La vita è sogno, soltanto sogno, il sogno di un sogno (Edgar Allan Poe)

Archivio per novembre, 2015

1^ domenica di avvento

buttare-bucce-mandarino-fuocoIeri allora ho acceso la prima candela della corona dell’Avvento…ed il pensiero è ritornato fatalmente all’infanzia.

Il profumo dei rami di abete, l’aroma delle cortecce  di cannella arrotolate inserite tra le fronde, misto a quello delle bucce di arancia o mandarino messe a essiccare sulla stufa, dentro la quale crepitava la legna.

La fiammella della prima candela ondeggiava allegramente, sembrava quasi volesse danzare nella stanza oscurata per l’evenienza.

Attendevo la neve, guardando fuori dalle finestre appannate dal vapore. Anche l’atmosfera in casa era più intima: niente lampade intense come oggi, ma una luminosità soffusa.

Questi sono ricordi che restano, tradizioni acquisite da mia madre, che a sua volta le aveva ereditate da suo padre, e che io ho tramandato ai miei due ragazzi. In Natale allora diventa solo un’occasione per ricollegarci alle persone che amiamo, un legame di affetto indissolubile.

Ora l’abete non ha più lo stesso profumo e non c’è più la stufa per far seccare le bucce delle arance (sul termosifone non raggiunge lo stesso risultato, i vetri termici non si offuscano più e purtroppo anche molte delle persone che amiamo non ci sono più o sono lontane, ma questa consuetudine serve anche a tenerne vivo il ricordo.

vetro-appannato-scritte-finestra


Dolcezze

heindlmozartkugelnMozart Kugeln, ossia le palle di Mozart…

Ottimi cioccolatini con una copertura di cioccolato fondente e ripieni di marzapane con un cuore di crema di nocciole… Ogni negozio di pasticceria austriaco ha la sua personale ricetta, come pure le ditte dolciarie alle quali mi affido. Le più note sono la Mirabell, la Reber e la Heindl. Solitamente mi rivolgo a quest’ultima, ma è solo per gusto personale, in quanto sono tutte ugualmente buone. E per accompagnarle…ecco la più classica delle composizioni per pianoforte di Wolfgang Amadeus Mozart

 


Buona giornata

Apprezzare le piccole gioie della vita: bagno bollente, massaggio con olio di mandorle, infilarmi in un accappatoio riscaldato sul termosifone, bere un doppio caffè , leggere un messaggio su whattsapp di una cara amica e risponderle
… in sottofondo, Glenn Miller.
Tra poco, altro caffè con biscotti.
Buona domenica 🙂


Inviato dal Veloce promemoria


Avvento

…da Adventus, ossia venuta, arrivo.

Quindi il periodo in cui ci si prepara alla venuta del Natale.

A simboleggiare il trascorrere del tempo, si usa una corona di rami di pino intrecciati tra di loro, nella quale sono infisse quattro candele, ognuna delle quali verrà accesa in una delle domeniche che precedono il Natale. La corona, di forma circolare, indica l’eternità del tempo, come pure l’abete, con i suoi rami perennemente verdi.

corona avvento

Una leggenda narra che in queste domeniche un angelo scendeva dal cielo. Ciascuno di loro indossava una veste di colore differente. Il primo angelo è ricoperto da un manto blu, a simboleggiare pace e silenzio: poche persone si accorgono di lui, solamente le persone più sensibili che ascoltano il messaggio divino. Nella seconda domenica, arriva il secondo angelo, con una veste rossa che indica l’amore, ed in mano ha un cestino intessuto con i raggi del sole. Egli passa di casa alla ricerca dell’amore puro e, quando lo trova, lo depone nel cesto, lo porta nel firmamento dove l’amore verrà tramutato nella luce delle stelle. Il terzo angelo invece è vestito di bianco e in mano reca un raggio di sole, con il quale tocca il cuore della gente, portando gioia e felicità. Nell’ultima domenica arriva l’angelo simboleggiante l’amore profondo: la sua veste è colorata di viola, ed il suo compito è di annunciare l’arrivo di Gesù cantando una melodia ed accompagnandosi con una cetra dorata.


