La vita è sogno, soltanto sogno, il sogno di un sogno (Edgar Allan Poe)

Solito parere personale

Mare nostrum prima, Triton adesso.

Ma i morti continuano ad aumentare a dismisura.

No, io non mi sento in colpa per questi morti, nemmeno un po’.

Colpevoli sono gli scafisti che imbarcano questa gente, colpevoli sono le organizzazioni che li allettano a venire qui, colpevoli sono quanti lucrano su queste situazioni, ONLUS in testa, gestite in maniera molto equivoca, colpevoli i nostri governi e governanti, che invece di porre un freno e bloccare gommoni e carrette del mare vanno a prenderli fin quasi sulle coste libiche.

Colpevole infine l’Europa che ci chiede di salvarli (il che significa pure andarli a prelevare come scritto sopra) pretendendo però che sia l’Italia a farsi carico dei passaggi successivi; identificazione – spesso impossibile – e detenzione nei centri di accoglienza con relativo mantenimento.

Perché allora io (una persona comune) dovrei sentirmi in colpa?

La stessa Frontex (l’agenzia europea che coordina le azioni per il controllo delle frontiere esterne della Comunità Europea) aveva ammonito non molto tempo fa la nostra nazione in quanto le zone di operazione delle missioni Triton si sono addentrate ben oltre le 30 miglia marine che delimitano le acque internazionali.

http://www.internazionale.it/opinione/stefano-liberti/2015/02/11/frontex-italia-salvataggi

Ci dicono che l’Italia viene finanziata dalla comunità europea per le operazioni di recupero degli immigrati, ma queste somme a malapena coprono le spese di pattugliamento e recupero, quindi il mantenimento dei clandestini, una volta sbarcati, è una perdita considerevole quasi completamente a nostro carico. Poi chissà perché moltissimi migranti, pur potendo approdare su coste di altri paesi mediterranei, rifiutano quelle destinazioni richiedendo espressamente di venire in Italia: logico, qui hanno vitto, alloggio,ricarica telefonica, una sommetta iniziale per i primi tempi senza dover fare assolutamente nulla; inoltre, come dimostrato da vari servizi, è assai facile evadere dai centri di accoglienza e far perdere le proprie tracce.

Poi un’ultima considerazione: alcune categorie di “migranti” (non considero quindi i VERI rifugiati politici), sembrerebbe ovvio che rimangano a casa propria imparando ad organizzarsi da soli per migliorare la loro società, mutando la propria mentalità, cambiando eventualmente i propri governanti.

Devono smetterla insomma di fare gli eterni bambini, lamentandosi e pretendendo sempre con la scusa del razzismo.

Invece i nostri benpensanti, Letta e Boldrini in testa, stanno prendendo nuovamente in considerazione l’idea di terminate Triton e ricominciare con Mare Nostrum, abbandonando le operazioni di controllo (?) delle frontiere (cosa che, come si è visto, non è mai stata fatta, accogliendo e “salvando” migliaia di clandestini) riprendendo le operazioni di carattere umanitario.

Aspettiamo…

http://www.ilpost.it/2015/02/11/differenza-mare-nostrum-triton/

16 Risposte

  1. maximwalker

    Argomento controverso che cozza con la me razionale e quella umana. Credo che alla fine per quanto ci si possa lamentare o apprezzare (in generale non si può apprezzare, io non sono sfavorevole ma l’Italia manco i recuperi fa bene), la decisione non è nostra ed è l’Italia che doveva chiedere di più. Non sappiamo farci rispettare. Siamo cani che abbaiano (se abbaiano) con la coda tra le gambe e le orecchie abbassate.

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    13 febbraio 2015 alle 08:09

    • Accogliere indiscriminatamente troppa gente, aiutarla al momento e poi abbandonarla a se stessa rendendola facile preda della criminalità, per mio conto è semplicemente demenziale se non addirittura criminale. Come mettere al mondo un figlio e, non essendo in grado di mantenerlo, abbandonarlo al primo angolo di strada. È la cooperazione internazionale che deve agire con interventi mirati sul posto, ma pure gli africani devono metterci del loro.

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      13 febbraio 2015 alle 08:48

      • maximwalker

        Non la calcolo molto nel modo di “mettere al mondo”. Il punto è che se ti metti nel loro panni lo faresti anche tu per sopravvivere. Lì c’è guerra, violenze e cose indicibili e inimmaginabili. Umanamente chiunque se ne andrebbe, e se qualcuno in difficoltà ti chiede “aiuto” e tu sai che non puoi aiutarlo completamente ma solo tendergli la mano, guardi altrove o la tendi comunque? Per quel poco che puoi?

