Chi “ha paura” di nominare la violenza?
La Terza Sezione penale della Corte di Cassazione, il 15 ottobre 2013, ha annullato la sentenza con la quale la Corte d’Appello di Catanzaro, nel 2011, condannava un sessantenne, addetto ai servizi sociali del comune di Catanzaro, per aver abusato di una bambina di undici anni che gli era stata affidata. Fra i motivi dell’annullamento, la Corte rimanda alla sentenza d’appello, che avrebbe disconosciuto (in via considerata troppo generica) la possibilità di concedere le attenuanti relative ‘alla minore gravità del fatto’.
Noi avvertiamo l’urgenza di prendere la parola per nominare, e denunciare, l’insopportabile attacco che viene mosso alla nostra libertà, alla giustizia ma, soprattutto, ad una bambina di 11 anni. Quali sono le ‘attenuanti’ che la Corte d’Appello di Catanzaro avrebbe trascurato di considerare? Secondo la Cassazione il consenso della vittima e la circostanza che i rapporti sessuali si erano innestati nell’ambito di una relazione amorosa. Questo perché, l’atto…
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Letterina
Cara Laura
Scusa se ti do del tu, ma questa è una lettera informale, da donna a donna.
Ho trovato pretestuose le accuse che ti hanno rivolto per aver condotto con te il tuo compagno in Sudafrica per il funerale di Mandela utilizzando un aereo di stato. Del resto anche Napolitano conduce sempre con sé la Clio e molti altri fanno la stessa cosa senza che nessuno ci trovi nulla da ridire.
Non so se la tua partecipazione fosse necessaria, dato che già vi assisteva Letta; più che la presenza del tuo fidanzato mi ha reso un po’ perplessa quella dei tuoi tre collaboratori e della scorta, questi sì a carico di noi cittadini, visto che a loro doveva essere comunque corrisposta la diaria per la trasferta. Però ti ci metti pure tu, ravvisando un attacco sessista a queste critiche: ti assicuro che sarebbe successa la medesima cosa a ruoli invertiti.
Basta vedere fantasmi dappertutto! Forse ti manca la sicurezza in te stessa e per questo mostri tanta aggressività. Cerca di capire che uomini e donne sono complementari e non avversari. Considera che non c’è niente di strano se una mamma porta in tavola la zuppiera mentre il resto della famiglia resta seduto. Sei una donna fortunata. Hai raggiunto una posizione di prestigio, non so quanto meritata, e stai considerevolmente meglio delle tante donne costrette a sottostare ai diktat di quegli uomini che seguono una religione davvero antifemminista e che una parte del tuo partito difende con la scusa che così si rispettano le loro tradizioni.
Sii meno acida e goditi la tua femminilità senza ricercare sempre lo scontro ad ogni critica che ti viene mossa…
Sempre che ti riesca possibile!
Cosa ne pensate?