Tempo perso

tgempo3531134893_d122a13988_zNon soffro per aver perso determinate persone, ma per aver perso il mio tempo con loro.
Perché le persone non mi appartenevano, il tempo sì.

(Carl Gustav Jung)

Sei il posto più remoto in cui saprei nascondermi
Sei il taglio più profondo di un diamante puro

libero come un viaggiatore stanco

Il primo freddo dell’autunno

Del tempo perso a darci il tempo di rifarci

ne è pieno il mondo
Sei quel ricordo che riscrivo giorno dopo giorno
Sei l’emozione in cui mi perdo

un’onda che arriva a riva e sa come tornare
alle correnti a cui appartiene
Del tempo perso a darci il tempo di rifarci

ne è pieno il mondo

lasciarsi gli occhi addosso per dimenticarli lì
se avrò bisogno

Del tempo perso a darci il tempo di rifarci

ne è pieno il mondo

lasciarsi gli occhi addosso per dimenticarli lì
ne avrò bisogno

Arrendersi è come dire accontentarsi


Ostentazione

papa-francesco_h_partbC’è chi ostenta ricchezza,  solitamente in modo sfacciato, volgare, pacchiano, se ne fa vanto  e chi invece ostenta una FINTA povertà. Finta, perché il vero povero la sua miseria la vive di persona  e cerca anzi di mascherarla con dignità. Glielo si vede in faccia e nel corpo la fame che ha; lo leggiamo nei suoi stracci e nei cartoni in cui dorme, il freddo che prova nelle gelide giornate invernali; lo dimostra con il suo camminare schivo, quale a volersi rendere invisibile,  il pudore con il quale cerca  di celare il suo stato. 
Certo non dipende da lui, però mi sto stancando di leggere su vari post sulla “povertà del papa”, perché in pratica è uno che, pur disponendo di rendite,capitali e patrimoni ingenti decide di non usufruirne.

Invece orde di gente che tifa per il papa e ne spia ogni movimento: perché si porta la valigia da solo (con breviario e rasoio), perché accarezza un bambino (ma lo hanno fatto tutti), perché legge il quotidiano, perché ha scambiato il suo cappellino,  perché… perché… perché…
Lui un tetto sicuro sulla testa ce  l’ha, – anche se non è  un attico di  700 metri quadri – dotato di luce e gas, senza preoccupazione di canoni da pagare; ha i pasti, frugali quanto si vuole, però regolari. Ha calzature, vestiti,  cure mediche, usufruisce di viaggi a spese altrui, inclusi vitto e alloggio nelle sue trasferte,  ha telefono ed internet, ha pure l’auto per i suoi spostamenti  (utilitaria,  certo, ma pur sempre un’auto). Il vero povero tutto questo non ce l’ha.

Spogliarsi del crocefisso d’oro per metterne al collo uno di ferro, non fa di lui un “povero”, andare nelle bidonville e baraccopoli in mezzo ai poveri, nemmeno. Quel recarsi, tempo fa, da un ottico richiedendo una montatura poco costosa, neanche, perché ci sono persone che non posseggono nemmeno il necessario per vivere, figuriamoci un paio di occhiali, per quanto economici.

Quindi piantiamola di esaltare la “povertà” di questo papa che certo povero non è,  anche se vive con meno sfarzo dei suoi predecessori.  L’immagine di papa “povero” in pratica gli è stata cucita addosso, dalla gente, dai mass media…e chissà che, sotto sotto, magari un poco non se ne compiaccia.

 


pensiero

pensieri

Io amo gli spiriti liberi,
purché siano anche cuori liberi.
Per me il cervello non è altro
che le viscere del cuore.
Ciò che un cuore accetta,
il cervello deve digerirlo
e farne pensieri.