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        13 febbraio 2015 alle 09:27

        • …..e se qualcuno in difficoltà ti chiede “aiuto” e tu sai che non puoi aiutarlo completamente ma solo tendergli la mano, guardi altrove o la tendi comunque? Per quel poco che puoi? …….se significa solo allungare l’agonia allora sarebbe meglio fare come con i cavalli azzoppati.
          Sono stato a Milano in questo week end. C’era proprio bisogno delle decine di venditori ambulanti da Piazza Duomo, tutto Corso Vittorio Emanuele, Piazza San Babila e zone limitrofe. E’ così che li aiutiamo? A vivere magari 50 anni sfruttati da qualcuno che importa (chissà come) oggetti inutili che loro cercano di vendere a chiunque? E quello che deve importi per forza di acquistare una rosa? E quello che ti lega il braccialetto al braccio dicendo che è gratis e poi vuole una offerta? E quello che ti vende libri, quello che lava il vetro dell’auto, quello che vive accanto alle macchine per i biglietti della metro e ti aiuta (anche se non ne hai bisogno) e pretende la mancia? E decine di altre situazioni.
          Ripeto la domanda: C’era proprio bisogno di portare qui questa gente e “metterla sulla strada”? E come facevamo prima quando non c’erano? Come si viveva?
          Meglio.

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          15 febbraio 2015 alle 18:05

          • Sono a Milano pure io in questo periodo. È proprio come dici. A che serve farli arrivare qui in Italia e poi disinteressarsi di ciò che faranno. È per questo che ho fatto l’esempio di chi mette al mondo un figlio e poi lo abbandona perché non è in grado di provvedere alle sue necessità. Triste, ma vero. Non è egoismo, ma una semplice constatazione.

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            15 febbraio 2015 alle 18:14

          • maximwalker

            Quindi lasciamoli morire in guerra? Loro sanno cosa accadrà una volta venuti qui, ma scelgono di venire uguale perché dove stanno la morte è la migliore cosa che potrebbero passare.
            Tu, se stessi in un paese dove ti violentano, ti danno fuoco viva o ti bombardano, non te ne andresti?
            Il tuo è un modo di vedere, il mio un altro.

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            15 febbraio 2015 alle 18:37

          • maximwalker

            E comunque il male dell’italia non sono gli immigrati ma gli italiani stessi.
            E no, non si stava meglio.

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            15 febbraio 2015 alle 18:38

            • Convieni però che non possiamo accogliere tutti

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              15 febbraio 2015 alle 21:39

              • maximwalker

                Certo, per questo dico che il problema sono gli italiani. Buoni a lamentarsi ma inutili. Perché il problema immigrazione riguarda tutta l’Europa ed è l’Italia che deve farsi valere e far notare che da sola non ce la fa. Dovrebbero aiutare tutti.
                Ma non viviamo in un mondo perfetto.

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                15 febbraio 2015 alle 21:49

                • Allora specifichiamo. Non gli italiani ma i governanti italiani

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                  15 febbraio 2015 alle 22:15

  2. Ma vedi Maximwalker il fatto è che stiamo subendo una passiva infiltrazione a tutti i livelli. Dal venditore ambulante a quello che scala classi e gerarchie o che acquista aziende italiane. La differenza con noi è che loro sono coesi da questo fondamentalismo religioso a noi estraneo e per esso sano disposti a morire. Sarà ignoranza ma è efficace. Come quando i viet-cong combattevano contro gli americani usando tecniche di guerriglia contro cui l’esercito più potente del mondo non poteva fare nulla. E infatti i viet-cong hanno vinto. In quel caso erano coesi dal patriottismo; oggi dalla religione il che è forse anche peggio. Non ci vorrà molto che anche l’Italia conoscerà i primi attentati, i primi sgozzati sul suolo italiano e non potremo prevederlo e non potremo fermarlo. A quel punto come dovremo leggere la cosa? Che i governi e i cittadini pro accoglienza danno più valore al benessere di questi “rifugiati” rispetto a chi è nato e vive in Italia da sempre (e li mantiene)?
    E non ha importanza che si sia già alla seconda o terza generazione e che gli attentatori siano già nati in Italia; quelli rimangono sempre gli stessi. Come una società segreta; con la loro religione, con la loro lingua e con le loro credenze (l’infibulazione è praticata anche in Italia, non lo sapevi? Ti piacerebbe avere in casa un osservante di tale pratica)?
    Quindi non solo li abbiamo già in mezzo a noi ma li stiamo facendo rimpolpare, Non si integreranno mai; non ci sono punti di contatto né scambi. Non vogliono adeguarsi solo infiltrare. Come il cancro. E come il cancro vanno combattuti fino all’ultima cellula. O se proprio non vogliamo combatterli allora facciamo una corretta prevenzione facendo indossare un mega preservativo all’ Italia sotto forma di una legge che la sinistra non varerà mai altrimenti finirebbe “…un guadagno che nemmeno la droga ti può dare” (Frase intercettata nei dialoghi del criminale Carminati & compari politici e faccendieri ad essi legati).

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    16 febbraio 2015 alle 08:31

    • Bisogna essere realisti anche dal punto di vista umanitario.
      Come se si fosse su una zattera e si potessero imbarcare solo un paio di persone: ne accogli di più, e si affonda tutti.
      Poi non tutti i migranti sfuggono da guerre e violenze. Certo, ci sono anche alcune donne, alcuni bambini. Però la maggior parte sono giovani che potrebbero davvero restare nel loro paese e combattere per cercare di cambiare le cose. Infine; perché scelgono di sbarcare solo in Italia, anche quando avrebbero la possibilità di sbarcare altrove? (Malta, ad esempio).

