La vita è sogno, soltanto sogno, il sogno di un sogno (Edgar Allan Poe)

Archivio per 23 ottobre 2014

Autunno

 

Due giorni fa vestivo camicette leggere dalle maniche corte (quelle che quest’estate ho potuto indossare poche volte)…

Poi il temporale dell’altra notte, con fortissime raffiche di vento, e questa mattina il Macaion ed altre montagne erano spruzzate di neve.

macaion

Ed in casa si è acceso automaticamente il riscaldamento.

Tempo pazzo!

Le cosa belle dell’autunno?

Poter camminare sulle foglie cadute dagli alberi, che scricchiolano sotto le scarpe – sembra di ritornare un po’ bambini -,

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andare per funghi nel bosco (ho riempito il surgelatore di funghi crudi e cotti, di tutti i tipi, porcini, finferli, finferle, portentosi, chioodini, mazze di tamburo senza contare quelli che ho fatto seccare),

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il profumo del mosto, preparare lo strudel con le mele nuove regalatemi dal nostro amico che possiede un maso.

Fare lo strudel è un’arte.

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Chi lo fa con la pasta frolla (brrrr), chi con la pasta sfoglia ( già più accettabile).

Ma la sfoglia dello strudel è tutt’altra cosa. I tedeschi, grandi romanticoni, dicono che deve essere tirata così sottile da poterci leggere una lettera d’amore posta sotto di essa (ed una cartella delle tasse?). Quindi solo acqua, farina ed olio, sia d’oliva che di gomito, per tirarla sottilissima con il matterello… niente altro.

L’unica variazione che mi concedo, rispetto alla ricetta classica, è quella di cospargere la sfoglia leggermente imburrata non solo con il pan grattato – necessario per assorbire l’eventuale liquido delle mele – ma anche con qualche amaretto finemente sbriciolato. Trovo che il gusto leghi molto bene. E poi la sfoglia bisogna avvolgerla più volte, non limitarsi a fare un tubo come fanno in certe pasticcerie.

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Poi le castagne… Ieri sera praticamente abbiamo cenato con le caldarroste (solo il profumo metteva appetito) e mosto. Ci ho impiegato anni per convincere mio marito a cenare, solo qualche volta, in questo modo. I primi tempi brontolava, ma adesso accetta di buon grado, aiutandomi a tagliare la buccia dei marroni e sorvegliando la padella bucherellata dove stanno cuocendo. Niente carbonella, le preparo sulla fiamma del gas, ma sono ugualmente buone. 

Infine, i “Kastanienherz”,ossia i cuori di castagna, tipici della zona tirolese.

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All’inizio avevo dei rimorsi a prepararli perché, come vegana, la panna non si potrebbe usare. Ma poi ho imparato a preparare la panna vegetale con il latte di soia, fino a che non l’ho già trovata bell’e pronta al supermercato biologico dove mi rifornisco…

Autunno…non finire, rimani, pieno di colori e di prelibatezze….


Gay e diritti

Non discuto il diritto degli omosessuali ad avere dei legami affettivi.

Non discuto nemmeno del diritto di ottenere una parificazione dei diritti e dei doveri come in una qualsiasi unione, sancita o meno dalla legge.

In fondo anche il matrimonio è un contratto e le unioni civili potrebbero essere equiparate ad esso. Avevo già espresso che per gli omosessuali che non si prestano alle carnevalate tipo gay pride ho il massimo rispetto. Del resto non mi piacciono nemmeno le esibizioni delle Femen con le tette di fuori (che magari piacciono ai signori uomini 🙂 ),

 

Femen

o le ostentazioni fatte sul palco da talune cantanti.

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Però contesto l’opinione di far passare per “naturali” questi legami.

La natura, perché di questo si tratta, ha differenziato i due sessi per un unico scopo: la procreazione per la salvaguardia della specie, e poiché non siamo esseri con riproduzione unisessuale o asessuale come certe piante o animali allo stato inferiore, mi rifiuto di considerare “secondo natura” certe unioni.

Del resto, ad onta di talune aperture recentemente verificatesi nella Chiesa – certo, anche gli omosessuali sono persone, ed hanno diritto alla comprensione, però i dettami della religione sono di tutt’altra tempra – anche taluni omosessuali si sono scagliati contro la rilevanza mediatica che sta ottenendo la questione, probabilmente per mascherare i problemi assai più gravi che stanno affliggendo il nostro paese.

Ne ha scritto esaustivamente nel suo blog Nino Spirli, omosessuale dichiarato (autore del “Diario di una vecchia checca”) che si esprime con frasi piuttosto crude e taglienti

http://blog.ilgiornale.it/spirli/2014/10/21/basta-gay-in-prima-pagina/

 

spirli

come pure ne ha parlato in una intervista Paolo Poli, del medesimo avviso, in quanto in un passaggio dell’intervista dice chiaramente che molti politici (sindaci in primis), cercano solamente consenso e voti…il resto è tutta fuffa.

http://www.lettera43.it/cronaca/nozze-gay-paolo-poli-una-rottura_43675144907.htm

 

CHE TEMPO CHE FA

Ambedue, Spirli e Poli, dicono chiaramente che questa presa di posizione, da parte di una minoranza poi, non fa altro che esacerbare la questione e “rompere le scatole” anche agli eterosessuali più pazienti…