Friedrich Nietzsche

Faccio a pugni con te, poi ti vengo a cercare…benedico e ringrazio …e maledico il mondo com’è…e mi domando perché… …ti dovrei chiamare…tutte le volte che passi e ti fermi lontano… lontano da me. Sarà come sarà, se sarà vero sarà che mi nasconderai la fine del sentiero, però…ti leggo nel pensiero… Le mie chiavi di casa puoi tenertele tu,per trovarmi una stanza ed un letto in affitto…non mi servono più sarà che mi vedrai nascondermi, …durante il temporale,e rialzare la testa e bestemmiare, quando torna il sole…Sarà come sarà, …se sarà vero, …sarà come sarà……sarà che inciamperò da qualche parte e poi ripartirò da zero……però… …ti leggo nel pensiero…E chiedimi perdono per come sono…perché è così che mi hai voluto tu!Prendimi per il collo, prendimi per mano……che non mi trovo più. Torno a casa la notte, …e non mi lasciano entrare. E nemmeno ci provo a chiamarti per nome, e nemmeno ci provo a bussare…Ma tu davvero sai prendere il miele …e trasformarlo in pane……davvero sai pescare un uomo …caduto nel mare…Sarà come sarà, …se sarà vero…Sarà come sarà, e mi vedrai …davvero…Poco prima dell’alba, …quando il buio è più nero… …però…Ti leggo nel pensiero…Ti leggo nel pensiero…Ti leggo nel pensiero…

 


questione di cul…tura

image

Renzi…

“Non rinunceremo alla nostra libertà.
Combatteremo l’Isis a colpi di cultura (tanto i tornado li mandano gli altri ).”

Buoni di 500 euro a tutti i diciottenni (guarda caso in età da poter votare ed in periodo preelettorale) per concerti, visite a musei ed acquisto di libri.

Ragazzi… iniziate ad usufruire del buono comperando il Corano e andate tranquilli .

Noi intanto potremmo paracadute in Siria  Benigni e Dario Fo per istruire gli jihadisti.


Inviato dal Veloce promemoria


Notti bianche

 

splendida-luna-in-bianco-e-neroAllora senti che la fantasia, quella inesauribile fantasia, alla fine si stanca, si esaurisce in quella tensione permanente perché maturata, abbandona gli ideali presognati: essi cadono in polvere, si spezzano in frammenti; e se non esiste un’altra vita, allora ci tocca di costruirla con questi frammenti. Ma intanto l’anima chiede e desidera qualcosa di diverso… Invano il sognatore rovista nei suoi vecchi sogni, come fra la cenere, cercandovi una piccola scintilla per soffiarci sopra e riscaldare con il fuoco rinnovato il proprio cuore freddo, e far risorgere ciò che prima gli era così caro, che commuoveva la sua anima, che gli faceva ribollire il sangue, da strappargli le lacrime dagli occhi, così ingannandolo meravigliosamente.

Fëdor Dostoevskij, Le Notti Bianche

 

Notti bianche
sola nel mio letto
Ombre sul soffitto
Scendono su me…
Non è zolfo
ma nemmeno incenso
quel profumo intenso
che hai lasciato qui…
Non ci piango
ma ti amavo tanto
che ho scordato il mondo e me
per avere te…
Me ne andrò
col primo che
per la strada incontrerò
ci andrò
E con lui con lui farò
Quello che piaceva a te
a te
Oh ne avrò mille
mille e più di amanti
Mille notti bianche
per scordare te…
Oh si magari
lo potessi fare
soffrirei di meno ma
non mi riuscirà…
Me ne andrò
col primo che
per la mia strada incontrerò
ci andrò
E con lui con lui farò
Quello che mi hai insegnato tu
Oh tu
Si sta male
male da morire
se sapessi quanto tu
torneresti qui..