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      16 febbraio 2015 alle 08:46

  3. mario parolai

    Ciao Lore
    bg . ottime osservazioni le ultime tue . In effetti giorni fa’ passando dall’agenzia per prenotarmi le prossime vacanze pasquali son dovuto mettermi in coda per un bel po’ .
    Non ci crederai Lore ma gran parte di quei giovani dei quali scrivi erano prima di me ed hanno scelto Lampredusa per provare l’ebbrezza della gita in gommone ………………. ma DAIIIIIIIIIIII.
    Ciao Lore bg

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    19 febbraio 2015 alle 07:13

  4. mario parolai

    ancora ciao Lore
    I primi cinesi li ” importo’ ” La Pira qui’ da noi gia’ nel 51 .
    Pensa te da quanti giorni stanno ancora qua’ .
    Credo sia fuori dubbio chiamarli connazionali ………
    Nel comune dove abito , poco piu’ di 20.000 anime , dico che non e’ facile incontrare , passeggiando , piu’ di 3 “italiani” di seguito……
    All’anagrafe ci sono : russi (o russe….) ucraini lituani estoni polacchi ungheresi cechi slovacchi tedeschi svizzeri francesi inglesi spagnoli
    macedoni albanesi romeni bulgari croati serbi bosniaci greci cinesi indiami giapponesi americani brasiliani argentini cileni equadoregni
    tunisini algerini marocchini senegalesi eritrei somali egiziani siriani pakistani kenioti e forse ne perdo qualcuno .
    Molti di loro all’arrivo non avevano le “carte” in regola.. In particolare quelli provenienti dall’asia e dall’africa hanno fatto l’ultimo tratto di
    viaggio in mare . Ovvio non con le navi della C O S T A . E piu’ verosimile che i “terroristi” (alla faccia del sor Salvini )arrivino in aereo……
    x chiudere mi vien da dire aggiungi un posto a tavola che c’e’ un amico in piu’ .
    Volenti o nolenti siamo “disponibili” non cie’ altra soluzione. Il mondo e’ questo……
    ciao Lore bg

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    19 febbraio 2015 alle 12:04

  5. Ariciao Mario 🙂

    Lo so, siamo sempre su posizioni differenti.

    Extracomunitari…Non dico quelli “storici”, che ormai sono qui da decenni: parlo di quanti stanno continuamente arrivando adesso. Solo lo scorso anno 170.000 (centosettantamila). Come Bolzano,Merano e Bressanone messe assieme. Semplicemente NON POSSIAMO assisterli tutti, anche fossero brave persone (e siamo sinceri, anche quando lo sono è giocoforza che vengano impigliati nelle reti delle malavite nostrane, dato che devono sopravvivere pure loro). Molti poi non lo sono per nulla, vedi quelli che si vantavano al telefono di come sia facile rubare in Italia.

    http://www.ilmessaggero.it/ROMA/CRONACA/casalpalocco_roma_banda_furti_villa_arresto_polizia/notizie/962750.shtml

    http://www.ilgiornale.it/news/cronache/i-ladri-albanesi-ci-sbeffeggiano-qui-italia-non-rischiamo-1076711.html

    Allora ribadisco che, anche in virtù del fatto che stiamo attraversando un periodo difficile, checché ne dica Matteuccio nostro, è opportuno bloccare l’immigrazione. Del resto c’era una buona legge, la Bossi-Fini, elaborazione della Turco-Napolitano, che funzionava bene. C’erano accordo con la Libia, poi qualcuno si è schierato a favore dell’intervento in Libia per portarvi la democrazia (Sic!)

    http://www.lettera43.it/politica/19269/napolitano-l-impegnato.htm

    ed ha ribadito nuovamente che tale atteggiamento fu più che giusto (doppio sic!)

    http://www.ansa.it/sito/notizie/politica/2015/02/18/libia-napolitano-errore-disimpegno-ue_91889b19-d5d7-45fc-a8da-7d7167c95bcf.html

    http://tg24.sky.it/tg24/politica/2015/02/18/paolo_gentiloni_libia_riferisce_camera_isis.html

    ed il risultato è sotto gli occhi di tutti.
    Ora dimmi sinceramente: nel tuo piccolo comune, sono tutti contenti di questa invasione?
    Io ho solo l’esempio di Milano e di Bolzano. Milano ormai sappiamo, ma la mia città che era rinomata per ordine e pulizia, dalla scorsa estate ormai sta diventando un disastro. Le notizie di cronaca che una volta riportavano solo qualche incidente d’auto, qualche malcapitato che perdeva la vita per imprudenza in montagna, qualche rissa tra ubriachi in occasione di sagre paesane o partite di hockey, qualche mucca caduta in un dirupo, adesso sono un susseguirsi di furti, scippi, spaccate di vetrine di negozi, TUTTI I SANTI GIORNI. No, io una città così non la voglio più, e l’unica soluzione immagina pure qual è.
    Ciao e buona serata 🙂
    Lore

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    19 febbraio 2015 alle 19:22

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