La vita è sogno, soltanto sogno, il sogno di un sogno (Edgar Allan Poe)

Archivio per 23 aprile 2016

Oggi, sabato

Nonostante le previsioni, la giornata è calda. Giro in maniche corte (come in questo ultimi giorni) quasi fosse estate, però in giro si vede ancora gente intabarrata quasi fosse inverno.
Pur essendo sabato, siamo dovuti andare comunque in centro per ritirare dei dvd che avevamo ordinato. Di solito nei giorni festivi e prefestivi evitiamo quella zona in quanto troppo frequentata. Infatti in piazza Duomo e Cordusio sembrava si fossero dati appuntamento non solo i turisti, ma anche quei milanesi rimasti in città timorosi del brutto tempo previsto per il ponte del 25 aprile.
Sembravano tanti “gruppi vacanze Piemonte”. Forse i più giovani non ricordano una vecchia pubblicità di una trentina di anni fa, con Nicola Arigliano che magnificava l’eccellenza del digestivo Antonetto. Avrei voluto postare il Carosello dell’epoca, però non sono riuscita a trovarlo.

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Dicevo allora: crocchi di turisti, ammassati dietro alle rispettive guide munite di bandierine, ombrelli, cartelli tenuti alti sopra alle teste per farsi ritrovare. Pure sul tram gruppi di tedeschi ed inglesi, che si selfavano a bordo del vecchio Carrelli 1928. Due Fräulein sulla trentina arricciano il naso quando sul mezzo sale un gruppetto di extracomunitari neri che si posizionano sul fondo. Una delle due sento che dice all’amica che quei ragazzi potrebbero spendere meno in ricariche telefoniche e più in sapone per lavarsi: in effetti nel tram si diffonde un odore piuttosto sgradevole e parecchi passeggeri aprono i finestrini.
A pranzo, la mia passione : i paccheri con melanzane di donna Titina, un locale che già frequentavamo quando c’era la precedente gestione. Ed ho già adocchiato la pizza che preparano là… sarà il mio prossimo assaggio.


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Davigo mi è antipatico, estremamente antipatico per via del suo giustizialismo di tipo giacobino, con utilizzo di metodi poco ortodossi, quali le intercettazioni telefoniche di tipo personale.
Ciononostante non posso dargli torto quando dice che tra i politici ci sono dei ladri. ( “I politici non hanno smesso di rubare, ma solo di vergognarsi”). Si può obiettare sulla quantità di disonesti, non tutti lo sono, non sul fatto che esistano. E non sono tutti di destra, come molti vorrebbero far credere.

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E nemmeno lo si può condannare per l’altra frase che ha detto, per cui un politico che ruba è peggio di un ladro. Certo, è peggio, perché a quel posto è stato eletto da cittadini che vogliono che siano salvaguardati i loro interessi, non quelli personali del politico in questione.
Ma è un po’ tutta la magistratura a dover essere riformata (in alcuni casi addirittura ripulita da alcuni elementi troppo politicizzati ), specie quando si tratta di INTERPRETARE alcune leggi e, guarda caso, spesso a sfavore della parte lesa. Quella magistratura sempre pronta a urlare agli attacchi alla propria indipendenza anche se si tratta di un doveroso blocco degli stipendi in un periodo in cui tutti sono chiamati a fare sacrifici.
Loro, i giudici, no.
Si ritengono inamovibili ed intoccabili, con privilegi ormai radicati nel tempo. Tanto sicuri della propria potenza da sovvertire perfino a volte il potere legislativo che spetta ESCLUSIVAMENTE al Parlamento.
Questa è l’Italia.
Poveri noi.


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400 anni fa

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