Vi auguro sogni a non finire

sogno_sogni

Vi auguro sogni a non finire,
la voglia furiosa di realizzarne qualcuno.
Vi auguro di amare ciò che si deve amare
e di dimenticare ciò che si deve dimenticare.
Vi auguro passioni,
vi auguro silenzi,
vi auguro il canto degli uccelli al risveglio
e risate di bambini.
Vi auguro di resistere all’affondamento,
all’indifferenza,
alle virtù negative della nostra epoca.
Vi auguro soprattutto di essere voi stessi.

Jacques Brel,


Confusione

 

caos1Qualcosa non mi torna…qualcosa non mi quadra…ho solo tanta confusione

se io,

.vegana, sostengo le nostre tradizioni culinarie iniziando dai prosciutti.

…indipendentista e federalista, difendo i confini della mia nazione, anzi del mio stato

 

…europeista, aborro questa Europa che è solo una emanazione dei poteri finanziari


…anticomunista convinta e viscerale, tifo Putin (ammesso che Putin dia ancora comunista)

…da sempre filoamericana, ora a causa di Obama non parteggio più per loro

un tempo pacifista, sono diventata una guerrafondaia

…laica, mi vedo costretta a difendere presepi e canti natalizi (e a tale proposito, visto che dava fastidio a qualcuno, ecco l’Adeste fidelis)

 

 


Timori

su24-russo

Dire che sono preoccupata è poco.

Sembra che l’ordine di attaccare il SU-24 russo sia partito direttamente dal premier turco Ahmet Davutoglu. Non me ne intendo molto, a credo che quando viene violato lo spazio aereo di una nazione, un paio di caccia si alzano in volo per affiancare il velivolo che ha sconfinato per scortarlo fuori dai confini. In questo caso, ciò non è avvenuto. I turchi dicono di avere avvisato il jet russo, i russi negano ciò. Davutoglu, se è vero che ha dato direttamente l’ordine, si è comportato in maniera assurda, perché altre volte si sono verificate violazioni dello spazio aereo e nessuno si è mai sognato di abbattere un aereo che non rappresenta una minaccia contro la propria nazione. Per me è chiaro l’intento di voler provocare Putin per poi eventualmente addossargli la colpa di una eventuale reazione, senza pensare alle conseguenze di un tale atto.

Sembra però che la ragione stia dalla parte dei russi, in quanto il jet sarebbe caduto nella zona di Latakia, una località situata lungo la costa mediterranea nella zona nord occidentale della Siria. Dei due piloti, eiettatisi dal velivolo, uno sarebbe morto, l’altro disperso, se non addirittura caduto nelle mani dei ribelli anti-Assad.

Aggiornamento

pilota russoUno dei due piloti russi è stato abbattuto mentre stava ancora scendendo con il paracadute, ed è atterrato già morto. I ribelli siriani (anzi, le bestie) si sono accanite sulla sua salma.

Quindi gli aggrediti a questo punto sarebbero i russi, ed i turchi si sono comportati da incoscienti (spero, perchè se il fatto dovesse essere voluto, sarebbe assai grave).

Ma la Turchia cosa ci sta a fare nella Nato? Cosa aspettiamo a sbattere fuori un alleato tanto scomodo che parteggia nemmeno tanto velatamente per gli appartenenti all’Isis? Sembra che la priorità dei turchi sia bombardare i curdi e combattere Assad…di tutto il resto se ne fregano altamente, anche a costo di scatenare un conflitto con gli alleati. A loro sta stretto il fatto che la Francia abbia affiancato la Russia nei bombardamenti a Raqqa e che tra poco a loro si unirà pure la Gran Bretagna. Noi italiani invece continuiamo tranquillamente a tergiversare…


Così noi non andremo più vagando

luna (3)

Così noi non andremo più vagando
Tanto tardi nella notte, anche se ancora
Come sempre ama il cuore e come sempre
Splende la luna.

Perché la spada consuma il fodero
E dall’anima il petto è consumato;
Deve aver posa il cuore per rivivere
E riposare amore.

