La vita è sogno, soltanto sogno, il sogno di un sogno (Edgar Allan Poe)

La cura per il magone

Non sono una che si piange addosso.

Il mio motto è “Aiutati che il ciel ti aiuta”, perciò quando sento che si sta avvicinando il magone, strascico di una brutta depressione avuta anni fa e che ogni tanto cerca ancora di fare capolino, prendo e me ne resto da sola, per non immusonire mio marito. Quindi sono uscita abbastanza presto: sola, ma in mezzo ad una marea di gente…del resto è proprio così che la solitudine si gusta maggiormente. Beh, che fare per allontanare brutti pensieri? Shopping! Ho sempre scritto che per me lo shopping a Milano consiste nell’acquistare libri, CD e DVD. Ma di libri ormai ne compero pochi:  una come me che adora anche il profumo della carta, che sia un’enciclopedia od un volantino pubblicitario fa poca differenza, si è convertita agli ebook. Ho infatti sia un Kobo (comperato) che un Kindle (regalato) e dopo un periodo di reticenza nell’usare le diavolerie elettroniche ho capito che, almeno per certi tipi di letture, l’ebook è l’ideale. Restavano DVD e CD, ma non ne avevo voglia. Ho quindi gironzolato tra vari reparti di telefonia guardando curiosa ed interessata tablet  e smartphone: certo, Il Galaxy S5 mi attira molto, ma il prezzo non tanto (circa 700 euro!), e per ora il mio vecchio Galaxy S3 va ancora benissimo, almeno per quanto mi serve (lo sto usando ora per scrivere).

Per tirarmi su di morale mi sono detta “Shopping classico”…e via con le spese.

Non sono tipa da via Montenapoleone (anche per via dei costi!), ma tra la via Torino,  Corso Vittorio Emanuele e corsoVenezia c’è ben da scegliere. Un tubino semplice e grazioso, turchese (un colore che adoro), con giacchina bianca corta in tessuto goffrato, sandali bianchi con piccola  fibbia turchese dal tacco abbastanza alto ma non troppo e borsetta coordinata (ahimè…mi sembra piccola, ma è bella), un nuovo paio di jeans e camicetta a quadrettini celesti e bianchi (magari assomiglierò ad una tovaglia 🙂 ). Sosta in un bar per insalatona vegetariana  per leggere il giornale e controllare il telefono, poi un paio di email (una ancora in bozza, ma la finirò presto), dopo il pranzo prenderò il tram per farmi un giro per la città.

 

 

Bene…il “giretto è concluso, ed anche là mi sono concessa un altro po’ di spese (biancheria varia):  le borse sono piene, la carta di credito ed il bancomat un po’ meno :-).

Tra largo Cairoli e piazza Castello hanno costruito due strutture tubolari di colore bianco e forma triangolare, altissime, che nascondono quasi completamente la vista del Castello Sforzesco da via Dante. a cosa servano proprio non lo so, ho letto solamente che le hanno definite “la grande bruttezza”

http://www.ilgiornale.it/news/milano/grande-bruttezza-998628.html.

Solita passeggiata per via Dante, un altro caffè e sosta per vedere i soliti artisti di strada (già fotografati altre volte, quelli del trucco della levitazione) mentre si stanno preparando, nascosti da un enorme drappo scuro chiuso alla sommità che ricorda tanto un enorme sacco dell’immondizia. Scopro poi per caso che poco dopo da lì era passato uno dei miei contatti che aveva fotografato la scena postandola poi su Facebook.

Per rifarmi un poco gli occhi, niente di meglio che passare dal solito Sant Ambroeus, dove sono esposte le uova di Pasqua variamente decorate: alcune, stupende ,con tralci di rose  di macchia e foglioline di un verde tenero, altre invece con decorazioni ispirate alla mostra di Klimt, con il celebre “Bacio”. Un peccato pensare che saranno mangiate.  In piazzetta san Fedele, per intenderci, proprio sul retro di palazzo Marino, sede del Comune, tre enormi cavalletti con delle grandissime tele rappresentanti una Milano molto stilizzata: immagini semplici, ma di grande effetto. Ho solo evitato di passare per piazza Duomo, avendo letto che erano stati esposti quattro agnellini morti durante uno dei tanti trasporti verso il  macello. Un simile spettacolo non lo reggerei.

