so quante volte si è lasciato che antagonisti, No-Tav, Blackbloc, Centri sociali e perfino tifoserie calcistiche sia italiane che straniere spadroneggiassero per le città danneggiandole, senza che le Forze dell’ordine facessero quasi nulla, mentre adesso dimostranti a volto scoperto, senza armi od oggetti contundenti vengono letteralmente aggrediti a manganellate solo perché contestano, a ragione,  il  premier.

Qualcuno ovviamente ha dato l’ordine… ma vedere questo comportamento mi fa male, molto male.

 


The sound of silence

Come promesso, ecco il video della mia canzone preferita.

Notare come il simpatico e bravo chitarrista tiene lo strumento, e dove ha sistemato la sigaretta 🙂