Benché la notte sia fatta per amare
E troppo presto il giorno ritorni,
Pure noi non andremo più vagando
Al lume della luna.

George Byron


Non me lo spiego

 

RICERCA-RAPPRESENTANTI-DI-LISTA2Sempre più perplessa relativamente a chi sceglie il Movimento 5 Stelle…

Dicono che vogliono la vera democrazia…e per tale cosa intendono? Le votazioni via Web…

E allora come ci si comporta con chi non ha, o non vuole internet? Chi ci assicura che i profili di chi vota non vengano hackerati, falsando i risultati delle votazioni? E chi assicura che le votazioni stesse non vengano viziate da brogli informatici?

Poi… i simpatizzanti sono informati sui programmi di politica estera del movimento? (vedi ad esempio un Di Battista che vuole “dialogare” con Isis), sui loro programmi economici (dopo gli 80 euro di Renzi arriverebbe il reddito di cittadinanza…sai che pacchia per certuni), sull’immigrazione (a proposito della quale un giorno dicono una cosa e il giorno dopo esattamente l’opposto), sulla politica energetica (non è possibile continuare con le energie “rinnovabili” che costano troppo e rendono poco, inoltre sviliscono il paesaggio: urge passare al nucleare ), l’ordine pubblico, per ilquale vogliono aumentare i fondi, ma se si tratta, come NoTav, di dare addosso alle forze dell’ordine mica si tirano indietro… Insomma sono un coacervo di gente senza le idee chiare, anzi davvero confuse: un misto di “rossi” mancati, di “verdi” sfioriti misti ad altri con idee più o meno radicaleggianti.

Già tra gli eletti ho notato un alto tasso di teste di cavolo, che sembra stiano svegli di notte per studiare le stupidaggini più fantasiose… Per un paio di persone in gamba ce ne sono un sacco da eliminare senza pietà. D’accordo, sono state scelte “democraticamente” sul web…Io direi piuttosto “raccattate”, visto il loro livello di competenza. Si riempiono la bocca con le parole “Onestà. Onestà”, ma scettica come sono dico solo diamo tempo al tempo e si dimostreranno tale e quale agli altri…in fondo sono italiani pure loro e mica vorranno disattendere lo sport nazionale di tanti politici nostrani…

L’onestà (ammesso che ci sia e soprattutto che resista) non è sufficiente a formare un bravo amministratore e un bravo politico… E, vedendo in che mani siamo, tremo al pensiero che possa vincere alle politiche.


Lui è “social”

matteo-renzi-selfie_MGZOOM

Quindi, se vediamo un terrorista per strada, fermiamolo, facciamoci un selfie assieme a lui ed inviamolo a Renzi, su Twitter, Facebook, WhatsApp…

perché poi Matteo “tagga”…

Ed io gli dico

Taggati… al tram”


Not in my name

Ieri,  come in altre città italiane,  si è svolta la manifestazione dei musulmani  residenti nel nostro paese contro il terrorismo. 

Con ciò si sarebbe intesa anche una presa di posizione contro gli islamici che hanno effettuato gli attentati a Parigi,  con il loro tragico epilogo. 
Chiaro?
Qui parlo solo di Bolzano, che è la mia realtà.  In Alto Adige risiedono 14mila musulmani.  Non so quanti esattamente vivano nel capoluogo: facciamo il 25%, ossia 3.500, perché nei piccoli centri di montagna è improbabile che ce ne siano, almeno di quelli “regolari”. 

Quanti credete che siano scesi in piazza a “protestare “? 
Già il 10% sarebbe stato un numero discreto. 
Invece no. Poco più di una cinquantina, la maggior parte donne e bambini

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e qualche uomo, cui si sono aggiunti i soliti sfigati sventolatori di bandiere arcobaleno. 

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Ciliegina sulla torta. 


Su alcuni cartelli che c’era scritto?
“NOT IN MY NAME.  STOP THE WAR”

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E su altri:
“NOT IN MY NAME BOMBARDING SYRIA “.