Ed ora si torna a casa…col mitico tram della linea 1.

 

9 Risposte

  1. …e la “vita” continua 😛 Bello, adoro questi corti autobiografici , davvero. Al di la di chi li scrive… Nonostante il mio italiano è quello che è, e cioè di altrove, leggendo questi spaccati di vita, spesso percepisco e quasi palpo il vissuto di chi sta scrivendo.
    Lorè, guarda caso è luna piena 🙄 … i liquidi si espandono Un saluto 😆

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    15 aprile 2014 alle 22:04

    • acci, Lezz…luna piena…mica ti trasformerai in lupo mannaro? 🙂

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      16 aprile 2014 alle 17:21

      • lezzy

        …no Lore, sono già trasformato abbastanza di mio ; mi limito a ululare… così faccio compagnia ai cani del quartiere 😛

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        16 aprile 2014 alle 17:59

  2. Conosco Milano :zero. Ma le vie per nome sì. E t’ immagino aggirarti curiosa, osservando vetrine e facendo shopping ( senz’altro ottimo relax a stress troppo accumulato.) Come vedi sono già tornata mia cara. La Pasqua la passo a casa in famiglia per troppi compleanni tutti ravvicinati che fanno di aprile un mese per noi impegnativo. Quest’anno arrivano anche i ”sessanta” per mio cognato e consuocero. Il tempo vola mia cara. Un abbraccio Isabella

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    16 aprile 2014 alle 07:26

    • Non tanto lo stress, Isabella, ma alcune cose che mi hanno procurato delusione e tristezza… E allora per scacciarle, il che a volte è difficile, bisogna in qualche modo distrarsi, e questa volta ho deciso di dedicarmi un poco a me stessa 🙂
      Un caro abbraccio Isabella, e bentornata 🙂
      Loredana

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      16 aprile 2014 alle 17:24

      • Hai fatto bene. Ma ora visto anche il nome del blog, voglio che torni sulla tua bocca un bel sorriso, sintomo che ti sia passata la malinconia. Ti voglio bene. Isabella

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        16 aprile 2014 alle 17:51

  3. Carissima Loredana per quello che ti conosco io da quello che posti e dai tuoi commenti, ti penso come una persona forte che sa affrontare e gestire ogni situazione senza lasciarsi abbattere da nulla e, se la tua grande sensibilità ti porta a sentirti triste e depressa a causa di qualcosa o qualcuno tu sai come fare per non farti inghiottire da questa brutta bestia tanto difficile da sconfigere quando prende il sopravvento.
    Uscire e cercare di fare quello che poteva aiutarti a non pensare facendoti stare meglio è stato positivo. Bellissimo leggere che fai di tutto per non intristire tuo marito quando arrivano momenti come questi? Mi commuove………….sei una grande!!!
    A Pasqua e il lunedì dell’Angelo lavorerò, per cui onde evitare di non riuscire a farti gli auguri, te li anticipo ora: “BUONA PASQUA con tutto il cuore a te e ai tuoi cari”.
    Con stima ed affetto ti abbraccio!

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    17 aprile 2014 alle 14:05

    • Cara Rosella,
      mi fa un immenso piacere rileggerti. Forte io? certo,nel senso che cerco di non farmi abbattere dalle traversie, anche se dentro a volte si sta male. Però uscire, distrarmi, pensare una volta tanto solo a me stessa…ebbene, certo mi ha fatto sentire meglio:-) ed in parte ha fugato i brutti pensieri. In fondo in fondo restano, ovvio, ma almeno per qualche momento sono stati accantonati. Molto probabilmente passeremo anche Pasqua qui a Milano, anche perché i nostri ragazzi sono via e a Bolzano non ho parenti, per cui saremo assieme a parenti di mio marito. Ricambio di vero cuore gli auguri a te ed ai tuoi figlioli, con un forte abbraccio e tanto, tanto affetto.
      Loredana

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      17 aprile 2014 alle 19:20

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