All’italiana
All’italiana
La solita soluzione all’italiana.
Martina Levato può vedere il figlioletto neonato per un po’ di tempo ogni giorno, sotto controllo del personale di sorveglianza, però non può allattarlo per evitare che si crei il meccanismo biologico e psicologico dell’attaccamento materno.
Fino ad ora mi sono astenuta dal commentare questo caso.
Per mio conto avrei proibito assolutamente alla madre di vedere il bimbo: se taglio ci deve essere, che sia netto, deciso. Quali garanzie può dare una “madre” simile?
Non è stata incarcerata per un reato qualunque, ma per aver sfregiato con acido muriatico un suo precedente fidanzato per “purificarsi”, ed aveva detto che anche il bambino una volta nato avrebbe dovuto essere purificato! Oltretutto ci sono fondati sospetti che siano stati commessi altri due gesti del genere. E con queste premesse bisognerebbe lasciare una creatura inerme alle cure di una persona mentalmente instabile? Lo stesso dicasi per il padre, istigatore del folle gesto che ebbe parte attiva aggredendo un giovane con un martello. Mettere “biologicamente” al mondo una creatura, non significa automaticamente diventare genitori ed acquisire l’istinto materno e paterno.
Affidare il bambino alle cure dei nonni di lui o di lei? Se hanno creato simili “mostri”, non è che si possa fare molto affidamento nemmeno su di loro, anche perché in futuro il piccolo conoscerà i genitori e scoprirà i loro trascorsi: quali traumi proverà allora? Spero quindi che il Tribunale dei minori decida al più presto, e non dopo mesi, per l’adozione del piccolo…
Mi sono sentita riprendere su un sito dove avevo espresso questa mia opinione, perché, mi si obiettava, il bimbo per crescere ha bisogno del latte materno. Se così fosse, basterebbe riempire un biberon col latte della madre biologica estraendolo con il tiralatte. Oppure, in alternativa,ci sono i latti artificiali che, a quanto mi consta, hanno nutrito vari bambini e non credo che tutti abbiano sofferto di carenze affettive. Il bisogno primario del bambino, quello che davvero è importante, è che possa crescere in un ambiente sereno: non è detto che ogni donna che mette alla luce un figlio sia poi anche “madre” nel vero senso della parola,ossia capace di dare affetto, protezione, di saper riconoscere i suoi bisogni.
A parer mio poi, le richieste di Martina Levato e Alexander Boettcher di essere affidati alla comunità di don Mazzi sanno tanto di excamotage dei difensori per evitare il carcere ai propri assistiti. Ed in questa Italietta che diventa sempre più buonista, diventiamo invece sempre più fessi!
Poesia facile
Pace non cerco, guerra non sopporto
tranquillo e solo vo pel mondo in sogno
pieno di canti soffocati. Agogno
la nebbia ed il silenzio in un gran porto.
In un gran porto pien di vele lievi
pronte a salpar per l’orizzonte azzurro
dolci ondulando, mentre che il sussurro
del vento passa con accordi brevi.
E quegli accordi il vento se li porta
lontani sopra il mare sconosciuto.
Sogno. La vita è triste ed io son solo.
O quando o quando in un mattino ardente
l’anima mia si sveglierà nel sole
nel sole eterno, libera e fremente.
Dino Campana
(da Canti Orfici)
20 agosto 1885 -1 marzo 1932
nell’anniversario della morte
Cosa ne pensate?