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Naturalmente con le false foto relative a morti dello scorso anno. 

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La guerra?  ma la manifestazione non era contro il terrorismo? 


Capito? 


Questi sono i musulmani “moderati”.


A questi non interessano i morti di Parigi,  ma solo i bombardamenti in Siria. Nessuna chiara presa di posizione e dissociazione dal terrorismo;  nessuna menzione delle vittime.  

Qualcuno ha detto che erano pochi coraggiosi, perché gli altri avevano paura delle ritorsioni dei loro correligionari.Nulla di più falso, perché la manifestazione a carattere nazionale era stata promossa dagli imam e dall’UCOII.

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Questa,  senza chiamarla “falsità “, posso denominarla come “Ambiguità “.


Dio? Dio!

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Riprendo un appunto che ho pubblicato qualche giorno fa, il 14 novembre, giorno successivo all’attentato di Parigi.

Come si fa a credere in Dio?

Difficile pensare che esista, se permette che vengano effettuate tante atrocità.
Dicono che sia uno, quindi  che il suo nome sia Dio, Jahve,  Allah o qualsiasi altro non ha importanza. 

Dicono che le responsabilità siano solo umane  e che noi  siamo  dotati di libero arbitrio, quindi  liberi di scegliere tra bene e male. Siamo perciò responsabili delle nostre azioni.

Ma che colpa hanno quelle persone che sono oggetto della malvagità di altre persone? Loro non hanno avuto la possibilità di scegliere, hanno solo dovuto subire.


Come fa un Essere perfettissimo a permettere che bimbe che dovrebbero solo pensare ai giochi ed alla scuola vengano  rapite e stuprate, che innocenti debbano subire una morte orrenda per mano di altri “umani” (?), che genitori uccidano i figli e viceversa, mentre persone immonde e malvage invece sopravvivono, e bene, alle loro vittime?


Ed i miracoli?

Per mio conto sono solo un esercizio di raffinata tortura, nei migliore dei casi una  lotteria,  una ruota della fortuna. Perché  alcuni dovrebbero essere ritenuti più  meritevoli di altri, anche se tra gli “altri ” ci sono persone credenti e pie, magari più dei miracolati stessi?

No, non è un miracolo di Dio che ci ha fatto perdere un aereo che poi sarebbe esploso, o che ha fatto inceppare l’arma di un terrorista: è solo il caso…la nostra vita è determinata solo dal caso.

Allora… scrivevo il 14 di novembre, non siamo noi la creazione di Dio, ma è Dio ad essere una nostra creazione.

Lasciamo perdere le primitive personificazioni dei fenomeni atmosferici, verso i quali i nostri antenati provavano un misto di timore reverenziale e curiosità.

Dio, l’unico, è stato creato da noi perché ne sentivamo l’esigenza, ma essendo umani, gli abbiamo spesso attribuito anche sensazioni e comportamenti umani.

Abbiamo creato Dio per un’esigenza di protezione, per un senso di sicurezza, per salvarci dai nostri nemici qualora noi ci fossimo comportati in maniera acconcia da ottenere i suoi favori.

Abbiamo creato Dio per l’esigenza della giustizia, in grado di distinguere il bene dal male.

Abbiamo creato Dio per la nostra esigenza di spiritualità e soprattutto per dare un senso alla nostra esistenza, che dovrebbe poter continuare oltre la morte terrena.

Ma ecco che allora abbiamo mischiato pure le carte in tavola. Il Dio giusto e protettivo è diventato anche vendicativo nei confronti di chi non crede in Lui e/o lo combatte; la vita oltre la morte è diventata un luogo o di eterne delizie o di perpetue dannazioni.

Perché, se davvero ci fosse un unico Dio, e fosse davvero come ce lo siamo immaginato, non permetterebbe che gli uomini si massacrino come hanno fatto fino ad oggi, e soprattutto,se fosse giusto come ce lo immaginiamo, salverebbe gli innocenti e punirebbe quegli assassini.  

