La vita è sogno, soltanto sogno, il sogno di un sogno (Edgar Allan Poe)

Archivio per 10 giugno 2016

Lambrate

Oggi giro a Lambrate, anche per trovare alcuni amici conosciuti tramite Facebook e con i quali abbiamo instaurato un buon rapporto.
Prima un aperitivo con Noemi e Fabri, suo marito, nei pressi della Stazione.

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Lambrate è un quartiere popolare, però mi piace molto, specialmente verso la zona di via Pascoli, fiancheggiata da graziose villotte.
Dopo il pranzo, ci siamo trovati con Betta, alla quale sono particolarmente affezionata in quanto, pur milanesissima fino alla punta dei capelli, è vissuta vari anni nella mia città, dove ha anche studiato, ed ha radici sudtirolesi.
Lei, come Noemi e Fabri, è una delle poche conoscenze che, da virtuali, ho trasformato in reali.
Non vedevo l’ora di incontrarla per fare quattro chiacchiere di persona , invece di sentirci per telefono o su whattsapp.
Il tram è il 33 (in alternativa il 23), con fermata in Piazza Leonardo da Vinci, in zona Città Studi.
È una zona che, curiosamente, ho conosciuto tramite i libri di Giorgio Scerbanenco, perché là abitava il protagonista di quattro dei suoi gialli, Duca Lamberti (Venere privata, Traditori di tutti, I ragazzi del massacro, I milanesi ammazzano al sabato).
Piazza Leonardo da Vinci è proprio davanti al Politecnico e recentemente, anche grazie alle lamentele dei residenti che venivano infastiditi dalle varie feste che vi si tenevano fino a notte fonda, con il conseguente strascico di sporcizia e degrado, l’intera zona è stata riqualificata. Ora è una bellissima oasi di verde, ed è stato bello vedere tolti studenti pranzare seduti sui prati, quasi facessero un affollato picnic.

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Un pomeriggio piacevole, all’Harp club, vecchiotto ma molto accogliente… Il tempo è volato in fretta, fin troppo, ma è sempre così quando lo trascorri con le persone che ti stanno a cuore…
(immagini da internet )


Inviato dal Veloce promemoria


Moda in volo

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Questa “mise” cancella decenni di moda e buon gusto che i nostri stilisti hanno fatto conoscere al mondo.
E quelle calze verdi, in pendant con borsa e guanti, sono semplicemente orrende. Le userei solo per impiccare lo stilista che le ha create. (E a proposito di cattivo gusto, non scherzano neppure le calze rosse!)
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