Terrorismo
Sarà perché sono nata in una provincia dove il terrorismo è stato attivo per oltre un ventennio, ma ogni volta che sento questa parola mi vengono i brividi.
Alessandro di Battista è del 1978, e senza dubbio dell’Alto Adige non ha mai sentito parlare come pure degli attentati di matrice sia rossa che nera o di matrice islamica o mafiosa che sono avvenuti negli anni di piombo, quali le stragi di Fiumicino nel 1973 e nel 1985, l’Italicus, la stazione di Bologna, Piazza Fontana a Milano, del rapido 904, via dei Georgofili a Firenze etc etc. (non finirei mai di elencare tutti questi fatti).
Sarebbe bastato consultare una buona enciclopedia, oppure documentarsi su internet, e certe cavolate dalla sua bocca probabilmente non sarebbero uscite.
Inoltre, come si fa a stare dalla parte di tagliagole (nel senso letterale della parola) che impongono a forza la loro religione? Moltissimi islamici da parte loro deplorano questo califfato instauratosi con la violenza, deciso a soppiantare Assad e continuando l’opera di Osama Bin Laden, cancellando cristiani, curdi e yazidi dalla faccia della terra (per adesso solo dal suo territorio), con stragi quanto mai efferate.
Qui in Italia, inizialmente era stato Manlio di Stefano, sempre del M5S, a pontificare che ci vuole rispetto per l’ISIS. Rispetto per chi effettua stragi e genocidio? Rispetto per chi rapisce donne e bambine per venderle come schiave? Rispetto per chi non professa il tuo stesso credo e distrugge case e luoghi di culto, marchiandone le abitazioni con un simbolo che le identifica come domicilio di cristiani?
Non dimentichiamo poi che il primo a schierarsi dalla parte dell’Islam a suo tempo era stato proprio Beppone nostro, visto che ha la moglie iraniana: mi chiedo se l’abbia mai portata in patria a sfoggiare i minuscoli bikini che indossa sulle nostre spiagge, ma forse è proprio lei a preferire di restare in Italia per non indossare l”hijab (e meno male che non è afghana, altrimenti le spetterebbe il burka).
Le parole di di Battista mi lasciano esterrefatta:
“Questo è un punto complesso ma decisivo. Nell’era dei droni e del totale squilibrio degli armamenti il terrorismo, purtroppo, è la sola arma violenta rimasta a chi si ribella. È triste ma è una realtà. Se a bombardare il mio villaggio è un aereo telecomandato a distanza io ho una sola strada per difendermi a parte le tecniche non violente che sono le migliori: caricarmi di esplosivo e farmi saltare in aria in una metropolitana. Non sto né giustificando né approvando, lungi da me. Sto provando a capire.”
Già, perché yazidi, curdi e cristiani usano forse i droni? Allora di chi sono quelle lunghe code di persone che si inerpicano sulla montagna? E per questo si armerebbe di una cintura esplosiva e si farebbe saltare in aria in una metropolitana, causando la morte di tanti innocenti? Bel parlamentare che abbiamo… Se proprio ci tiene tanto, che si rechi nel califfato, unitamente a moglie e figlie, se le ha… con i miei migliori auguri.
Ho incollato un video che ho trovato poco dopo…è molto crudo, ma chi se la sente, può vedere di che razza di gente si tratta.
ATTENZIONE…SOLO PER ADULTI
Cara Lori la stupidità umana penso non avrà mai fine, anche se qui siamo davanti ad uno che essendo parlamentare prima di parlare avrebbe dovuto riflettere un attimino su quello che andava appunto dicendo. Un’affermazione così irrispettosa verso tutte le vittime innocenti del terrorismo di qualunque segno, forma da mandarlo davvero alla gogna. Isabella
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17 agosto 2014 alle 22:30
eh già. Isabella…e siamo in mano a gente del genere…sconsolante!
Loredana
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18 agosto 2014 alle 17:19
fufù
…guarda che i droni li usa anche facebook, per fornire la connessione.
Le parole di Battista bisognerebbe comprenderle prima di condannarle (come tanti altri discorsi di altrettante persone). La comunicazione, per quanto ho capito, significa avere parte, condividere informazioni, come fa un ruter con il pc… Quindi, nel “comunicare” (anche fra esseri umani) non dovrebbe esserci né il maestro né l’allievo, tantomeno colui che parla e colei che ascolta, convenendo o dissentento (sarebbe cosa assurda). Fra umani, non è una cosa facile, lo ammetto
Certe cose si capiscono solo se ci si passa attraverso in prima persona, come la maternità, un lutto, avere fame, vivere sotto le bombe etc.
Battista ?? Adesso è ciò che ha detto Battista il problema ??
Penso che solo chi ha perso tutto ed è sotto un ponte o refugiato in fuga per la pelle, può capire ciò che intendeva “comunicare”, il Battista.
Poi, se tu vuoi comunicarci che ti stanno sui maroni i 5 stelle, allora è un’altro paio di maniche…
bono lunisi Lore 🙂
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18 agosto 2014 alle 09:51
Che i pentastellati mi stiano un poco sui maroni, è cosa risaputa: in gran parte è gente che non ragiona con il proprio cervello, dalle idee alquanto strambe (Washball… scie chimiche… adesso anche la fuoriuscita dall’Euro, come quegli squinternati della Lega, che però ha altre idee valide). Dici che bisognerebbe capire le parole di Di Battista. Mi sembra alquanto strano che uno che rifiuta di parlare con Berlusconi (il quale ha i suoi torti, ma di certo non è un terrorista sanguinario), voglia invece dialogare con l’ISIS. Incongruente! Non mi pare che quelli dell’ISIS siano da paragonare ai rifugiati che vivono sotto un ponte: che dire allora delle code chilometriche di chi sta sfuggendo alle stragi perpetrate dai seguaci del califfo? Ah già, ma non avendo provato di persona cosa significhi scappare dalla propria terra ed essere perseguitata, non posso certo capire e tantomeno giudicare. Poi non è solo Di Battista il problema: ieri ho citato Grillo, oggi rincaro la dose: quell’anima candida della Emanuela Corda che si rattrista perché nessuno ricorda il povero marocchino (come fa a sapere che era marocchino, visto che l’indagine non è riuscita a risalire all’identità dell’attentatore?) autore della strage di Nassiriya…povero martire, dimenticato da tutti, mentre si ricordano gli altri morti. O quell’altro bel tomo di Andrea Cecconi che in occasione dell’attentato a Letta in cui è rimasto gravemente ferito, tanto da essere ancora paralizzato, il brigadiere Giangrande, se ne è uscito con la sparata “E’ deprecabile sparare ad un carabiniere..ad un politico è diverso”… Ma forse Cecconi non ricorda di essere lui stesso ora un politico. :-).
No, decisamente il M5S non mi piace: tra i suoi adepti (li chiamo così, quasi fossero un movimento religioso governato dal Guru) allignano quelli dei NoTav, del Black Bloc, dei Centri sociali…tutta gentaglia da tenere alla larga. Qualche RARA idea è buona, ma il resto è fuffa, ignoranza o, peggio, violenza e questo mi basta per temerli.
Ah, per la precisione, su “Repubblica”Francesco Merlo ha definito Di Battista “picchiatello, pasticcione, inadeguato, velleitario e minchione”…acci!
Buona settimana
Loredana
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18 agosto 2014 alle 17:18
…ecco, hai descritto molto bene il motivo per cui sono diventato apartitico; anzi, personalmente sono per l’abolizione dei partiti.
Altrettanto a te, Lore.
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18 agosto 2014 alle 18:24