Per non dover credere in un Dio imperfetto,allora, meglio essere agnostica. Tanti nei momenti difficili hanno trovato nella fede conforto: io l’ho trovato innanzitutto in me stessa e poi nelle persone che più mi sono vicine.

Ed allora, se davvero Dio esiste, spero che capisca questo mio sfogo.

 

Dio del cielo se mi vorrai 
in mezzo agli altri uomini mi cercherai 
Dio del cielo se mi cercherai 
nei campi di granturco mi troverai. 
Dio del cielo se mi vorrai amare 
scendi dalle stelle e vienimi a cercare 
Dio del cielo se mi vorrai amare 
scendi dalle stelle e vienimi a cercare. 
Le chiavi del cielo non ti voglio rubare 
ma un attimo di gioia me lo puoi regalare 
le chiavi del cielo non ti voglio rubare 
ma un attimo di gioia me lo puoi regalare.
Dio del cielo se mi vorrai amare 
scendi dalle stelle e vienimi a cercare 
Dio del cielo se mi vorrai amare 
scendi dalle stelle e vienimi a cercare. 
Senza di te non so più dove andare 
come una mosca cieca che non sa più volare 
senza di te non so più dove andare 
come una mosca cieca che non sa più volare. 
Dio del cielo se mi vorrai amare 
scendi dalle stelle e vienimi a salvare 
Dio del cielo se mi vorrai amare 
scendi dalle stelle e vienimi a salvare. 
E se ci hai regalato il pianto ed il riso 
noi qui sulla terra non lo abbiamo diviso 
e se ci hai regalato il pianto ed il riso 
noi qui sulla terra non lo abbiamo diviso. 
Dio del cielo se mi vorrai amare 
scendi dalle stelle e vienimi a cercare 
Dio del cielo se mi vorrai amare 
scendi dalle stelle e vienimi a salvare. 
Dio del cielo se mi cercherai 
in mezzo agli altri uomini mi troverai 
Dio del cielo se mi cercherai 
nei campi di granturco mi troverai. 
Dio del cielo io ti aspetterò 
nel cielo e sulla terra io ti cercherò.


Libertà

marianneLibertà

Sui miei quaderni di scolaro
Sui miei banchi e sugli alberi
Sulla sabbia e sulla neve
Io scrivo il tuo nome

Su tutte le pagine lette
Su tutte le pagine bianche
Pietra sangue carta cenere
Io scrivo il tuo nome

Sulle dorate immagini
Sulle armi dei guerrieri
Sulla corona dei re
Io scrivo il tuo nome

Sulla giungla e sul deserto
Sui nidi sulle ginestre
Sull’eco della mia infanzia
Io scrivo il tuo nome

Sui prodigi della notte
Sul pane bianco dei giorni
Sulle stagioni promesse
Io scrivo il tuo nome

Su tutti i miei squarci d’azzurro
Sullo stagno sole disfatto
Sul lago luna viva
Io scrivo il tuo nome

Sui campi sull’orizzonte
Sulle ali degli uccelli
Sul mulino delle ombre
Io scrivo il tuo nome

Su ogni soffio d’aurora
Sul mare sulle barche
Sulla montagna demente
Io scrivo il tuo nome

Sulla schiuma delle nuvole
Sui sudori dell’uragano
Sulla pioggia fitta e smorta
Io scrivo il tuo nome

Sulle forme scintillanti
Sulle campane dei colori
Sulla verità fisica
Io scrivo il tuo nome

Sui sentieri ridestati
Sulle strade aperte
Sulle piazze dilaganti
Io scrivo il tuo nome

Sul lume che s’accende
Sul lume che si spegne
Sulle mie case raccolte
Io scrivo il tuo nome

Sul frutto spaccato in due
Dello specchio e della mia stanza
Sul mio letto conchiglia vuota
Io scrivo il tuo nome

Sul mio cane goloso e tenero
Sulle sue orecchie ritte
Sulla sua zampa maldestra
Io scrivo il tuo nome

Sul trampolino della mia porta
Sugli oggetti di famiglia
Sull’onda del fuoco benedetto
Io scrivo il tuo nome

Su ogni carne consentita
Sulla fronte dei miei amici
Su ogni mano che si tende
Io scrivo il tuo nome

Sui vetri degli stupori
Sulle labbra intente
Al di sopra del silenzio
Io scrivo il tuo nome

Su ogni mio infranto rifugio
Su ogni mio crollato faro
Sui muri della mia noia
Io scrivo il tuo nome

Sull’assenza che non desidera
Sulla nuda solitudine
Sui sentieri della morte
Io scrivo il tuo nome

Sul rinnovato vigore
Sullo scomparso pericolo
Sulla speranza senza ricordo
Io scrivo il tuo nome

e per la forza di una parola
io ricomincio la mia vita
Sono nato per conoscerti
per nominarti

Libertà

(Paul Eluard)
nato a Saint Denis


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Guerra di civiltà

Guerra di civiltà

Partita Turchia-Grecia

Fischi durante il minuto di silenzio e grida “Allah akbar “.

Partita Inghilterra-Francia

Anche gli inglesi cantano la Marsigliese

Tutto un altro mondo


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Re – azione

Re – azione

Guerra di religione?
Scontro di civiltà?
Ritorsione “storica”?
Interessi economici?
Pazzia di psicopatici pericolosi?

Non me ne frega nulla.

Tu mi attacchi, io ti stermino.


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Moderazione

porcellana_www.tdlf.ru-serviz-chaynyy-shatrovaya-poyushchiy-sad-6_22Per alcuni la vita è un esercizio
di moderazione,
un servizio della migliore porcellana
risparmiato per le occasioni speciali,
ma considerando qualcosa come la
morte, cosa importa se uno sembra
matto di quando in quando
o se ce la mette tutta
o se si appassiona con troppo fervore?

Diane Ackerman

 


fiaccolata

Una serata irreale, ieri sera.

Ci siamo ritrovati in piazza Walther, con le bancarelle del mercatino in allestimento alle nostre spalle, in un angolo della piazza il grande albero natalizio ancora privo di luci ed addobbi. Anche se l’organizzazione è stata fatta da un partito, non abbiamo voluto bandiere, gagliardetti od altro, perché era aperta a chiunque volesse partecipare e non volevamo strumentalizzazioni politiche di nessun genere.

Ai primi rintocchi delle campane del Duomo, alle ore 19, avevamo già acceso tutte le nostre candele e siamo rimasti in silenzio fino a quando il campanile non ha suonato il quarto. Gli autobus ed i taxi continuavano a scorrere,qualche passante incuriosito chiedeva informazioni ai due poliziotti o ai due carabinieri che ci avevano assegnato come servizio d’ordine. Intorno a noi solo cineoperatori e fotografi… È stato un quarto d’ora di grande commozione, per commemorare le vittime delle stragi di Parigi, un piccolo gesto, un piccolo, lungo silenzio perché di parole ne sono state pronunciate fin troppe.

 

http://www.ilgiornoaltoadige.it/?p=60421

 

 


Ricordo

Ricordo
Questa sera riunione con fiaccolata in piazza Walther per commemorare le vittime di Parigi. Quindici minuti di silenzio.
Sono state dette fin troppe parole.


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Parere molto personale

Parere molto personale
Considero i pacifisti molto più deleteri dei guerrafondai, perché davanti ai pericoli si faranno trovare totalmente impreparati, pregni solo delle loro utopistiche opinioni.
Ed oggi ho sentito in TV la frase più stupida, mentre trasmettevano l’immagine della povera Valeria “combatteremo la violenza con il suo sorriso”….
Certo, venite tutti a massacrarci, vi accoglieremo a braccia aperte.


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